di Marco Leoni
PLATONE
:
La bellezza della morte
E dell’amore
Riporto
una lezione di Matteo Saudino fantastico prof. Di filosofia
2°
e ultima PARTE
Torniamo
al tema della bellezza.
Socrate
nel Simposio ci dice questo:
Aristodemo
incontra Socrate e Socrate è tutto bello. Socrate è bello
quella
sera. Non vuol dire che egli era bello perchè si era fatto la
plastica
al
suo nasone. Bello perchè si era lavato, era stranamente lindo e
aveva
una
calzatura pregiata ed era anche profumato.
“Dove
stai andando così bello?”, gli chiede Aristodemo. E lui risponde:
“Sono
invitato ad una festa”. Aristodemo si sente subito inadeguato,
ma
se si è belli nell’anima si potrà andare ovunque.
La
bellezza fisica comunque ha nel mondo greco il suo peso, perché
non
considera il corpo come peccato, come succederà nel mondo
cristiano
medioevale. Il mondo greco dice che la bellezza dell’anima
è
superiore alla bellezza del corpo che comunque non è un corpo
colpevole
che porta peccato e va punito. Il corpo, se è un bel corpo
certamente
attrae, ma l’anima bella attrae ancora di più.
Tant'è
che nel Simposio il più bello di tutti è Socrate, perché la sua
bellezza
è interiore, la sua bellezza è la fortezza dell’anima, la sua
bellezza
è la filosofia.
Sono
tutti belli perché hanno raggiunto il massimo nelle loro attività,
nella
medicina, nell’arte militare, nella poesia come Fedro, nella
tragedia
Agatone, nella commedia Aristofane, la bellezza politica
Alcibiade.
Che è anche bellezza fisica, ma di tutte queste bellezze la
maggiore
bellezza è quella dell’anima di Socrate, come abbiamo già
raccontato.
In
un altro episodio, quando aveva perso a una gara di bellezza, cerca
di
vincere
la gara perché bello nell’anima. Ho detto 'perde', ma per i greci
il
bello esteriore e il bello interiore vanno a braccetto, dunque lui
dice
'sono
bello dentro' e potrei anche ammaliare per la mia bellezza
esteriore:
il bello interiore quasi porta i difetti esteriori a venir
meno,
perché il bello dell’anima ammalia chi guarda e diminuisce i
difetti.
Tant’è che molte volte ci si può innamorare di una persona
perché
è bella nel suo animo, è bello parlare con lui è sensibile,
è
profondo, perché si sta bene insieme.
Il
Simposio esalta il bello, è il dialogo dell’amore, è il dialogo
dell’omofilia,
esaltazione dell’amore omosessuale. Ma è anche il dialogo
della
Bellezza.
Che
cos’è l’amore?, l’amore è l’amore per le cose belle,
l’amore per il
Bello,
il bello è ciò che attrae perché Eros, figlio di Poros e Penia,
figlio
dell’abbondanza
e della povertà, possiede il desiderio di bellezza ma
ma
non ha la bellezza; è povero, senza casa, senza scarpe come la
madre,
però desidera la ricchezza come aveva il padre. Dunque Eros
è
una via di mezzo fra bellezza e bruttezza, tra ricchezza e povertà:
non
è ricco ma desidera la ricchezza, non è bello ma desidera la
bellezza;
dunque Eros è messaggero, è colui che ci guida verso il bello.
Il
bello attrae e ciò che ci conduce verso il bello è Eros.
Eros
diventa messaggero della bellezza. Cioè gli Dei, attraverso Eros
ci
portano ad andare verso di essi. Gli Dei sono immobili perché
essendo
belli
non cercano la bellezza, sono immobili perché essendo giusti
non
cercano la giustizia, sono immobili perché essendo sapienti non
cercano
la sapienza. Gli Dei non amano perché sono egoisti, possiedono
tutto
ciò che necessita loro per poter vivere. Noi uomini invece siamo
stati
divisi dagli Dei, da Zeus ci ha raccontato Aristofane, siamo alla
ricerca
della metà perduta, cerchiamo la completezza. Essere completi
è
bello, dunque cerchiamo la bellezza della completezza dunque ci
mettiamo
in cammino verso il bello, perché completarci ci rende più
sicuri,
ci rende più in armonia che è più bello.
E
nel Simposio l’Eros diventa filosofo, cioè è colui che viaggia
nella
vita
perché il bello lo attrae. Siete amanti dell’arte, del bello?
Allora
andate
verso le mostre, andate verso il fare arte, andate verso la
musica.
Il bello vi attrae. Vi piace la fotografia?, vi piacciono i paesaggi?
Andate
alla ricerca del bello da fotografare da immortalare. Il bello
ti
porta a muoverti. Ti piace la bellezza di quello sport di quel
collezionismo,
la bellezza delle città?
Voi
girate alla ricerca del bello. Il filosofo è l’esempio massimo di
innamorato
perché è sempre in viaggio verso la cosa più difficile
da
raggiungere che è la verità. La verità per Platone e
Socrate è la
ricerca
della verità, per Platone è raggiungere il mondo delle idee e
trovare
il bene. Ma il bene è complesso da trovare, il bene è virtù,
verità,
il bene è completezza, armonia, comunque è un cammino
faticoso.
Si parte da bambini e forse si diventa filosofi oltre i
cinquant’anni.
Lui immagina un percorso lunghissimo per arrivare.
Dunque,
tu sei attratto dal bello e sei sempre in movimento, l’ignorante
e
gli Dei sono invece coloro che non si innamorano. L’ignorante è
quello
che
pensa di sapere o che pensa di essere sufficiente a sé stesso o
quello
che ignorantemente egoista non si innamora, non ama e dunque
è
sempre immobile.
L’ignoranza
a me fa pena, perché l’ignorante è uno che non sapendo le
cose,
non vuole neanche conoscere, rimane tutta la vita in una prigione
credendo
di essere libero: sei fra quattro mura, per cui ti sei ingabbiato
bellezza
è al di fuori delle mura. Ma tu devi essere attratto dalla bellezza
e
se la bellezza non la conosci non la ricerchi.
Dunque
posso affermare che il dono
più grande è la bellezza.
Ultime
riflessioni. I gradi della bellezza sono cinque e cinque sono
i
gradi dell’ amore. Per Platone, come ha ripetuto molte volte, il
corpo
bello
attrae: è l’amore per il corpo. Ma quando ami i corpi belli dopo
sei
attratto da qualcosa di più bello e allora vuoi l’anima e quando
ami
un’anima
bella non ti accontenti e vuoi stare con tante persone che
hanno
un’anima bella. Ma quando sei vicino a delle anime belle, vorresti
vivere
in una città bella. Un genio Platone, un capolavoro. Una città è
bella
quando al governo ci sono uomini giusti, perché vivere in una
città
corrotta dai tiranni (oggi potremmo dire dalla corruzione della
mafia,
dell’ingiustizia), non si può essere felici e non si può essere
belli
in
una città brutta e mal governata.
Quarto
grado, la bellezza della scienza. La scienza è armonia, è
pitagorico.
La scienza dell’universo, la matematica e la geometria.
Quinto
e ultimo grado è l’idea di bello, l’idea di bello in sé, la
bellezza
in
sé, cioè essere arrivati alla perfezione, al mondo delle idee. E
dunque
cos’è
che ci porta ad elevarci?, sono le bellezze che attorno a noi ci
stimolano
armonia e ci portano a desiderare le cose belle.
Io
comincio a desiderare un fiore bello, un corpo bello, un profumo,
ma
poi voglio le leggi, poi voglio la scienza, poi voglio arrivare alla
bellezza
in sé.
Dunque la bellezza è il più grande dono che noi abbiamo
attorno
perché la bellezza sveglia in noi l’amore e l’amore è
verticalità
è
un ascensore verso il bene.
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