di Dubbio
Sta
sollevando interrogativi e critiche la recente proposta di regolamentazione
della sosta in via Aldo Moro, a ridosso di un edificio che ospita un ufficio
pubblico. La scelta dell'amministrazione di rendere fruibile un'area privata ad
uso pubblico, pur muovendosi nell’ottica di offrire un servizio alla
cittadinanza, lascia aperti numerosi quesiti che rischiano di compromettere
l’efficacia e l’equità del provvedimento.
In primo
luogo, ci si chiede perché non siano stati previsti stalli riservati a
persone con disabilità, nonostante la presenza di un ufficio che eroga
servizi al pubblico e che quindi dovrebbe essere accessibile in modo equo a
tutti i cittadini. La mancanza di almeno uno spazio dedicato, opportunamente
segnalato e dimensionato, rappresenta un potenziale ostacolo al diritto alla
mobilità e all’accesso ai servizi.
Un’altra
criticità riguarda l’assenza di aree di sosta dedicate a ciclomotori e
motocicli. Considerando l’aumento dell’uso di mezzi a due ruote, anche nei
piccoli centri, sarebbe stato opportuno riservare almeno uno o due stalli per
questa tipologia di veicoli, riducendo così anche la pressione sulla sosta per
le auto.
Ma non è
tutto. La segnaletica attualmente installata solleva ulteriori dubbi di
legittimità e chiarezza. Il cartello che regolamenta la sosta è infatti
posizionato solo a fianco di uno degli stalli, senza un pannello integrativo
dotato di frecce bidirezionali che ne estenda chiaramente la validità a tutta
l’area. Questo potrebbe generare confusione tra gli utenti, che – non vedendo
alcun cartello vicino agli altri stalli – potrebbero legittimamente ritenere di
trovarsi in una zona di sosta libera. In situazioni come queste, il rischio di
sanzioni contestate o ricorsi è tutt’altro che remoto, soprattutto per chi,
preso dalla necessità di accedere rapidamente all’ufficio, può tralasciare i
dettagli della segnaletica.
Vi sono poi
alcune proposte concrete di modifica al regolamento che
meriterebbero di essere prese in considerazione:
1. Estensione
del tempo di sosta regolamentata da 60 a 90 minuti: alcune
pratiche amministrative richiedono tempi più lunghi, e prolungare la durata
della sosta permetterebbe di evitare interruzioni o uscite anticipate che
finirebbero per rallentare il servizio e penalizzare anche gli altri utenti in
attesa.
2. Adattamento
della fascia oraria di applicazione della sosta a disco orario: la
regolamentazione dovrebbe coincidere con gli effettivi orari di apertura degli
uffici. Applicare le restrizioni anche durante i giorni festivi o nelle ore di
chiusura – come la pausa pranzo – appare privo di senso e rischia di creare
inutili disagi.
Alla luce di
queste osservazioni, l’auspicio è che l’amministrazione comunale voglia aprire
un confronto costruttivo con i cittadini e rivedere alcuni aspetti della
regolamentazione in modo da renderla più funzionale, inclusiva e coerente con
le reali esigenze dell’utenza.
7 commenti:
Quella di Vergato è la giunta che gestisce la "caserma città di Vergato" la lotta alle automobili è alla pari di bologna tutte e due le giunte stanno applicando agenda 2030.
Dove sta quel fenomeno che mi ha dato dello scroccone perchè considero i parcheggi a pagamento in centro a Vergato come una tassa per la spesa. Aspettate ancora un po a protestare, questi sono peggio del PD, vi metteranno il tassametro dentro al vostro garage
Un ufficio così non dovrebbe essere lì. Con il caro spesa sta lavorando solo D+. I negozietti, con i loro prezzi da boutique sono frequentati solo dai vecchietti che con le loro garantite pensioni non guardano i prezzo; andati loro resteranno gli stranieri che "non spendono". E in queste ottiche c'è chi guarda il costo "tassa" dei parcheggi a pagamento? Mah!
I vecchietti alla spesa ci guardano eccome.
...vivi fuori dal mondo?
Anonimo 8,55 ti sbagli, i maschi forse anche ma le pensionato nella boutique Coop? che ha gli stessi prezzi che ci sono a Saint Morriz o Montecarlo? Che dici...io riporto ciò che vedo, prima tra le corsie, poi alle casse...
Beato te che frequenti sia la Coop di Vergato che la Coop di St. Moritz...!
...e pure la Coop di Montecarlo.
Posta un commento