La data fissata dalla Procura di Bologna
L'obiettivo è recuperare cinque dispositivi
elettronici, conservati in armadi al piano -6 della centrale Enel Green Power
di Bargi, nel lago di Suviana.
In seguito gli apparati saranno analizzati e si
tenterà di estrarre dati per avere più informazioni possibili per l'incidente
sul lavoro del 9 aprile 2024, quando morirono sette lavoratori e sei rimasero
feriti.
Il giorno fissato per l'immersione dei sommozzatori dei
vigili del fuoco è il 17 giugno: lo ha comunicato la Procura di Bologna alle
parti, nell'ambito della consulenza tecnica per far luce sulle cause dello
scoppio e dopo che sono state garantite le condizioni di sicurezza per
procedere.
Il fascicolo dei pm Flavio Lazzarini e Michela Guidi è per
disastro colposo, omicidio colposo sul lavoro plurimo e lesioni colpose sul
lavoro e cinque sono gli indagati, iscritti anche in vista di questi
accertamenti tecnici irripetibili: Massimo Sessego, responsabile idroelettrico
Area Centro Nord Enel Green Power (difeso dagli avvocati Elisa Scaroina e
Gaetano Insolera); Simone De Angelis, capo unità esercizio Suviana di Enel
Green Power (avvocati Daniela Sticchi e Gianluigi Lebro); Carlo Galli,
responsabile idroelettrico manutenzione Area Centro Nord Enel Green Power
(avvocati Massimo Ferrandino e Angelo Nanni), un responsabile dei lavori alla
centrale, Franco Cespa (avvocati Gabriele Fagioli e Claudio Rotunno) e un
coordinatore, Luca Lenzi (avvocato Simone Zambelli).
La Procura ha delegato al colonnello dei carabinieri
Domenico Cristaldi, comandante della sezione di polizia giudiziaria, la nomina
del consulente tecnico ingegner Giuseppe Montagnoli, che prenderà in carico i
dispositivi recuperati. Le operazioni di preparazione saranno avviate il 16
giugno e si potrà proseguire anche il 18. Più avanti si potrebbe procedere al
recupero di un altro apparecchio al piano meno 9 e ad un sopralluogo, quando
sarà ultimato lo svuotamento dall'acqua della centrale. Indagati e persone
offese possono nominare consulenti di parte.
(ANSA)

2 commenti:
Mi chiedo, da incompetente, se non fosse stato meglio svuotare il bacino, anche perché previsto ed effettuato in passato e permettere lo svolgimento delle indagini più rapidamente. Cosa avrebbe impedito questa possibilità di svuotamento dell'invaso?
Forse le operazioni sarebbero proseguite con minori rischi per i sommozzatori...o no?
Meno rischi per i sommozzatori, ma tanti soldi in meno per Enel se svuotano il bacino... Gia' con la centrale di Bargi ko saranno in perdita rispetto agli altri anni poverini...
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