sabato 3 maggio 2025

Alluvioni, l’Emilia-Romagna chiede la proroga dello stato d’emergenza e più tempo per i contributi Cis

 Lettere del presidente della Regione al Governo e alla Protezione civile: “Serve continuità per la gestione dell’emergenza e della ricostruzione”



Proroga dello stato di emergenza nazionale per altri 12 mesi, oltre la scadenza attuale del 4 maggio. Estensione dei termini per la richiesta dei contributi Cis (Contributo di immediato sostegno) fino al 30 settembre 2025 per l’acconto e al 30 novembre 2025 per il saldo. Infine, la possibilità per cittadini e imprese di presentare una domanda di Cis distinta per ciascun evento di maltempo che ha colpito la regione tra settembre e ottobre 2024.

Sono queste le richieste avanzate dalla Regione Emilia-Romagna in due lettere inviate in questi giorni, una al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, l’altra al capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano.

Al centro delle comunicazioni, la necessità di proseguire senza interruzioni nelle attività legate all’emergenza alluvionale del maggio 2023 e agli eventi meteorologici successivi, attraverso strumenti normativi e finanziari già attivati grazie allo stato di emergenza nazionale. “Questa richiesta si inserisce in un contesto di collaborazione istituzionale che intendiamo mantenere a tutti i livelli – dichiarano il presidente della Regione e la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile –. Proseguire con questo approccio condiviso è essenziale per completare la ricostruzione e garantire sicurezza a cittadini, imprese e territori colpiti”.

A due anni dalle devastanti alluvioni del 2023, la Regione sottolinea come persistano le condizioni che giustificano lo stato di emergenza: numerosi nuclei familiari sono ancora sfollati e usufruiscono del Contributo di autonoma sistemazione (Cas) e di altre misure di assistenza, tra cui la sospensione temporanea dei mutui, applicata anche alle imprese, incluse quelle agricole.

Nel frattempo, è in corso il completamento della prima fase degli interventi urgenti e continua la fase di ricostruzione e sostegno economico per famiglie e aziende colpite. La proroga richiesta è ritenuta fondamentale per non interrompere il sistema di ordinanze che regola attualmente le attività di emergenza e ricostruzione, e che coinvolge sia il commissario delegato, Michele de Pascale, sia il commissario straordinario alla ricostruzione, Fabrizio Curcio.

Domande Cis: più tempo e maggiore flessibilità

Nella lettera inviata al Dipartimento della Protezione civile, la Regione chiede anche l’estensione dei termini per la presentazione delle domande di contributo di immediato sostegno (Cis), al fine di agevolare cittadini e imprese. In particolare, viene chiesto di spostare al 30 settembre 2025 la scadenza per gli acconti e al 30 novembre 2025 quella per i saldi, così da permettere il completamento degli interventi più complessi, spesso realizzabili solo nei mesi primaverili ed estivi.

Inoltre, viene richiesta la possibilità per chi è stato colpito da più eventi calamitosi tra settembre e ottobre 2024, di presentare una domanda di Cis separata per ciascun episodio.

“La proroga dei termini e l’ampliamento della possibilità di accesso ai contributi – si legge nella richiesta – rappresentano strumenti concreti per garantire un’efficace gestione dell’emergenza, assicurare la ripresa economica e ridurre i tempi della ricostruzione.”

Nessun commento: