Eric Pisani,
in un recente post su Facebook, ha condiviso le sue riflessioni sui frequenti
allagamenti che interessano la strada Porrettana, attribuiti principalmente
alla scarsa manutenzione di fossi e tombini lungo il percorso. "Nei giorni
scorsi ho letto che la causa dei disastri provocati dal maltempo era da
ricercarsi nella cattiva gestione di fossi e tombini a ridosso della
strada," ha scritto Pisani.
Osservando
attentamente il tratto tra Casalecchio e Pian di Venola, Pisani ha rilevato la
presenza di appena quattro tombini a Sasso Marconi, altrettanti a Marzabotto e
un numero limitato di fossi lungo i venti chilometri presi in esame.
"Esistono solo 500-600 metri di fossi su un totale di 20 chilometri,"
ha sottolineato.
Pur
escludendo qualsiasi accusa o polemica nei confronti di Comuni, enti o
associazioni, Pisani ha evidenziato come negli ultimi decenni i lavori di
asfaltatura abbiano progressivamente ridotto gli spazi per la realizzazione di
fossi, con il cemento che spesso arriva fino ai bordi della carreggiata.
"I fossi non esistono più," ha affermato, spiegando che un eventuale
intervento di scavo e rifacimento sarebbe complesso e richiederebbe la chiusura
della Porrettana per mesi, anche solo per garantire un passaggio alternato.
Pisani ha
concluso esprimendo la speranza che gli eventi meteorologici estremi siano rari
e suggerendo l’idea di una futura alternativa viaria sul lato opposto del fiume
Reno, che colleghi Sasso Marconi a Vergato.
2 commenti:
Ma quelli che ci sono non vengono puliti da decenni !!!!!
Salve si bisogna trovare una soluzione, costruire un muro alto in cemento armato presso ponti luggiola a Marzabotto o costruire una nuova strada parallela al fiume saluti.
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