La Bcc emiliana investe sul territorio: nuove aperture nel Modenese e nel Parmense
di Filippo Benni
Emil
Banca archivia un primo semestre 2025 positivo e rafforza la propria strategia
di radicamento territoriale con l’annuncio dell’apertura di due nuove filiali,
una in provincia di Modena e una in provincia di Parma. Si tratta di due Comuni
finora non coperti dal sistema del Credito Cooperativo, confermando così
l’intenzione dell’Istituto di espandere la propria presenza dove le grandi
banche tendono a ritirarsi.
Nei primi sei mesi dell’anno, la
Banca di Credito Cooperativo aderente al Gruppo Iccrea – attiva in tutte le province
dell’Emilia-Romagna e nel mantovano – ha registrato una crescita costante in
tutte le principali voci di bilancio, oltre a un incremento di oltre 1.000
nuovi clienti.
Numeri
in crescita, utile in lieve calo ma sopra i 20 milioni
Al 30 giugno 2025, la raccolta totale
ha superato i 7,5 miliardi di euro,
in crescita del 5,6% rispetto
allo stesso periodo del 2024. Gli impieghi hanno raggiunto quota 4 miliardi di euro (+1,4% annuo), mentre
il prodotto bancario lordo ha sfiorato gli 11,5 miliardi, con un incremento del 4,1% su base annua.
L’utile di esercizio ha subito una
contrazione rispetto alla semestrale 2024, ma resta ampiamente sopra i 20 milioni di euro, nonostante il
contesto di riduzione del margine di interesse dovuto sia alle politiche
monetarie della BCE sia a scelte strategiche dell’Istituto.
“Per sostenere famiglie e imprese
abbiamo abbassato i tassi su mutui e finanziamenti, ritoccando solo in minima
parte quelli sulla raccolta – ha spiegato il direttore generale Matteo Passini ( nella foto) – Questo ha inciso sul
margine di interesse e quindi sull’utile, che rimane comunque su livelli di
assoluta eccellenza, grazie all’efficienza raggiunta e alla fiducia che il
territorio continua a dimostrarci”.
Nuove
aperture e filiali rinnovate
Controcorrente rispetto alla tendenza
di chiusura degli sportelli fisici da parte delle grandi banche, Emil Banca ha
programmato l’apertura di due nuove sedi in aree attualmente non coperte dal
Credito Cooperativo. In parallelo, proseguono gli investimenti sul patrimonio
immobiliare con il rinnovamento di tre storiche filiali: Ponte Ronca, San Marino di Bentivoglio (BO) e Portomaggiore (FE), con l’obiettivo di
offrire ambienti più moderni, accessibili e funzionali.
“Per una Bcc, il presidio fisico sul territorio è strategico – ha dichiarato il presidente Gian Luca Galletti – Non è solo una scelta operativa, ma l’espressione concreta del nostro modo di fare banca, basato sulla relazione, sull’ascolto e sulla fiducia reciproca. Anche in un momento in cui l’utile si riduce, noi investiamo: nelle nuove filiali e nelle persone”.

1 commento:
"...ha spiegato il direttore generale Matteo Passini ( nella foto).." ??
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