Anche il capogruppo del MoVimento 5 Stelle a Casalecchio di Reno, Pietro Cappellini ( nella foto), interviene in merito alla decisione dei Comuni dell'Unione Reno Lavino Samoggia di iscrivere all'anagrafe cittadina i richiedenti asilo.
In una nota dal titolo ' Difendere i diritti degli ultimi significa difendere i diritti di tutti', scrive:
Buttarla in politica a pochi
mesi dalle elezioni regionali e ad oggi probabilmente dalle nazionali
sovvertendo il Decreto Legge 113 del 2018, ovvero giocare su un
vuoto normativo, parrebbe strumentalizzare la condizione del
richiedente asilo per accaparrarsi voti.
Nello specifico l’iscrizione
anagrafica è uno strumento che tutela la sicurezza dei cittadini e
della comunità. Infatti tramite l’anagrafe conosciamo chi c’è
nel nostro territorio e dove si trova, al fine di poter controllare,
monitorare attraverso strumenti istituzionalmente riconosciuti tutte
le situazioni e contestualmente intervenire per evitare rischi per
quanto riguarda la salute pubblica.
Il pericoloso vuoto normativo,
qualora fosse negato il diritto ad ottenere lo status di rifugiato,
metterebbe il Comune nelle condizioni di avere tra gli iscritti
all’anagrafe persone dotate di carta di identità anche se non più
regolari sul territorio.
L’iscrizione anagrafica
vincola il Comune all’erogazione, in casi di necessità, di una
serie di servizi riservati ai cittadini residenti, quindi andrebbero
sicuramente rivisti i parametri per le assegnazioni ad esempio delle
case popolari.
Ciò che dà da pensare è che
sembrerebbe che il comune di Casalecchio sia sempre attento a compiere
azioni volte ad avere risonanza politica, mentre nel concreto i
cittadini di Casalecchio chiedono attenzione nei servizi basilari e
come in altre occasioni si sentono messi in secondo piano.
5 commenti:
No no, Cappellini, non raccontiamo balle : questa è la solita porcata del " VOTO DI SCAMBIO , proprio in previsione delle elezioni regionali che fanno tremare i polsi a tutti i " sinistri " specialmente dopo gli scandali terrificanti di Bibbiano !
Ma non raccontiamo balle, la residenza ai richiedenti asilo è solo un fatto politico, non si vuol riconoscere un autorità di governo perchè ad impersonarla è una persona politicamente non gradita a questi personaggi ribelli che comunque contravvenendo a queste regole commettono un sopruso verso il popolo italiano che piaccia o meno è rappresentato da questo governo.
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Se ci fate caso, all'interno dei 5 stelle ci sono rimasti gli ex del PD chiamati "i non ostili" che lavorando bene hanno demotivato tutti quelli che avrebbero portato un cambiamento, è successo in tutti i Comuni, anche montani.
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