sabato 17 maggio 2025

Carta Smeraldo e TARI: interrogazione in Consiglio sulle utenze non registrate e sui mancati controlli

 




Marzabotto – Un’interpellanza a risposta scritta è stata presentata dal capogruppo consigliare Morris Battistini (nella foto)   per fare chiarezza sulle criticità emerse con l’introduzione della Carta Smeraldo, il nuovo strumento per l’accesso ai cassonetti dell’indifferenziata, e sulla gestione delle utenze TARI non registrate.

Secondo quanto evidenziato nel testo dell’interpellanza, la Carta Smeraldo — introdotta in attuazione delle normative regionali sulla tracciabilità dei rifiuti— ha permesso di individuare numerose utenze non presenti nell’anagrafe comunale, nonostante queste fossero attive nel conferimento dei rifiuti. La scoperta è stata confermata dal sindaco nel corso della Commissione Bilancio del 29 aprile e della successiva seduta del Consiglio Comunale del 30 aprile 2025.

L’interpellanza ricorda come, per legge, i Comuni siano tenuti ad attribuire i costi del servizio rifiuti in base alle utenze effettive. Tuttavia, si evidenzia che le verifiche incrociate tra anagrafe comunale, iscrizioni TARI e dati di conferimento, previste dalle linee guida regionali, non sarebbero mai state attivate prima dell’introduzione della Carta.

Viene inoltre sollevato un tema di equità fiscale: i cittadini in regola con la TARI potrebbero aver coperto, inconsapevolmente, anche i costi generati da chi non risultava registrato. Da qui la richiesta di chiarimenti su come si intenda gestire l’eventuale pagamento degli arretrati da parte delle utenze emerse solo ora — se saranno richiesti anche gli anni pregressi, magari con sanzioni, o se si procederà con una regolarizzazione senza retroattività.

Nell’interpellanza si fa riferimento anche ai costi sostenuti dal Comune per il recupero delle morosità, affidato a un ente terzo, con un aggio che può arrivare fino al 18% delle somme recuperate. Il servizio è stato da poco rinnovato per ulteriori quattro anni.

Altro punto sollevato riguarda i possessori di seconde case, tenuti al pagamento dell’IMU ma non sempre risultanti nella banca dati TARI. Secondo i firmatari, sarebbe bastato un incrocio tra i dati patrimoniali e quelli dell’utenza rifiuti per rilevare ulteriori anomalie.

Viene infine ricordato che nel mandato 2004-2009 fu avviato un censimento delle utenze TARI, con risultati significativi, ma che tale approccio non è stato replicato successivamente.

Alla luce di tutto ciò, l’interpellanza chiede al sindaco e all’amministrazione:

  • perché non siano state effettuate in passato le dovute verifiche incrociate;
  • quali ostacoli abbiano impedito i controlli e come la Carta Smeraldo stia contribuendo a superarli;
  • con quali criteri verranno gestiti gli eventuali arretrati e se si procederà con sanzioni;
  • se esistano stime sull’impatto economico delle omissioni sul bilancio comunale;
  • quali misure preventive si intendano adottare per il futuro;
  • e, infine, di avere accesso alla documentazione utile, nel rispetto dei principi di trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini contribuenti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perché esistono nuclei famigliari che non pagano la tari?

Anonimo ha detto...

Per i sinistri chi sfrutta gli onesti son un esempio.