domenica 27 ottobre 2024

Sette ore in ostaggio del maltempo: notte di terrore per una coppia bloccata tra acqua e frane

 

Foto d'archivio


Intrappolati tra un’enorme pozza d’acqua davanti e una frana alle spalle, Massimo Zoli e sua moglie hanno vissuto una notte di incubo durante il violento nubifragio tra il 19 e il 20 ottobre. La coppia, rientrando da Pieve del Pino verso le 22, si è ritrovata in via Ganzole, nel tentativo di raggiungere la propria abitazione a Lagune. Giunti nella piana verso Ponte Albano, hanno incontrato un “muro” d’acqua creato da una fila di new jersey, che bloccava il deflusso e stava formando un lago sulla strada.

Dopo un tentativo di passaggio, Zoli ha realizzato che il livello dell’acqua stava rapidamente aumentando, rendendo impossibile proseguire. Dietro di loro, altri automobilisti hanno provato a tornare indietro, ma una frana improvvisa ha sbarrato anche la via di fuga. Isolati e senza possibilità di movimento, i bloccati hanno immediatamente allertato i soccorsi.

Un camion dei Vigili del Fuoco è arrivato sul posto da Ponte Albano, ma senza attrezzature per deviare l’enorme massa d’acqua. La Protezione Civile, sovraccarica di interventi, non è riuscita a intervenire in tempi rapidi. Zoli, sua moglie e gli altri automobilisti sono stati così costretti a trascorrere la notte in auto, al freddo, con il timore di ulteriori frane dalla parete di tufo sovrastante.

Le ore passavano lente, trasformando l'attesa in una tortura. Solo alle 5:30 del mattino, un mezzo movimento terra è riuscito a rimuovere parte della frana, liberando il passaggio dell’acqua e permettendo una parziale viabilità. Ancora un po’ di tempo è stato necessario per rimuovere il fango accumulato sull’asfalto, fino a consentire agli automobilisti di fare finalmente ritorno a casa.

"Tutto è bene quel che finisce bene," ha commentato Zoli, felice di essersi lasciato alle spalle una notte di paura.

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