Lettere del presidente della Regione al Governo e alla Protezione civile: “Serve continuità per la gestione dell’emergenza e della ricostruzione”
Proroga
dello stato di emergenza nazionale per altri 12 mesi, oltre la
scadenza attuale del 4 maggio. Estensione dei termini per la richiesta dei
contributi Cis (Contributo di immediato sostegno) fino al 30 settembre
2025 per l’acconto e al 30 novembre 2025 per il saldo. Infine, la possibilità
per cittadini e imprese di presentare una domanda di Cis distinta per ciascun
evento di maltempo che ha colpito la regione tra settembre e ottobre 2024.
Sono queste
le richieste avanzate dalla Regione Emilia-Romagna in due lettere inviate in
questi giorni, una al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro
per la Protezione civile Nello Musumeci, l’altra al capo del
Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano.
Al centro
delle comunicazioni, la necessità di proseguire senza interruzioni nelle
attività legate all’emergenza alluvionale del maggio 2023 e agli eventi
meteorologici successivi, attraverso strumenti normativi e finanziari già
attivati grazie allo stato di emergenza nazionale. “Questa richiesta si
inserisce in un contesto di collaborazione istituzionale che intendiamo
mantenere a tutti i livelli – dichiarano il presidente della Regione e la
sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile –. Proseguire
con questo approccio condiviso è essenziale per completare la ricostruzione e
garantire sicurezza a cittadini, imprese e territori colpiti”.
A due anni dalle devastanti alluvioni del 2023, la Regione sottolinea come persistano le condizioni che giustificano lo stato di emergenza: numerosi nuclei familiari sono ancora sfollati e usufruiscono del Contributo di autonoma sistemazione (Cas) e di altre misure di assistenza, tra cui la sospensione temporanea dei mutui, applicata anche alle imprese, incluse quelle agricole.
Nel
frattempo, è in corso il completamento della prima fase degli interventi
urgenti e continua la fase di ricostruzione e sostegno economico per
famiglie e aziende colpite. La proroga richiesta è ritenuta fondamentale per non
interrompere il sistema di ordinanze che regola attualmente le attività di
emergenza e ricostruzione, e che coinvolge sia il commissario delegato,
Michele de Pascale, sia il commissario straordinario alla ricostruzione,
Fabrizio Curcio.
Domande Cis: più tempo e maggiore flessibilità
Nella
lettera inviata al Dipartimento della Protezione civile, la Regione chiede
anche l’estensione dei termini per la presentazione delle domande di
contributo di immediato sostegno (Cis), al fine di agevolare cittadini e
imprese. In particolare, viene chiesto di spostare al 30 settembre 2025 la
scadenza per gli acconti e al 30 novembre 2025 quella per i saldi,
così da permettere il completamento degli interventi più complessi, spesso
realizzabili solo nei mesi primaverili ed estivi.
Inoltre,
viene richiesta la possibilità per chi è stato colpito da più eventi
calamitosi tra settembre e ottobre 2024, di presentare una domanda di
Cis separata per ciascun episodio.
“La proroga dei termini e l’ampliamento della possibilità di accesso ai contributi – si legge nella richiesta – rappresentano strumenti concreti per garantire un’efficace gestione dell’emergenza, assicurare la ripresa economica e ridurre i tempi della ricostruzione.”

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