domenica 9 febbraio 2025

Baby gang fuori da scuola: i docenti accompagnano gli studenti alla stazione

La preside: “La scuola vigila per aiutare i ragazzi e combattere la paura”


Da Orrizzontiscuola.it


L’ITCS Salvemini  si trova a fronteggiare il problema delle baby gang, che prendono di mira gli studenti prima dell’ingresso o all’uscita da scuola, generando un clima di paura e omertà. L’istituto, però, non resta a guardare: ha già attivato diverse iniziative per tutelare i ragazzi e contrastare il fenomeno.

“La scuola c’è, vigiliamo per proteggere gli studenti e combattere la paura”, ha dichiarato la preside in un’intervista a Il Resto del Carlino. Il personale scolastico è presente sia all’ingresso che all’uscita, e alcuni docenti si spingono oltre, accompagnando gli studenti fino alla stazione dei treni per garantire loro maggiore sicurezza.

“Questo è un istituto che fa squadra. I professori sono molto reattivi e pronti a dare risposte concrete”, sottolinea la dirigente.

Nonostante la presenza attiva della scuola, molti studenti hanno paura e spesso non denunciano le aggressioni. Per rispondere a questa criticità, l’istituto sta attivando uno sportello di ascolto basato sulla ‘peer education’, un progetto in cui studenti formati offrono supporto ai coetanei, spesso più propensi a confidarsi con un pari piuttosto che con un adulto.

Il fenomeno del bullismo e delle aggressioni giovanili resta una piaga diffusa. Secondo un’indagine condotta da ScuolaZoo e C’è Da Fare ETS, sei studenti su dieci delle scuole secondarie di primo e secondo grado hanno subito atti di bullismo. Le scuole si confermano il principale teatro di questi episodi (64% dei casi), seguite dai social network (24%) e da altri ambienti esterni.

Dal 14 giugno 2024, con l’entrata in vigore della legge 70/2024, lo Stato ha rafforzato le misure di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo. La normativa amplia gli interventi rieducativi e riparativi a disposizione della procura e del tribunale per i minorenni, consentendo di agire anche su minori sotto i 14 anni.

Le nuove disposizioni mirano a intervenire su condotte aggressive, anche di gruppo o telematiche, che ledono la dignità altrui, coinvolgendo in alcuni casi anche persone, animali o beni materiali. L’obiettivo è fornire strumenti più incisivi per arginare il fenomeno e proteggere le vittime.

Nel frattempo, all’ITCS Salvemini, la scuola continua a fare la sua parte, dimostrando che la vigilanza e il supporto attivo possono fare la differenza nella lotta contro la violenza giovanile. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi stavo chiedendo, come siamo arrivati a tutto questo?