sabato 1 dicembre 2012

Domani le primarie del centrosinistra: opinioni a confronto.


Si riapriranno domani i seggi per le primarie del Centrosinistra dalle quali uscirà il nome di colui che ne sarà il portabandiera e  il designato a esaltare il ruolo della Sinistra italiana che ambisce senza incertezze alla guida del Paese.
La partita è più importante di quello che appare poiché sono a confronto due impostazioni politico-amministrative contrapposte: quella di Renzi che punta al superamento dell’attuale gruppo dirigente della sinistra per fornire agli elettori un nuovo modo di interpretare la politica e quella di Bersani che assume un ruolo di continuità verso le attese  del popolo della sinistra impegnato in un percorso da tempo iniziato con l’attuale dirigenza e  non ancora concluso, la cui meta pare  a portata di mano .
Il confronto fra i due schieramenti è serrato e sentito.
Portiamo due interventi di confronto, quello di Stefano Mazzetti, sindaco di Sasso Marconi e componente del Comitato pro Bersani e quello di Stefano Muratori di Marzabotto in campo fin dalla prima ora per Renzi.
Mazzetti (nella foto) ci ha detto:
“Pier Luigi Bersani, segretario nazionale del PD, rafforza il centrosinistra ed è la chiave per riportare la sinistra al governo del Paese. Ha la capacità di ridare all’Italia un ruolo di primo piano in Europa e nel Mediterraneo che per noi italiani rappresenta l’opportunità di ridiventare una potenza economica internazionale. Per questo sono sicuro che il centrosinistra non mancherà di dare la sua preferenza al segretario Bersani e soprattutto di cogliere questa opportunità democratica e andare a votare. “

Stefano Muratori
Muratori scrive:
 E’ evidente che accettando di ammettere il rottamatore Renzi alle primarie si è accettato di mettere in discussione il modello presentato dal segretario Bersani. Io sono per Renzi, ma non perché veda in Renzi una salvezza per la patria. Ciò che vedo in lui è un linguaggio ed uno stile nuovo. Siccome il vecchio (l’usato sicuro per intenderci), lo abbiamo sostenuto fino ad ora con risultati a volte discutibili, credo valga la pena cambiare.  
Quello che  mi preoccupa  nel continuare con l’“usato sicuro” , per rimanere nella metafora, è che non è  stato efficace  nel mantenersi immune dall’inquinamento. Con la tecnica del colpo al cerchio ed un colpo alla botte siamo arrivati a respirare un’aria non sempre pulita. Pezzettino per pezzettino le amministrazioni sono diventate un tutt’uno con le aziende. In qualsiasi settore della società italiana se la speculazione crea posti di lavoro si chiude un occhio. Se l’inquinamento è funzionale all’economia si usano costosissimi enti (addomesticati) come Arpa e CNR per convincere la gente che va tutto bene. Lo si è visto con la Turbogas di Lama di Reno, con le richieste della Hunt Oil, con la pretesa di Benamati di metterci in casa un inceneritore, con la decisione di mettere un invaso da un milione e mezzo di metri cubi vicino a casa nostra, nel bel centro di Marzabotto, con il proliferare di palazzi, e nuove aree residenziali, con la costruzione di nuovi ospedali dove già da tempo esistevano piani per chiuderli.
E non sto parlando di una colpa specifica di qualcuno, ma di un modello.
Quello che un tempo era un modello positivo, quello emiliano, con il tempo si è dimostrato necessario di una forte revisione se non proprio di una rottamazione.
 Bersani stesso diceva che la Mafia si è estesa in tutta Italia. E come ha fatto ad estendersi anche da noi? E cosa ha fatto la sinistra quando ha governato?
Se la mafia è anche da noi, perché non sentiamo di battaglie feroci e di fuochi di artificio fra amministrazioni e speculatori di ogni tipo? Perché c’è questo clima tanto collaborativo che fa passare tutto con le tecniche del silenzio assenso? Con la concordia di sindacati, imprese speculatrici e partito?
 E ancora, perché con milioni di case vuote Bersani afferma che dobbiamo far ripartire l’edilizia? E come la facciamo partire, creando altre bolle speculative? E come risolviamo il problema dell’occupazione, con altra assistenza dallo stato, e quindi con più debito? Pensiamo che l’Italia non potrà mai più essere un paese normale?
E intanto i politici di professione sono tutti o quasi ben sistemati…..
Perché, anche se il referendum aveva abolito il finanziamento dei partiti dovremmo essere d’accordo di finanziare con soldi pubblici partiti come il PDL, creato da un padrone per fare gli interessi della sua azienda?
Perché in un paese dove fino a poco fa si è andati in pensione a 40 o 50 anni, e si poteva essere invalidi per amicizia con qualcuno e ancora oggi dipendenti di un certo livello  ricevono stipendi smisurati e buoneuscite di milioni di euro, o si ottiene una cattedra per parentela dovremmo chiedere ad altri paesi di accollarsi un pò del nostro debito? Perché il declino dell’Italia nei settori della corruzione, della trasparenza, della libertà d’informazione, nella separazione dei poteri non sono state fino ad ora la nostra battaglia più decisa? 
 Non mi aspetto che Renzi sia perfetto, o che faccia un miracolo, ma quello che spero è in una  volontà vera di cambiamento, ed in tutta onestà dobbiamo ammettere che i governi di sinistra che si sono succeduti dal 94 ad oggi, e di cui Bersani è stato parte integrante, non hanno alimentato  grandi speranze, viceversa molte delusioni (pensiamo anche al successo  del movimento 5 stelle). Penso che questa sia una opportunità di riscatto. Credo che si possa ancora parlare di destra e sinistra, ma oggi, per me, ciò che profuma di sinistra è il cambiamento!


10 commenti:

Anonimo ha detto...

dieri che solo chi non vuol vedere può prestarsi a questo squaliido gioco

http://www.enricoberlinguer.it/qualcosadisinistra/2012/12/01/primarie-i-bersaniani-escludono-dalla-chiesa-ha-criticato-bersani-sullantimafia/

Anonimo ha detto...

Signor Muratori,
non sono di sinistra (la ritengo una patologia negativa).

Ma ammiro la sua chiarezza di esposizione diametralemente opposta ai sofisma alla Dante Franchi.

Perlatro Lei ha un cognome che ben si attaglia alla missione di Renzi.

Mi auguro vivamente che Renzi sia il rappresentante di persone e non banderuole e che non rimangano parole al vento i propositi propugnati in questa campagna elettorale.

Bersani ha potuto solo ripetere come un disco rotto le parole Lavoro e siamo gente per bene.

In bocca alle balene.

Bindi: a casa;
Focci: a casa;
Bersani: a casa;
Demaria: a casa;
Casini: a casa;
Fini: a casa;
Berlusconi: a casa;
Buttiglione: a casa;
Berlingueer: a casa;
Fioroni: a casa;
Diliberto: è già a casa e ci rimarrà;
Rizzo: come Diliberto;
.......

Dante Franchi ha detto...

Caro Stefano tu scrivi:
"Credo che si possa ancora parlare di destra e sinistra, ma oggi, per me, ciò che profuma di sinistra è il cambiamento!"

ed io dico: PAROLE SANTE!.....che non può che sottoscrivere chiunque perseguo la fuoriuscita da una realtà che, nella sua negatività, è andata ben al di là di quanto sia tu che io avremmo mai potuto immaginare.

Ce lo siamo detti più volte e spesso partendo da analisi anche molto simili.

Continuo a penasarla cosi anch'io ma a differenza di te non riesco semplicemente a vedere quale contributo possa venire a quel cambiamento positivo che entrambi perseguiamo per la classe sociale a cui appartengo e in cui mi riconosco, da questa telenovela.

Non comprendo proprio come, gente che ben conosce l'importanza dei Partiti ed il fondamentale ruolo che la nostra Costituzione gli assegna nell'organizzare una rappresentanza politica democratica e ampia, possa davvero affidare le proprie speranze di cambiamento ad una persona anzichè ad un'altra, per giunta entrambi dello stesso Partito (se cosi si può ancora definire).

Di più, io credo che queste cosiddette primarie rappresentino un ulteriore passo indietro della modalità di intendere il ruolo del Partito.

Delle due l'una.
O come appare oramai chiaro a tanti, con questo percorso si definirà di fatto la linea del PD del futuro, o le decisioni, quelle vere, verranno prese in altre sedi.
Quelle proprie come potrebbe essere un congresso ad esempio.

Nel primo caso si sarà praticamente azzerato il peso dei militanti nella definizione degli obiettivi del Partito nell'ipotetico futuro Congresso.
Nel secondo caso votare Renzi o Bersani non produrrà alcuna sostanziale differenza perchè come sarebbe giusto le scelte di un Partito si prendono in un Congresso.

Mi pare perciò che con questa operazione si confini il ruolo della militanza nel tifo per questo o quello, appasionando tutti con martellanti campagne mediatiche ben gestite dai soliti noti che in questo modo continuano a tenere pallino, come si dice dalle nostre parti, lasciando alle comparse l'illusione di scegliere.

Non me ne volere per la franchezza.
In bocca al lupo.

Anonimo ha detto...

Scusate se mi intrometto: cosa distingue il PD dal PDL? non è solo la L, ma sono appunto gli apparati di partito. Nel partito, a differenza dell'impero PDL, le decisione si prendono in Congresso, non le prende uno solo. Qaesta credo sia la differrenza tra partito e un'altra cosa capeggiata da un capo carismatico....
Perchè studiamo la storia? Credo per non ripetere gli errori commessi nel passato. E proprio nel passato abbiamo parecchi esempi di qualcuno che voleva cambiare le cose in maniera drastica, e ha fatto un disastro...
Ma questa è solo la mia opinione.
Buona fortuna a Renzi e Bersani.
F.to Un elettrore di centrosinistra.
P.S. Per me la destra è una pericolosa patologia....

Pietro Tommasini ha detto...

Elettore di Centrosinistra delle 13.55, ti riferisci forse a Stalin, Mao, Pol Pot.... ecc ?

E' una ancor più pericolosa patologia la memoria 'cieca e faziosa'.

Stefano ha detto...

Vorrei dire all’Anonimo delle 13:55
Per come la vedo io l’apparato dovrebbe garantire l’organizzazione.
Per il congresso si dovrebbe parlare di delegati. Non di apparati.
La sua visione mi sembra più orientata all’oligarchia.
La monarchia è una forma di governo composto di uno solo. L'oligarchia è il governo di pochi. Il termine democrazia significa governo del popolo.

Per le osservazioni di Dante invece vorrei dire due cose:
Primo obietto che oggi si possa con facilità semplificare ponendosi il problema della propria classe sociale, o di quella con la quale ci si riconosce.
Non escludo che ci possa stare anche questa visione nel nostro quadro, però il mondo è diventato molto complicato, e se vogliamo che nel nostro territorio e nella nostra classe sociale si possano ottenere miglioramenti occorre che il nostro paese e forse anche il nostro continente possano essere indirizzati verso politiche capaci di rapportarsi nel modo opportuno col resto del mondo.
Per esempio la globalizzazione ha creato la fuga del settore manifatturiero ed il nostro paese ha perso molta competitività. Molte aziende hanno chiuso per questo. L’innovazione dovrebbe essere la nostra risposta, ma non abbiamo più la capacità di investire quanto serve perché tutte le nostre finanze vanno per pagare gli interessi sul debito. Tutto questo è anche condito di gravi ingiustizie sociali, ma non sarà risolvendo queste che si porrà rimedio al nostro declino.
Chi si vuole candidare al governo deve partire da questo.

In queste primarie si sceglie una persona, ma si discute anche molto di idee.
Si discute di un nome, ma è il nome di un candidato a primo ministro, e sappiamo bene che un primo ministro non ha poteri assoluti. Il ruolo dei partiti rimane integro, e non viene certo sminuito da queste primarie. Non mi pare che si tratti di passi indietro. Mi pare invece che sia stato portato ad un livello piuttosto alto il problema delle scelte politiche e del coinvolgimento degli elettori.
Non sarei tanto preoccupato del ruolo del congresso. Sono sicuro che l’apparato non si farà scalzare con tanta facilità. Sarei più preoccupato di avere partiti aperti a frequenti discussioni nei circoli fra dirigenti e elettori. E non vedo nulla di meglio del PD. Mi piacerebbe che si potesse criticare il PD indicando qualcosa di meglio.

Anonimo ha detto...

Quando parlavo di apparato e congresso pensavo al contrario della monarchia e dell'oligarchia. Senza questi strumenti per prendere le decisioni, si rischia che il capo carismatico sia il monarca di turno. Le decisioni, in democrazia, vanno prese assieme, in collegio...La costituzione mi sembra che dia importanza ai partiti proprio in quel senso.
Inoltre, per rispondere anche a chi citava i dittatori di sinistra: penso che la politica sia "tonda". Esangerando sia verso destra che verso sinistra, si commettono gli stessi errori. Ma questo lo insegna la storia.
F.to Un elettore di centro sinistra
P.S. Complimenti a Bersani e speriamo che anche Renzi continui a dare il suo importantissimo contributo di rinnovamento.

Anonimo ha detto...


Spero tanto che da qui alle politiche, renzi continui a dare il suo contributo presente in prima persona e non si metta da parte come fece franceschini nel 2009 per lasciare campo libero, ancora una volta a bersani. Abbiamo visto cos'ha fatto bersani dal 2009 ad oggi, anche lui assieme agli altri politici ed al governo monti ha permesso la disintegrazione e differenze sociali ma non dalle loro parti ( a casa loro, a palazzo ghigi, montecitorio ecc ecc. se la passano da dio )hanno permesso tutti quanti assieme alle banche il sequestro delle case alla gente che non riusciva più a pagare i mutui, causa perdita del lavoro. Hanno permesso questo ed altro tutti quanti della politica che dovevano tutelarci, bersani compreso. Quali giochi di potere si nascondono ancora a svantaggio della gente che paga per tutti coloro che hanno voluto il caos sociale.

Anonimo ha detto...


Mi sembra di capire che qui non si vuole guardare in faccia la realtà facendo dei paragoni tra monarchia, oligarchia e democrazia. Si rischiai veramente di credere che la democrazia sia governata dai rappresentanti eletti dai popoli........ma no è così. I rappresentanti democratici eletti dal popolo per merito, ceracano di derubare appena possibile di tutto, chi li ha eletti.

Anonimo ha detto...

http://www.archivispotpolitici.it/demo/index.php