Alla Rocchetta Mattei la presentazione ufficiale e l’anteprima dei corsi in avvio da gennaio 2026
di Martina Mari
L’Appennino custodisce un patrimonio
unico di tecniche costruttive, modellato dalla geologia del territorio e dal
sapere di generazioni di scalpellini, muratori e restauratori. Per valorizzare
questa eredità e formare nuove competenze nasce la Scuola della Pietra e del
Costruito Storico dell’Appennino, un nuovo punto di riferimento per
artigiani, operatori edili e professionisti interessati al recupero del
costruito storico secondo criteri di sostenibilità, riuso e attenzione al
contesto.
La Scuola sarà presentata domani, lunedì
15 dicembre alle 15:30, alla Rocchetta Mattei, dove sarà illustrata
anche un’anteprima dei corsi e dei seminari in partenza da gennaio 2026.
Un
progetto costruito con il territorio
«La Scuola della Pietra nasce
dall’ascolto di chi lavora ogni giorno in Appennino – artigiani, imprese,
associazioni e tecnici – e custodisce i saperi locali», sottolinea il sindaco
di Grizzana Morandi, Franco Rubini. «Grazie a questo confronto abbiamo
definito un’offerta formativa solida e realmente ancorata alle esigenze delle
comunità».
Il progetto è promosso dal Comune
di Grizzana Morandi insieme a IIPLE – Scuola Edile di Bologna, Regione
Emilia-Romagna, Università di Bologna, Associazione Fulvio
Ciancabilla e imprese del territorio come Ottorino Nonfarmale srl e Mazzetti
Marmi srl.
Il percorso si inserisce nel quadro del PNRR – M1C3 Misura 2, investimento
2.1 “Attrattività dei borghi storici”.
Un
tassello del progetto “Da Campolo l’arte fa Scola”
La nuova Scuola è una delle azioni
strategiche del Progetto Pilota del Bando Borghi, dedicato alla rigenerazione
culturale, sociale ed economica del borgo di Campolo, in relazione con La Scola
e la Rocchetta Mattei.
Il progetto punta sulla trasmissione dei saperi costruttivi dell’Appennino,
integrandosi con le attività realizzate negli ultimi due anni: dal cantiere
Scuola per il restauro della Sala Turca e della Sala degli Specchi della
Rocchetta Mattei, ai tirocini attivati nei cantieri del territorio, fino ai
corsi dedicati all’arte degli scalpellini del Montovolo, oggi riconosciuta De.Co.
dalla Città metropolitana.
Un ecosistema formativo che combina
tradizione e innovazione, e che mira a formare nuove generazioni di
professionisti del restauro, capaci di affrontare anche i temi contemporanei
del consolidamento strutturale, dell’efficientamento energetico, della
digitalizzazione e del recupero sostenibile.
Il
programma dell’evento del 15 dicembre
Ad aprire l’incontro saranno il
sindaco Franco Rubini e l’assessore regionale Davide Baruffi, che
inquadreranno il progetto nella più ampia strategia di rigenerazione
dell’Appennino bolognese.
Seguiranno gli interventi di Cristina
Ambrosini (Regione Emilia-Romagna) ed Elena Vincenzi (Cabina di
Regia), che illustreranno la visione del progetto “Da Campolo l’arte fa Scola”
e i suoi impatti sul territorio.
L’imprenditore Fabio Tovoli
approfondirà le tecniche costruttive delle murature in sasso e le attenzioni
necessarie per il loro recupero.
A seguire, Stefano Vannini (Associazione Ciancabilla) e Francesca
Chelini offriranno uno sguardo storico e antropologico sul mestiere degli
scalpellini del Montovolo.
Il cuore dell’evento sarà la
presentazione dettagliata della Scuola:
- Luca Roversi e Roberta Farinelli (IIPLE) illustreranno
l’architettura didattica dei corsi;
- Francesco Dalmastri, architetto del laboratorio Ottorino Nonfarmale,
porterà l’esperienza dei cantieri del territorio;
- Davide Sala, dottorando dell’Università di Bologna, evidenzierà il
raccordo tra ricerca, tradizione e formazione applicata.
La giornata si concluderà, alle 18,
con un rinfresco curato dalla Cooperativa di comunità Palens.
Come
partecipare
L’evento è gratuito e aperto a
tutti. È richiesta la prenotazione sul sito di IIPLE – Scuola Edile di
Bologna:
➡️ http://bit.ly/ScuolaDellaPietra_iscrizioni
Informazioni e approfondimenti:
➡️ http://bit.ly/ScuolaDellaPietra
2 commenti:
Il "costruito" storico!
Giusto il materiale delle tombe, qui è tutto morto.
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