mercoledì 17 marzo 2021

Il futuro dell'ex Alfa Wasserman di Borgonuovo

La Città metropolitana candida 3 proposte per un valore di 45 milioni di euro (con 27 interventi ) al Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare. Merola: “Il Piano Territoriale Metropolitano entra subito in azione, possibili centinaia di nuovi alloggi pubblici, spazi aggregativi e verdi riqualificando l’esistente”

L'Alfa Wasserman ora

Ci segnalano:  

La Città metropolitana di Bologna parteciperà con queste tre proposte (Unioni Appennino, Reno Galliera e Reno Lavino Samoggia) del valore di 15 milioni l’una, al “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare” come prima azione concreta di attuazione del nuovo Piano Territoriale Metropolitano (PTM):
 
Rigenerazione, a consumo suolo zero, dell’area industriale dismessa ex Alfa Wassermann a Borgonuovo di Sasso Marconi . Inoltre altri 18 interventi in Appennino per quasi 100 alloggi sociali (tra riqualificazioni e nuovi), servizi rivolti alla terza età, spazi per attività culturali, il nuovo centro Studi Alvar Aalto, orti sociali, skatepark, una velostazione, una passerella pedonale sul fiume Reno e spazi per l’accoglienza turistica sulla Via degli Dei.

Coinvolti, Riola (Vergato), Marano (Gaggio Montano), Camugnano, Vergato, America-Europa (Grizzana Morandi), San Benedetto Val di Sambro, Marzabotto, Monzuno, Rioveggio (Monzuno), Vado (Monzuno), Castiglione dei Pepoli, Berzantina (Castel di Casio), Castel d’Aiano.

La proposta si concretizza su una rete di interventi integrati per la qualificazione dell’offerta di alloggi sociali attraverso il recupero e l’efficientamento di alloggi ERP e ERS e la rifunzionalizzazione di patrimonio dismesso/sottoutilizzato, contestualmente al miglioramento della rete di servizi di welfare, in risposta alle fragilità abitative dell’Appennino.
96 alloggi riqualificati (38) e nuovi (58) tra ERP, alloggi per emergenza abitativa e ERS, in parte rivolta a utenti fragili (anziani, disabili e studenti), oltre che spazi per l’accoglienza turistica dei camminatori sulla Via degli Dei a Marzabotto.
1 gestore unico per l’abitare sociale in Appennino a livello di Unione.
7.250m² di costruito riqualificato secondo i principi di accessibilità universale (abbattimento delle barriere architettoniche) ed efficientamento energetico grazie all’adozione di soluzioni tecnologiche innovative (fotovoltaico, collettori solari, ACS).
2 beni vincolati valorizzati e rifunzionalizzati: Municipio di Camugnano (ex casa del fascio), ex scuole elementari di Camugnano.
20 associazioni culturali che saranno coinvolte nelle fasi successive di progettazione.
2.600m² di servizi rivolti alla terza età residenze dedicate, spazi aggregativi, servizi assistenziali e residenziali e spazi per attività culturali tra cui una biblioteca, sala civica, spazi polivalenti e il nuovo centro Studi Alvar Aalto.
14.748m² spazi esterni aggregativi tra cui orti sociali e uno skatepark rivolti ad un’utenza intergenerazionale.
475m² spazi commerciali tra cui una velostazione in prossimità della stazione SFM e un infopoint per la ricettività turistica.
1650m² aree pedonali tra cui la realizzazione di una passerella pedonale sul fiume Reno per il collegamento in sicurezza della stazione e della chiesa opera di Alvar Aalto.

Il progetto ex Alfa Wasserman
 

L'intervento a Borgonuovo (Sasso Marconi):
Rigenerazione a consumo suolo zero dell’area industriale dismessa ex Alfa Wassermann per la creazione di un complesso sistema di servizi abitativi innovativi che contempla un nuovo concetto di ‘abitare condiviso’. Il progetto inoltre si fonda sulla valorizzazione delle emergenze paesaggistiche esistenti, riconnessione dell’ambito sovralocale, specializzazione del verde attrezzato e naturalistico.
105 nuovi alloggi di edilizia residenziale sociale con un’offerta differenziata in commonhousing, senior housing e studentato.
1 gestore unico e innovativo per raccogliere i nuclei in disagio abitativo e gestire il turnover all’interno del common housing con previsione di istituire un’agenzia per la locazione metropolitana.
1 nuovo modello dell’abitare che, a partire dal concetto di cohousing si apre all’idea di un common housing: l’uso dello spazio è intensificato, sfruttando la transitorietà di flussi per alcune categorie di utenti (es. studenti e turisti), così da ottimizzare il grado di occupancy nell’arco del tempo e delle stagioni.
2 preesistenze storiche recuperate rifunzionalizzate a servizio del nuovo polo scolastico.
106.230m² spazi verdi tra cui un’area verde attrezzata, un parco lineare e un grande parco agricolo di 60.000 mq che costituiscono l’86% di tutta superficie scoperta di progetto.
6.100m² di servizi condivisi tra tutti i residenti degli alloggi ERS tra cui una biblioteca a servizio della scuola e dei cittadini, un cinema/auditorium, una palestra, un ambulatorio di assistenza medica, una lavanderia, una mensa.
5.500m² di polo scolastico accessibile dalla Piazza Urbana e affacciato sull’area verde verso il Parco Agricolo che andrà a sostituire le esistenti scuole primaria e secondaria inferiore con spazi adeguati e polifunzionali anche con la presenza di aule laboratoriali.
2.000m² commercio di vicinato e pubblici esercizi collocati nella testata urbana che disegna il fronte urbano aprendosi verso l’abitato di Borgonuovo ed è protetta dalla Strada Statale 64 Porrettana grazie al dislivello naturale presente.
18.600m² aree pedonali che hanno come fulcro la piazza urbana/area mercatale su cui si affacciano i principali servizi dell’area in modo da creare un luogo vitale e presidiato dalle diverse utenze.
4.900m² di parcheggi scambiatori per rafforzare l’intermodalità dell’area per scoraggiare l’uso dell’auto, anche per chi viene da più lontano, promuovendo uno stile di vita sano e sostenibile.
1.380m di nuove piste ciclabili di connessione tra l’ambito rigenerato e le fermate di trasporto pubblico del Sistema Ferroviario Metropolitano (SFM) con treni cadenzati ogni 30 minuti.

 

9 commenti:

cittadino contrariato ha detto...

Teste di volete farvi capire da chi legge o volete sembrare fenomeni usando sigle ed inglese che molta gente non capisce ?
Scendete dal pero finché e piccolo perché quando cadrete dall'albero che nel frattempo sarà cresciuto a dismisura vi farete molto male.
Anche Draghi che è molto meno fesso di molti noi non capisce perché dobbiamo parlare in inglese o in un linguaggio noto a pochi e non ve lo ha mandato a dire.

Anonimo ha detto...

L'uso dei termini inglesi è proprio finalizzato a " NON FAR CAPIRE NULLA ! "

Anonimo ha detto...

Metodo:: quando iniziano a farcire di parole inglesi, significa che è tanta fuffa per impressionare qualche esterofilo e poco arrosto.
Il metodo non sbaglia quasi mai.

C.Z.

Anonimo ha detto...

Mi sembrano cose fantastiche o sono solo fantasiose ?

Anonimo ha detto...

Fra 50 anni le vedremo realizzate , mentre aspettiamo il nodo di Casalecchio altra promessa.

Anonimo ha detto...

Comunisti con il rolex....

Anonimo ha detto...

Fascisti con la clessidra...

Unknown ha detto...

Perchè qui vogliono fare un complesso residenziale e alla Lama Di Reno in mezzo alle case ci vogliono portare le Alghe o chissà che cosa?

Anonimo ha detto...

È per portare del verde nell'abitato, no?