Hera
Comm è stata sanzionata perchè giudicata dall'Antitras in difetto sulle
modalità di offerta e conclusione dei contratti a distanza e il
Gruppo consiliare di 'Uniti per Cambiare Marzabotto' vuole vederci
chiaro poiché il Comune è azionista di Hera.
I
consiglieri Morris Battistini e Maria Francesca Carbonaro hanno a tal
fine presentato una interrogazione che riportiamo:
Premesso
che
tra
ottobre 2014 ed aprile 2015 sono stati avviati dei procedimenti
istruttori, sulla base di numerose segnalazioni di singoli
consumatori, associazioni di consumatori , imprese concorrenti
nel
corso del mese di Novembre, il nucleo speciale Antitrust della
Guardia di Finanza ha chiuso sette procedimenti sulle modalità di
offerta e conclusione dei contratti a distanza di energia elettrica e
gas naturale nel mercato libero, ovvero quelli raccolti attraverso la
rete degli agenti porta-a-porta e attraverso il canale telefonico (il
cosiddetto teleselling).
Preso
atto che
le
imprese interessate sono: ENEL Energia, ENI, ACEA Energia, Hera Comm,
GdF Suez Energie, Green Network e Beetwin e che nel complesso, sono
state irrogate sanzioni per oltre sei milioni di euro.
che
per la sola Hera comm la somma ammonta ad € 366.000,00 per aver
alterato , come gli altri operatori, considerevolmente la libertà di
scelta dei consumatori, adottando procedure di contrattualizzazione
in violazione del Codice del Consumo;
nello
specifico , le condotte esaminate hanno riguardato:
- la conclusione di contratti di fornitura in assenza del consenso del consumatore e, quindi, in caso di attivazione della fornitura non richiesta, nella ingiustificata richiesta di pagamento della fornitura da parte del venditore non richiesto;
- la conclusione di contratti di fornitura in assenza di un’adeguata conoscenza e informazione circa l’identità dell’operatore, la natura e lo scopo del contatto, le caratteristiche e le condizioni contrattuali dell’offerta, così da limitare notevolmente la loro capacità di prendere una decisione consapevole in merito all'offerta, anche in relazione ai tempi e ai luoghi dei contatti;
- l’opposizione di vari ostacoli all’esercizio del diritto di ripensamento, dalla limitazione delle modalità in cui doveva essere esercitato fino alla mancata trattazione dei reclami per attivazione non richiesta;
- il mancato rispetto nelle procedure contrattuali delle vendite fuori dei locali commerciali o a distanza introdotti dalla Consumer Rights Directive (recepita dal D.Lgs. 21/2014): in particolare, per le vendite telefoniche, alla scelta delle modalità di conclusione del contratto e di conferma del consenso da parte del consumatore e alla sistematica messa a disposizione del supporto durevole contenente la registrazione delle telefonate prima che sorga il vincolo contrattuale;
l'avvio
di tali procedimenti ha indotto gli operatori a proporre modifiche
significative alle procedure attualmente utilizzate per concludere i
contratti di fornitura, al fine di superare i problemi consumistici
evidenziati nelle istruttorie, in modo da assicurare un consenso più
consapevole e informato alla conclusione del nuovo contratto.
Rilevato
che
la
società Hera Comm è una società facente parte il gruppo Hera;
Considerato
che
per
la formologia della struttura Hera ci sono 198 comuni quali azionisti
pubblici;
che
tra le missioni e i valori approvati dal Consiglio di Amministrazione
di Hera S.p.A. il 26 giugno 2006 si ricorda la specifica che vuole
gli azionisti, al fine di assicurare il valore economico
dell'impresa, vincolati nel rispetto dei principi di responsabilità
sociale;
Tutto
ciò premesso SI INTERROGA il SINDACO e la GIUNTA COMUNALE
al
fine di sapere se il comune di Marzabotto ha valutato le conseguenze
che tale imponente multa possa avere sul nostro Comune quale Comune
azionista di Hera, in forza soprattutto di quel vincolo di
responsabilità sociale che potrebbe portare i comuni soci a sborsare
parte di quella somma sanzionatoria.
al
fine provvedere alla tutela della propria immagine e del capitale
economico comunale, attivandosi al più presto per mettere in atto
quanto è in suo potere a tal fine, scongiurando così un eventuale
aggravio di spese a carico dei suoi cittadini e/ o comunque della
cassa comunale.