Soggiorni + 10-15%, vacanze brevi e prenotazioni last minute. In forte crescita i turisti stranieri, a sorpresa tanti francesi. Incognita caro prezzi sul bilancio 2022 e attività rallentata per carenza di personale.
«È record di presenze
negli agriturismi dell’Emilia-Romagna: +10-15% le richieste di soggiorno
rispetto al periodo pre-Covid, grazie a speciali percorsi enogastronomici -
tra cui cantine, caseifici e salumifici bike-friendly, promossi dal club di
eccellenza Agricycle -, con pacchetti a misura di famiglia e di bambino; bene
anche la ristorazione strettamente legata al cibo e alle preparazioni culinarie
del territorio. Se non fosse per il caro prezzi sarebbe
un’estate da ricordare, » rileva con forte compiacimento Gianpietro Bisagni, presidente di
Agriturist Emilia-Romagna. “La preoccupazione, però, è quella che accomuna
tutte le aziende agricole e agrituristiche: come sopravvivere alla fiammata dei
costi di produzione e gestione”.
L’incognita
dei rincari di energia elettrica e materie prime peserà sul bilancio degli
agriturismi, spesso costretti a lavorare con organici sottodimensionati vista la
carenza di forza lavoro. «Camerieri, cuochi e addetti delle pulizie: sono tutti
profili introvabili - sottolinea l’imprenditore agrituristico - tanto che molte
strutture hanno dovuto rallentare l’attività: un paradosso».
Nonostante ciò, spiega il presidente di Agriturist
Emilia Romagna, «quest’anno sono stati superati i numeri pre-pandemia e anche
per il mese di agosto è previsto il sold out. Nel complesso, si predilige la
vacanza breve con prenotazione all’ultimo momento. Il traffico
aereo in tilt ha spinto molti visitatori a viaggiare a bordo della propria auto,
scoprendo così, e anche meglio, gli itinerari rurali e meno
conosciuti dell’Emilia-Romagna». Si registra un sostanziale incremento di
turisti italiani ma soprattutto, dice Bisagni, «non abbiamo mai visto tanti
stranieri tra cui molti francesi, la vera sorpresa di questa pazza stagione».
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