venerdì 10 maggio 2024

Siate seri, non fate gli gnorri: il progetto ‘Pedretti’ lo conoscete, l’avete anche votato e approvato

Il riutilizzo dell’area centrale dell’ex Pedretti è divenuto oggetto di confronto elettorale e in molti prendono le distanze dell’ipotesi progettuale che prevede una costruzione di nove piani. La consigliera comunale Erika Seta bacchetta chi ha votato la proposta di riutilizzo dell'area  e che ora, a suo dire, fa lo smemorato.  

 


Erika Seta ( nella foto) scrive:  

Sono molto arrabbiata per le dichiarazioni  in merito al Pedretti. Se Braga fa promesse pre elettorali dimostrando di non avere cognizione di causa e sperando che i cittadini non si accorgano che dentro le sue liste ci sono persone che hanno votato a favore e fortemente approvato il mostro di 9 piani, Ruggeri è imperdonabile nel suo opportunismo politico: a cosa pensava mentre votava numerose delibere sul Pedretti? Il centrodestra ha 'urlato' da subito allo scandalo, perché non ci ha riflettuto allora e non si è opposto quando era il momento di decidere ?
Oggi la sua proposta suona da presa in giro  e sa benissimo che il Comune rischia una causa infinita con il proprietario perché le decisioni sono già state deliberate.
Sono quasi 15 anni che dico che quella colata di cemento in pieno centro è vergognosa e  ho avuto tutti contro. Alla prima votazione ricevetti anche un invito a rivedere le mie posizioni, cosa che non ho mai fatto, ma che ho pagato.
Spero che i casalecchiesi non si facciano prendere in giro da candidati che in Consiglio votano in un modo e poi in campagna elettorale vengono colti da improbabili ed irrealizzabili  promesse.
In consiglio comunale proposi di mettere a futura memoria una targa ai piedi dell’edificio con i nomi di tutti i consiglieri comunali che avevano votato a favore. Ma la proposta non fu neppure considerata. Ora capisco il perché .


1 commento:

Anonimo ha detto...

La consigliera Seta ha ragione da vendere e bene ha fatto a occuparsi di altre zone dopo che numerose e giuste sue prese di posizione non venivano valutate come meritavano.