L’Unione Comuni Appennino Bolognese informa:
Il Comune di San Benedetto Val di Sambro ha avanzato
alla Regione Emilia-Romagna la richiesta di poter gestire direttamente gli
interventi di ricostruzione e messa in sicurezza della frana di Cà di Sotto. La
proposta è stata formalizzata martedì 4 febbraio nel corso di un incontro
presso la Città Metropolitana, alla presenza dei sindaci dei Comuni colpiti
dagli eventi calamitosi del 2023 e 2024, del presidente della Regione Stefano
Bonaccini, del prefetto, del sindaco metropolitano Matteo Lepore e del
commissario straordinario per l’emergenza, Fabrizio Curcio.
Il sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni, ha evidenziato come la frana di Cà di Sotto, fenomeno alluvionale e franoso allo stesso tempo, rappresenti una minaccia costante per abitazioni, infrastrutture e per la stabilità dell’intera area, indipendentemente da eventuali nuovi eventi eccezionali. Da qui l’urgenza di accelerare i procedimenti per la messa in sicurezza definitiva.
Nel suo
intervento, Santoni ha ricordato che, dopo l’alluvione del maggio 2023, la
Struttura Commissariale aveva già riconosciuto al Comune le coperture
finanziarie per alcuni interventi in località Cà di Sotto e lungo il torrente
Sambro. Per questo motivo, il Comune ha proposto di considerare l’attuale frana
come un aggravamento degli eventi del 2023, così da poterla includere nel
sistema già operativo, con risorse economiche immediatamente disponibili.
Il Comune si è inoltre detto pronto a farsi carico della gestione integrale dell’intervento, collaborando con tutti gli enti coinvolti, compresi – se necessario – i ministeri competenti, per definire le deroghe e gli adempimenti necessari in ambito finanziario, autorizzativo e di affidamento lavori.
"Pur
consapevoli della portata della frana e del fatto che il Comune non ha
competenza diretta sulla gestione dell’evento e della ricostruzione, per senso
di responsabilità e per accelerare le tempistiche ho formalizzato la richiesta
di poterci occupare degli interventi, assumendocene la piena titolarità",
ha dichiarato Santoni.
Il sindaco
ha inoltre sottolineato che riconoscere la frana come parte dell’emergenza 2023
consentirebbe anche ai privati di accedere a risorse e procedure già operative.
"Ora attendiamo le risposte, con la speranza che il clima di
collaborazione ribadito durante l’incontro possa portare ai risultati
attesi", ha aggiunto.
L’unica nota
di rammarico riguarda il mancato inserimento della frana di Cà di
Sotto tra le priorità del “Dossier Bologna”, recentemente predisposto dal
sindaco metropolitano Matteo Lepore. Il documento raccoglie le principali
emergenze del territorio, includendo la città di Bologna e altre situazioni
critiche dell’area metropolitana, ma non quella di San Benedetto Val di Sambro.
1 commento:
Sarebbe abbastanza che chiedessero al governo nazionale che è della stessa parte politica di dare i soldi il prima possibile
Posta un commento