Anche 43 morti, fra cui un uomo di 47 anni di Bologna
Sono
2.155 i nuovi positivi al Coronavirus individuati in Emilia-Romagna
nelle ultime 24 ore, sulla base di 41.414 tamponi: si contano anche
43 morti (i più giovani sono un uomo di 47 anni di Bologna e uno di
54 di Ferrara) e crescono a ritmo molto sostenuto i ricoveri che in
terapia intensiva sono 333, ben 26 in più di ieri.
Circa la metà dei nuovi contagiati, 1.018, sono asintomatici
individuati grazie alle attività di screening e contact tracing.
La provincia di Bologna, con 694 casi (dei quali 33 a Imola) è
sempre al centro dell'attenzione, seguita da Rimini (282), Reggio
Emilia (272) e Ravenna (269).
I casi attivi
salgono a 59.448 (+1.092 rispetto a ieri). Di questi, le persone in
isolamento a casa sono il 94,2%. Oltre a quelli in terapia intensiva
salgono anche i ricoverati negli altri reparti Covid che raggiungono
quota 3.094 (+53).
Dei 43 nuovi morti, 19 sono
in provincia di Bologna, cinque a Parma, quattro a Modena, Ravenna e
Ferrara, tre in provincia di Forlì-Cesena, due a Piacenza e Reggio
Emilia. (ANSA).
Ausl
Bologna: 'E' peggio della prima ondata' :
"Questa in termini di impatto è la prima ondata per noi. La cosiddetta seconda ondata Covid non è stata che un allenamento". Così all'ANSA Paolo Bordon, dg dell'Azienda Usl di Bologna. "Nella seconda ondata avevamo un picco di ricoveri che ci sembrava altissimo" ma era niente rispetto ad oggi. "Ora tra tutti gli ospedali della rete (Ausl, Sant'Orsola e privato accreditato) abbiamo 1160 persone ricoverate. Di queste 199 in terapia intensiva e subintensiva", il doppio di novembre. "Abbiamo trasformato tutto il trasformabile ma il timore è che non ci basti ancora". Oggi c'è una riunione Ausl su "altre aggiunte e riconversioni".
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