domenica 14 aprile 2024

Strage di Suviana: da martedì si celebrano i funerali

La procura ha dato il nulla osta. Prime esequie in Sicilia



Con la procura di Bologna che ha dato il nulla osta per la restituzione delle salme di alcune delle vittime della strage di Bologna, dalla prossima settimana si potranno celebrare i funerali.
    Il primo a essere fissato è quello di Vincenzo Franchina, 36 anni, la vittima più giovane del disastro della centrale di Bargi.

Era sposato da poco più di un anno ed era padre da appena tre mesi.

Con la moglie Enza, anche lei originaria di Sinagra (Messina), si era trasferito a Genova, lasciando a malincuore la sua Sicilia, per lavoro. Era impiegato della Engineering srl di Mele, ed è morto a Suviana insieme al titolare Mario Pisani e al collega Pavel Tanase.
    La salma arriverà alla Chiesa Madre di Sinagra (Messina) alle 9 e alle 16 sarà celebrato il funerale. Per la giornata, il Comune di Sinagra ha proclamato il lutto cittadino.
    Sui corpi delle vittime non è stata disposta l'autopsia perché la procura ritiene chiara la causa del decesso. E' stato fatto dal medico legale un esame esterno, con una tac e un esame tossicologico per capire se, subito dopo l'esplosione, le vittime possano aver inalato delle sostanze letali o comunque tossiche. (ANSA)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Rispetto oggi per le vittime e condoglianze alle famiglie ma è tempo anche che si faccia chiarezza con la massima trasparenza da parte di chi dovrà fornire tutte le informazioni utili alle indagini tecniche
Detto questo, direi sia l’ora di smettere di pensare che i presupposti necessari e sufficienti per svolgere determinate attività (ad elevata potenziale magnitudo) siano solo quelli di affidare i lavori a personale considerato capace ed esperto con gli opportuni requisiti tecnico professionali in regola
Ci vogliono le valutazioni del rischio specifiche che prendano in considerazione anche gli eventi anomali e impattanti dal punto di vista della sicurezza e soprattutto le procedure fatte con dovizia di particolari tecnici che siano uno strumento di lavoro per chi è esposto ai rischi , e non solo pezzi di carta fatti perché lo richiede il testo unico sulla sicurezza e ci vuole un Preposto responsabile e consapevole che vigili sulla ferrea applicazione di queste procedure da cui nessuno può esimersi dal non doverle applicare
E se le condizioni di sicurezza non ci sono lo stesso preposto deve interrompere i lavori anche se tutto ciò ha un costo economico per le imprese
Quanti incidenti mortali dovremo ancora leggere sui giornali prima di cambiare il nostro modo di vivere ogni giorno il luogo di lavoro?

al cuntaden ed sotta ha detto...

GRAZIE ANONIMO DELLE 15:16.
Continui a diffondere la cultura del cambiamento nel settore sicurezza, porterà CERTAMENTE meno incidenti mortali o invalidanti.......e meno spesa sociale come logica conseguenza.

Anonimo ha detto...

Cosa scrivete? Ci va in galera l'amministratore delegato di ENEL? O no? Secondo me no, allora parlate di niente.

al cuntaden ed sotta ha detto...

x 14/4/24 ore 23:09
Ci dica Lei di cosa, dove, con chi, parlare per mettere in cantiere un nuovo modo di pensare alla sicurezza " tutto tondo " !!!!!
Le ne saremo grati per le Sue illuminazioni.

Anonimo ha detto...

Con chi scorret cuntadein, va bain a zapper.

LETTORE INFASTIDITO ha detto...

Dott. Fabbriani mi meraviglio che siano approvati e pubblicati commenti come quello del 16 aprile ore 10 e 24.
Come siamo caduti in basso !