Le
strade di Sasso Marconi continueranno a essere trascurate, con condizioni che
rischiano di peggiorare ulteriormente la già difficile transitabilità
nell'Appennino. Questo il verdetto emerso dal Consiglio comunale di martedì 24
settembre, durante il quale il sindaco Roberto Parmeggiani ha annunciato che
non esistono “le condizioni e le risorse” per affrontare il problema. Il tono
con cui il primo cittadino ha dato la notizia lascia poco spazio a speranze per
una possibile soluzione.
La
viabilità locale, quindi, resta affidata alla buona sorte, che però sembra
mancare, soprattutto dopo i disastri del 2023. La mancata manutenzione delle
strade, e in particolare la cattiva gestione delle acque piovane, è stata
identificata come una delle principali cause delle frane che hanno devastato la
viabilità appenninica. Nonostante ciò, il responso delle istituzioni rimane
fermo: non si può fare nulla. Un messaggio che, secondo molti, risuonerà presto
anche in altri comuni dell'Appennino.
Per
chi vive e lavora in queste zone, il futuro si presenta incerto, con alcuni che
vedono nelle scelte politiche locali un tentativo deliberato di scoraggiare la
residenzialità e le attività operative nelle aree collinari e montane.
Durante
il Consiglio comunale, il sindaco Parmeggiani ha inoltre illustrato le linee
programmatiche del suo mandato 2024-2029, ponendo al centro la persona e i
servizi a essa dedicati. Tra i punti chiave: la promozione di comunità più
sicure attraverso forme di aggregazione, una "città educante" con
spazi pubblici salubri e sicuri, e uno sviluppo sostenibile. Ha sottolineato
l'importanza di migliorare il trasporto pubblico, con particolare attenzione
alla realizzazione del secondo binario ferroviario, e ha parlato del nuovo
Piano Urbanistico Generale (PUG), incentrato sul consumo zero di territorio
vergine e sul recupero dell'esistente.
Tra
i progetti in corso, Parmeggiani ha ricordato la costruzione della nuova Scuola
Media del capoluogo, il nuovo condominio per consentire una vita autonoma
ricavato negli spazi dell’ex Alfa Wasserman e il Bed & Bike di Pontecchio,
oltre alla riqualificazione degli impianti sportivi e della piazza del
capoluogo. Ha infine invitato l'opposizione a confrontarsi su come utilizzare
al meglio gli spazi che si libereranno con la demolizione dell'attuale scuola
media.
Tuttavia,
la proposta programmatica non ha convinto l'opposizione. Il capogruppo di
minoranza, Stefano Pedrelli, ha criticato il piano, definendolo un semplice "copia
e incolla" del programma elettorale, e lamentando la mancanza di
concretezza, dettagli operativi con dati e investimenti "A tre mesi
dall'insediamento, ci aspettavamo di più, soprattutto in termini di interventi
preventivi contro le alluvioni," ha dichiarato, annunciando il voto
contrario del suo gruppo.
2 commenti:
Del secondo binario è da almeno cinquantanni che se ne parla !
E mi sa che si continuerà a parlarne !
ORA UNA RIFLESSIONE PER I PERBENISTI DEL DISSENSO.
SIETE ANCORA CONVINTI DI VINCERE QUESTA GUERRA CON LE DENUNCE, LE RACCOLTE FIRME E LA VOSTRA TANTO "RECLAMATA" LEGALITÀ DEL CAZZO?
NON VOLETE PROPRIO FICCARVELO IN QUELLA TESTA VUOTA E PERBENISTA CHE NON ESISTE PIÙ ORMAI DA TEMPO UNO STATO DI DIRITTO CHE VI TUTELA MA SOLO NAZICOMGLOBALISTI CHE VOGLIONO SPAZZARVI VIA COME SCARAFAGGI E LO FARANNO PRIMA CON LE "BUONE", E POI....
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