martedì 19 agosto 2025

Castel di Casio si tuffa nel passato: torna la grande Rievocazione Medievale

 


Il borgo di Castel di Casio si prepara a fare un salto indietro nel tempo con l’attesissima Rievocazione Medievale, in programma venerdì 22 e sabato 23 agosto 2025, a partire dalle ore 18:00. Due serate ricche di fascino, storia e spettacolo, in cui il paese si trasformerà completamente per riportare visitatori e residenti nel cuore del Medioevo.

L’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco di Castel di Casio con il patrocinio del Comune e il sostegno di numerosi enti e associazioni locali, rientra nell’ambito del progetto “La montagna prima del Mille”, un viaggio affascinante nella vita quotidiana e nelle tradizioni dell’Appennino emiliano-romagnolo prima dell’anno Mille.

Durante le giornate di rievocazione, il borgo sarà animato da accampamenti storici, sfilate in costume, duelli tra cavalieri, antichi mestieri, taverne, mercatini artigianali, giochi medievali e intrattenimenti per tutte le età. Non mancheranno artisti di strada, giocolieri, musici e spettacolari esibizioni con il fuoco, che daranno vita a un’atmosfera coinvolgente e fuori dal tempo.

Particolarmente atteso è il convegno storico che aprirà l’evento: venerdì 22 agosto alle ore 18:00, presso il centro del paese, si terrà l’incontro dal titolo “La montagna prima del Mille”, a cura del Prof. Renzo Zagnoni, esperto di storia locale. Il convegno offrirà uno spunto culturale di grande valore, conducendo il pubblico alla scoperta della società, dei costumi e delle sfide vissute dalle popolazioni dell’Appennino nell’epoca altomedievale.

L’evento rappresenta un’occasione imperdibile per vivere la storia da protagonisti, tra cultura, spettacolo e tradizioni, in uno dei borghi più suggestivi dell’Appennino bolognese.

Ingresso libero.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Case di fango con tetti di paglia e cannette. Ambienti piccoli, pavimenti di terra umida. Pareti annerite dal fumo del camino o dal fuoco. Animali da cortile che giravano in casa. Vestiaro povero filato in casa quando si poteva. A piedi nudi tutta la famiglia, le scarpe erano inesistenti. Una miseria atavica. Poveri e tartassati per mantenere lo status dei "nobili e dei delinquenti, della chiesa. "un viaggio affascinante nella vita quotidiana", illusione per molti come se la povertà non fosse mai esistita e perpetuata.

Anonimo ha detto...

Poveri turisti illusi. Se sapessero cosa vuol dire vivere nella miseria imposta da chi li “governava” cambierebbero pensiero. Ma a tavola “pagando” si scordano di tutto. Anche dal giorno dopo.