martedì 22 ottobre 2024

La vecchia Porrettana chiama una nuova Porrettana

 




Eric Pisani, in un recente post su Facebook, ha condiviso le sue riflessioni sui frequenti allagamenti che interessano la strada Porrettana, attribuiti principalmente alla scarsa manutenzione di fossi e tombini lungo il percorso. "Nei giorni scorsi ho letto che la causa dei disastri provocati dal maltempo era da ricercarsi nella cattiva gestione di fossi e tombini a ridosso della strada," ha scritto Pisani.

Osservando attentamente il tratto tra Casalecchio e Pian di Venola, Pisani ha rilevato la presenza di appena quattro tombini a Sasso Marconi, altrettanti a Marzabotto e un numero limitato di fossi lungo i venti chilometri presi in esame. "Esistono solo 500-600 metri di fossi su un totale di 20 chilometri," ha sottolineato.

Pur escludendo qualsiasi accusa o polemica nei confronti di Comuni, enti o associazioni, Pisani ha evidenziato come negli ultimi decenni i lavori di asfaltatura abbiano progressivamente ridotto gli spazi per la realizzazione di fossi, con il cemento che spesso arriva fino ai bordi della carreggiata. "I fossi non esistono più," ha affermato, spiegando che un eventuale intervento di scavo e rifacimento sarebbe complesso e richiederebbe la chiusura della Porrettana per mesi, anche solo per garantire un passaggio alternato.

Pisani ha concluso esprimendo la speranza che gli eventi meteorologici estremi siano rari e suggerendo l’idea di una futura alternativa viaria sul lato opposto del fiume Reno, che colleghi Sasso Marconi a Vergato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma quelli che ci sono non vengono puliti da decenni !!!!!

Anonimo ha detto...

Salve si bisogna trovare una soluzione, costruire un muro alto in cemento armato presso ponti luggiola a Marzabotto o costruire una nuova strada parallela al fiume saluti.