Marzabotto – Un’interpellanza a risposta scritta è stata presentata dal capogruppo consigliare Morris Battistini (nella foto) per fare chiarezza sulle criticità emerse con l’introduzione della Carta Smeraldo, il nuovo strumento per l’accesso ai cassonetti dell’indifferenziata, e sulla gestione delle utenze TARI non registrate.
Secondo
quanto evidenziato nel testo dell’interpellanza, la Carta Smeraldo —
introdotta in attuazione delle normative regionali sulla tracciabilità dei
rifiuti— ha permesso di individuare numerose utenze non presenti nell’anagrafe
comunale, nonostante queste fossero attive nel conferimento dei rifiuti. La
scoperta è stata confermata dal sindaco nel corso della Commissione Bilancio del
29 aprile e della successiva seduta del Consiglio Comunale del 30 aprile 2025.
L’interpellanza
ricorda come, per legge, i Comuni siano tenuti ad attribuire i costi del
servizio rifiuti in base alle utenze effettive. Tuttavia, si evidenzia che le
verifiche incrociate tra anagrafe comunale, iscrizioni TARI e dati di
conferimento, previste dalle linee guida regionali, non sarebbero mai state
attivate prima dell’introduzione della Carta.
Viene
inoltre sollevato un tema di equità fiscale: i cittadini in regola con la TARI
potrebbero aver coperto, inconsapevolmente, anche i costi generati da chi non
risultava registrato. Da qui la richiesta di chiarimenti su come si intenda
gestire l’eventuale pagamento degli arretrati da parte delle utenze emerse solo
ora — se saranno richiesti anche gli anni pregressi, magari con sanzioni, o se
si procederà con una regolarizzazione senza retroattività.
Nell’interpellanza
si fa riferimento anche ai costi sostenuti dal Comune per il recupero delle
morosità, affidato a un ente terzo, con un aggio che può arrivare fino al 18%
delle somme recuperate. Il servizio è stato da poco rinnovato per ulteriori
quattro anni.
Altro punto
sollevato riguarda i possessori di seconde case, tenuti al pagamento dell’IMU
ma non sempre risultanti nella banca dati TARI. Secondo i firmatari, sarebbe
bastato un incrocio tra i dati patrimoniali e quelli dell’utenza rifiuti per
rilevare ulteriori anomalie.
Viene infine
ricordato che nel mandato 2004-2009 fu avviato un censimento delle utenze TARI,
con risultati significativi, ma che tale approccio non è stato replicato
successivamente.
Alla luce di
tutto ciò, l’interpellanza chiede al sindaco e all’amministrazione:
- perché non siano state
effettuate in passato le dovute verifiche incrociate;
- quali ostacoli abbiano impedito
i controlli e come la Carta Smeraldo stia contribuendo a superarli;
- con quali criteri verranno
gestiti gli eventuali arretrati e se si procederà con sanzioni;
- se esistano stime sull’impatto
economico delle omissioni sul bilancio comunale;
- quali misure preventive si
intendano adottare per il futuro;
- e, infine, di avere accesso alla documentazione utile, nel rispetto dei principi di trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini contribuenti.
Perché esistono nuclei famigliari che non pagano la tari?
RispondiEliminaPer i sinistri chi sfrutta gli onesti son un esempio.
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