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lunedì 4 gennaio 2016

Marzabotto. Interpellanza sulla Sanzione dell'Antitrast a Hera Comm.

Hera Comm è stata sanzionata perchè giudicata dall'Antitras in difetto sulle modalità di offerta e conclusione dei contratti a distanza e il Gruppo consiliare di 'Uniti per Cambiare Marzabotto' vuole vederci chiaro poiché il Comune è azionista di Hera.

I consiglieri Morris Battistini e Maria Francesca Carbonaro hanno a tal fine presentato una interrogazione che riportiamo:

Premesso che

tra ottobre 2014 ed aprile 2015 sono stati avviati dei procedimenti istruttori, sulla base di numerose segnalazioni di singoli consumatori, associazioni di consumatori , imprese concorrenti

nel corso del mese di Novembre, il nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza ha chiuso sette procedimenti sulle modalità di offerta e conclusione dei contratti a distanza di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero, ovvero quelli raccolti attraverso la rete degli agenti porta-a-porta e attraverso il canale telefonico (il cosiddetto teleselling).

Preso atto che

le imprese interessate sono: ENEL Energia, ENI, ACEA Energia, Hera Comm, GdF Suez Energie, Green Network e Beetwin e che nel complesso, sono state irrogate sanzioni per oltre sei milioni di euro.

che per la sola Hera comm la somma ammonta ad € 366.000,00 per aver alterato , come gli altri operatori, considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori, adottando procedure di contrattualizzazione in violazione del Codice del Consumo;

nello specifico , le condotte esaminate hanno riguardato:
  • la conclusione di contratti di fornitura in assenza del consenso del consumatore e, quindi, in caso di attivazione della fornitura non richiesta, nella ingiustificata richiesta di pagamento della fornitura da parte del venditore non richiesto;
  • la conclusione di contratti di fornitura in assenza di un’adeguata conoscenza e informazione circa l’identità dell’operatore, la natura e lo scopo del contatto, le caratteristiche e le condizioni contrattuali dell’offerta, così da limitare notevolmente la loro capacità di prendere una decisione consapevole in merito all'offerta, anche in relazione ai tempi e ai luoghi dei contatti;
  • l’opposizione di vari ostacoli all’esercizio del diritto di ripensamento, dalla limitazione delle modalità in cui doveva essere esercitato fino alla mancata trattazione dei reclami per attivazione non richiesta;
  • il mancato rispetto nelle procedure contrattuali delle vendite fuori dei locali commerciali o a distanza introdotti dalla Consumer Rights Directive (recepita dal D.Lgs. 21/2014): in particolare, per le vendite telefoniche, alla scelta delle modalità di conclusione del contratto e di conferma del consenso da parte del consumatore e alla sistematica messa a disposizione del supporto durevole contenente la registrazione delle telefonate prima che sorga il vincolo contrattuale;

l'avvio di tali procedimenti ha indotto gli operatori a proporre modifiche significative alle procedure attualmente utilizzate per concludere i contratti di fornitura, al fine di superare i problemi consumistici evidenziati nelle istruttorie, in modo da assicurare un consenso più consapevole e informato alla conclusione del nuovo contratto.



Rilevato che

la società Hera Comm è una società facente parte il gruppo Hera;

Considerato che

per la formologia della struttura Hera ci sono 198 comuni quali azionisti pubblici;

che tra le missioni e i valori approvati dal Consiglio di Amministrazione di Hera S.p.A. il 26 giugno 2006 si ricorda la specifica che vuole gli azionisti, al fine di assicurare il valore economico dell'impresa, vincolati nel rispetto dei principi di responsabilità sociale;

Tutto ciò premesso SI INTERROGA il SINDACO e la GIUNTA COMUNALE

al fine di sapere se il comune di Marzabotto ha valutato le conseguenze che tale imponente multa possa avere sul nostro Comune quale Comune azionista di Hera, in forza soprattutto di quel vincolo di responsabilità sociale che potrebbe portare i comuni soci a sborsare parte di quella somma sanzionatoria.

al fine provvedere alla tutela della propria immagine e del capitale economico comunale, attivandosi al più presto per mettere in atto quanto è in suo potere a tal fine, scongiurando così un eventuale aggravio di spese a carico dei suoi cittadini e/ o comunque della cassa comunale.