di Marco Leoni
DEMOCRITO : Dagli atomi alla risata
(riporto una lezione di Matteo Saudino
fantastico prof.di filosofia)
Democrito di Abdera, che nasce nel 460 a.C. e che morirà quasi centenario nel 360 a.C., è uno dei grandi pensatori dell’antichità schiacciato da giganti come Socrate, Platone, Aristotele ha faticato a ritagliarsi uno spazio filosofico, ma la sua teoria degli Atomi, l’atomismo, e il suo irriducibile materialismo, la sua filosofia naturalista e materialista, la filosofia etica, la sua filosofia razionalista col passare dei millenni hanno saputo veramente occupare uno spazio filosofico molto molto importante.
Ovviamente Democrito in quanto materialista, meccanicista, atomista, in quanto padre dell’ateismo antico, in quanto esaltatore del piacere o meglio della vita come riduzione del dolore e ricerca del piacere, è stato boicottato, censurato attaccato da Platone e da Aristotele, non tradotto, Platone voleva addirittura bruciare i suoi libri. I cristiani non l’hanno mai potuto sopportare non l’hanno tradotto, hanno cercato anch’essi di nascondere i suoi testi e non divulgarli.
Ma nonostante questa censura Democrito è sopravvissuto, la forza e la bellezza del suo pensiero sono giunti fino a noi. Ancora oggi la coppia Democrito ed Epicuro (Epicuro è un democriteo e rappresenta una voce un po’ fuori dal coro rispetto al mondo greco classico) rappresenta una strana coppia della filosofia antica, una coppia originale perché in un mondo fatto di metafisica ci dicono che c’è un’altra realtà al di là della phisis, della natura. La filosofia ha tante strade, quella che percorrono Democrito e poi Epicuro è una strada che avrà molti molti prosecutori, la strada del materialismo.
L’essere è il pieno e il non essere è per Democrito il vuoto, dunque essere-non essere, ciò che è è - ciò che non è non è, per Parmenide e Zenone, viene sintetizzato da Democrito nel binomio il pieno (l’atomo la materia è l’essere è) e il vuoto (lo spazio vuoto dove si muovono gli atomi sarà il non essere). Ovviamente Democrito rientra tra quegli autori di sintesi fra la scuola di Eraclito e quella di Parmenide: il mondo è un mondo di divenire, tutto diviene ma in questo divenire c’è qualcosa che permane sempre uguale a sé stesso e questa permanenza, questa irriducibilità dell’essere, è data dagli atomi.
Gli atomi sono la permanenza sono l’essere che è di Parmenide, i composti di atomi sono l’essere che diviene sono il panta rei sono il fiume che scorre di Eraclito. Poi c'è la permanenza dell’essere l’immutabilità dell’essere di Parmenide, perché l’atomo è ciò che è è, quell’ultima parte di materia che non può essere più ulteriormente divisa, al di sotto della quale non si può andare, l’atomo è permanenza assoluta e immodificabilità, come l’essere di Parmenide.
In quel mondo naturale vive l'uomo.
L’obiettivo di Democrito sarà vivere bene in modo positivo, felice. Qual’è il modo più adeguato per vivere in questa natura: sarà la razionalità, e questa è l’Etica, come l’uomo vive e si comporta, sceglie, agisce dentro una natura così delineata così teorizzata.
In entrambe le teorie, quella teoretica speculativa naturalistica e quella Etica pratica comportamentale, Democrito è un anticonformista totale.
Anticonformista significa non essere conforme al pensiero dominante, filosoficamente dominante.
La parola anticonformismo oggi viene usata soprattutto rispetto all'aspetto estetico ma un pensiero anticonformista vuol dire una teoria, una speculazione una riflessione che è distante da quella della maggioranza e gli atomisti lo furono, infatti prima di Democrito non ve ne furono, forse Leucippo, ma non ci furono meccanicisti, atei nemmeno.
Vediamo in cosa consiste la filosofia della natura, la filosofia teoretica anticonformista di Democrito.
Sono quattro gli aspetti principali :
1) ATOMISTA
2) MATERIALISTA
3) MECCANICISTA
4) ATEO
E l’ateismo lo usiamo come trait d'union tra la parte teoretica e la parte Etica. Il suo essere ateo è già un punto di contatto con la filosofia Etica.
1) Atomismo. Secondo Democrito tutto in natura è composto di atomi, la natura è atomica cioè è fatta di particelle di materia indivisibili atomos ( indivisibile ), al di sotto delle quali non si può andare per divisione. Dunque la prima differenza con Anassagora è questa : i semi sono divisibili all’infinito, i semi di Anassagora sono essenze, rappresentano un approccio qualitativo alla natura, cioè la natura si divide in essenze: essenze di ossa, di ferro, di bronzo, di acqua, di terra.
Per Democrito NO.
Gli atomi sono invisibili agli occhi umani, dunque rappresentano un’astrazione. Democrito non si è messo con un microscopio ad individuare cellule , NO , lui con l’astrazione, che è una delle più grandi armi e strumenti che abbiamo a disposizione, dice, sai cos’è, che in natura esistono delle particelle di materia indivisibili che sono il fondamento di tutto al di sotto delle quali non si può andare. CI HA AZZECCATO, ha indovinato, sono invisibili all’occhio umano e non si differenziano per essenza: un atomo è un atomo, un atomo di legno, un atomo di acqua un atomo di ferro non sono diversi, gli atomi sono atomi e si differenziano non per qualità ma per quantità, cioè per misura, disposizione. Cambia questa dunque e cambia il modo in cui vengono a contatto. Questi Atomi si muovono e se vengono a contatto in un modo ho un corpo umano, se vengono a contatto in un altro modo avrò il corpo di un cane, se entrano a contatto in un modo diverso avrò un pesco , oppure della lattuga.
Dunque, non c’è un atomo di lattuga, un atomo di pesco, un atomo di cane o un atomo di uomo, ci sono gli atomi, particelle indivisibili e invisibili di materia che si differenziano per quantità e non per qualità.
2) Materialismo. Da una teoria come quella dell’atomismo non può che derivare il materialismo perché se tutto in natura è fatto di atomi e atomi sono le particelle indivisibili di materia vuol dire che Democrito è un materialista, pensa che tutto sia materia anche la coscienza umana deriva dalla materia.
Io lo adoro, è immenso per l’epoca. Egli dice che il nostro pensiero e la nostra coscienza il nostro modo di pensare la nostra dimensione emozionale hanno a che fare con la materia. Muoio, sono vivo, amo, ho paura, soffro, ho dei dubbi, ma se sono fatto di materia con un cervello con un cuore tutto fatto di atomi, gli atomi sono la dimensione materiale su cui tutto si fonda, anche la coscienza, la dimensione spirituale, il pensiero. Poi il pensiero posso averlo più astratto, più empirico, più pragmatico, più idealista, ma il pensiero, la sfera della coscienza sono da ricondurre a un corpo.
Feuerbach, il teorico del materialismo del 1800, recupererà Epicuro, figlio filosofico di Democrito, dicendo che l’uomo è ciò che mangia. NO io non sono ciò che mangio, sono l’amore per Beatrice, io sono un quadro d'artista, io sono una poesia, io sono questi slanci vitali, io non sono ciò che mangio.
Cosa vuol dire Epicuro dicendo che l’uomo è ciò che mangia, cosa vorrà dire Fuerbach dicendo che l’uomo è ciò che mangia, vuol dire che noi siamo un corpo, un cervello, siamo dei polmoni, siamo un fegato, siamo una dimensione corporea e da questa scaturisce il nostro pensare perché se non avessi un cervello che è fatto di materia non potrei pensare, se io non avessi dei nervi, oggi diciamo apparato neurologico, che è materia, non penserei.
Provate a non mangiare. Sapete cosa vi capita, che morirete e una volta morti non fate più neanche poesia e non dite più neanche soffro d’amore o sono perdutamente innamorato perché siete morti.
E dunque prima c’è l’acqua dopo c’è la carne, prima c’è il cervello e poi ci sono le emozioni, allora vuol dire svalutare le emozioni ? NO vuol dire ricondurre la dimensione spirituale, coscienziale, emozionale alla dimensione corporea materiale.
Cosa ci vuole dire Democrito nel suo complesso: tutto è materia, al di là della materia non c’è nulla, tutto deriva dalla materia.
C’è il primato atomico materialista.
Terzo punto : MECCANICISMO …
FINE PRIMA PARTE
1 commento:
?? Dagli atomi alla risata?
Ma mi faccia il piacere...questa sua filosofia elementare e scolastica...per liceali del primo anno del XIX e XX secolo...
Essere laureati in filosofia non implica necessariamente essere Filosofi.
Si renda utile:
Pensi piuttosto a scrivere articoli di come la Filosofia ci possa salvare da questi problemi del XXI secolo.
"Prendiamo la vita con filosofia": Lo dica a quelli che di questi tempi stan perdendo tutto quel che hanno e vedono il "suicidio" come unica soluzione e via d'uscita.
Dia un aiuto come filosofo, se lo è. Altrimenti si astenga.
" L'uomo è ciò che mangia.." ? L'uomo è anche ciò mangia e mangia quello trova nelle botteghe e nei supermercati. Ma se continua questa "musica" vedremo persone che andranno a "brucare" quel che trovano per non dir di peggio.
Mi dica: che cosa mangiava Democrito? Tanto per capire meglio quello che scrive.
Non so nemmeno perchè Le scrivo questo commento. Ma anche non scriverLe un commento mi sembra un offesa all'intelligenza di chi la legge nel blog.
E, oltretutto, non si degna nemmeno di rispondere a chi commenta.
Non so nemmeno perchè continuo a leggere questi articoli inutili sul blog di Fabbriani. Che oltretutto non conosco.
Come vede sono un po confuso ma sto al suo gioco per gioco.
E una cosa chiara in mente ce l'ho: a mio avviso, più scrive articoli come questi più si rende ridicolo, fuori tempo e fuori luogo.
In definitiva la ritengo una perdita di tempo.
Ma chi vive di "filosofia" evidentemente non ha problemi di lockdown
Cordiali saluti
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