SASSO
MARCONI – Domani, domenica 9 novembre, alle ore 16.30, presso la Sala Mostre “R. Giorgi”
di via del Mercato 13 a Sasso Marconi, si terrà l’incontro “Insegnare col
fascismo. Letture di vita scolastica degli anni Trenta e Quaranta tra Sasso
Marconi e Vergato”. L’ingresso è libero e gratuito.
L’iniziativa,
promossa dal Comune di Sasso Marconi, dall’ANPI “G. Suzzi – G.
Venturi” e dall’Istituto Storico Parri, rientra nel progetto “10
Righe” ed è pensata come finissage della mostra “La scuola a Sasso
Marconi nel Ventennio fascista”, visitabile nei fine settimana fino al 9
novembre 2025.
Attraverso
documenti, lettere e testimonianze d’epoca, l’evento ricostruisce il mondo
scolastico locale durante il regime fascista, raccontando le vicende di Armida
Simonelli e Dina Poggi, direttrici didattiche di Sasso Marconi e
Vergato. Le loro scuole, spesso isolate sulle colline del Reno, furono al
centro di un’educazione segnata da propaganda, controlli e rigida disciplina.
Le letture,
curate da Gianluca Gabrielli, saranno interpretate da Donatella
Manico ed Elisa Pompilio, con accompagnamento musicale di Stefano
Rossetti.
Un’occasione per riflettere, attraverso le parole e i documenti di maestre e ispettori dell’epoca, su come la scuola sia stata – e possa essere ancora oggi – luogo di formazione, ma anche strumento di potere e di resistenza.

8 commenti:
l'istruzione scolastica durante il fascismo è perdurata fino a quasi tutti gli anni 60.
La scuola, la colonia, il mondo del lavoro e la carriera
Rispetto al diplomificio per asini attuale, quelle Scuole brillavano di luce propria.
Vorrei ricordare che gli istituti tecnici sono stati fondati nel 20esimo secolo da imprenditori locali (almeno qui da noi) con l'intento di trovare giovani per le loro fabbriche: Aldini Valeriani, Salesiani.. ecc.. Venivano scelte per trovare occupazione. Oggi le fabbriche chiudono: meccanici, termotecnici, elettricisti, idraulici, elettronici son quasi tutti disoccupati.
Le Scuole tecniche Aldini-Valeriani sono nate ben prima: 1844, per lascito testamentario appunto, di Giovanni Aldini e Luigi Valeriani, che non erano imprenditori, ma docenti uno di fisica e l'altro di economia.
Si, hai ragione. Ma erano le più gettonate fino al 1970. Ora non servono più. Diplomati obsoleti. Laureati che vanno all'estero. Poi quando cerchi un artigiano per fare lavori in casa non trovi nessuno. I "Mercatoni fai da te" sono nati negli anni 80/90. Lavorare è fatica però serve. Troppe imposizioni statali...
Nate nel 1844 e morte con l'avvento della "fondazione" che ha altri obbiettivi tra i quali il mantenimento di personaggi politici senza arte ne parte.
Meglio se verifico.. Sei d'accordo?
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