La Regione intervenga, insieme al Comune di Lizzano in
Belvedere, per mantenere invariate le tariffe del servizio idrico ed
evitare aumenti che potrebbero gravare sui cittadini.
È la richiesta di Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia), che ha presentato
un’interrogazione per fare chiarezza sulla decisione di affidare la gestione
del servizio a Hera. L’obiettivo è capire se la scelta derivi da atti
predisposti dalla precedente amministrazione comunale o se sia stata presa
dall’attuale giunta dopo l’insediamento.
«Dal 1° gennaio 2026 – spiega la
consigliera – la gestione del servizio idrico integrato del Comune passerà a
Hera, multiutility già attiva in numerosi comuni dell’Emilia-Romagna, compresi
altri centri dell’Appennino bolognese come Gaggio Montano e Porretta Terme. La
decisione ha suscitato forte indignazione tra la popolazione, soprattutto per
il mancato coinvolgimento dei cittadini e per il timore di un inevitabile
aumento dei costi».
Evangelisti ha ricordato che «con il
referendum del 2011 la maggioranza degli italiani ha ribadito che l’acqua deve
restare un bene pubblico, non soggetto alle logiche di profitto, rafforzando il
principio di gestione partecipata e trasparente».
Secondo la consigliera, l’attuale amministrazione, in campagna elettorale e nei
primi mesi di mandato, aveva promesso di mantenere la gestione autonoma del
servizio, salvo poi, a distanza di pochi mesi, optare per il passaggio a Hera.
Per questi motivi, Evangelisti chiede
«un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni che riguardano la
gestione del servizio idrico integrato, soprattutto nei contesti locali finora
autonomi», e sollecita «un confronto con l’amministrazione comunale di Lizzano
in Belvedere per comprendere le ragioni della scelta e valutare soluzioni
alternative, anche temporanee».
(Lucia Paci)
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