Una buoma
notizia dal 'Giornale dell’Emilia Romagna':
Cosa prevede
il Piano
Quattro
azioni principali per garantire anche nel 2013 l’equilibrio finanziario,
evitando il rischio concreto di incorrere in un Piano di rientro (le
conseguenze sarebbero gravi: tetto massimo per ticket e tassazione regionale;
azzeramento del turnover), senza arretrare sulla qualità dei servizi e
dell’innovazione. Il tema pur importante dei posti letto, “non è la vera
emergenza al momento” – ha sottolineato Lusenti, ricordando che manca ancora la
proposta del Governo, inizialmente prevista per la fine di ottobre, solo dopo
la quale potrà essere messo a punto il documento regionale. Tenendo conto
dell’iter previsto, la valutazione è che la manovra non produrrà comunque alcun
effetto concreto prima della metà del 2013. Tariffe. La Regione allineerà la
tariffe ospedaliere con cui remunera le prestazioni di ricovero fatte dalle
strutture pubbliche e private accreditate alla tariffa unica nazionale.
Attualmente l’Emilia-Romagna ha tariffe mediamente più alte e la spending
review stabilisce che dal 2013 la differenza rispetto alla tariffa unica nazionale
andrà a pesare sui bilanci regionali. Contemporaneamente la Regione ha deciso
di modificare l’attuale articolazione tariffaria, passando da due a tre livelli
di tariffe. Va sottolineato che già oggi la maggior parte delle Regioni ha un
sistema tariffario che va da un minimo di tre a un massimo di sei livelli
tariffari. Turnover del personale. Negli ultimi 13 anni il personale della
sanità emiliano-romagnola è cresciuto ininterrottamente anno su anno, categoria
su categoria. Da qui la scelta di coprire il turn over in modo articolato,
salvaguardando al massimo il personale addetto all’assistenza. Un “tavolo” sul
rinnovo del contratto integrativo regionale per i medici di medicina generale e
pediatri di libera scelta. La Regione ha proposto di avviare un confronto con
le rappresentanze sindacali dei Medici di medicina generale, Pediatri di libera
scelta, Medici di continuità assistenziale e specialisti ambulatoriali sul
contratto integrativo regionale che vale 90 milioni di euro, per rivedere
l’attuale sistema di incentivi, eliminando da un lato le sovrapposizioni che
nel tempo si sono create con il livello nazionale e dall’altro individuando
obiettivi più innovativi e utili alla qualificazione del sistema. Beni e
servizi. In questo caso si tratta di un adempimento imposto dalla legge
nazionale. La spending review ha imposto alle Aziende sanitarie il recupero del
5% sui contratti in essere per la fornitura di beni e servizi. Dall’1 gennaio
in base alla legge di stabilità questa percentuale viene portata al 10%.
3 commenti:
Per gli obbiettivi da raggiungere nei tagli sopra esposti nella sanità dell'emilia romagna, i direttori generali dell'ausl di bologna, s. orsola e rizzoli percepiranno incentivi lordi pari a 23 mila euro che sommati al loro stipendio lordo annuale di 155 mila euro lordi fanno una bella cifra comunque anche se lordi, per fare lavora i dipendenti di più e per tagliare servizi al sociale. Come vedete la ricchezza va solo e sempre a sens'unico. Auguri italiani e buon natale, con le vs. tredicesime quest' anno a malapena riuscirete a comprare un panettone.
GRANDE VERITA'...AHJME'..
E POI QUESTA GENTE SPOCCHIOSA SFUGGE AD OGNI REALE CONFRONTO CON LE COMUNITà LOCALI E LE POCHE VOLTE CHE LO FANNO HANNO SEMPRE RAGIONE LORO E S'IRRETTISCONO A QUALSIASI CONTESTAZIONE..ANCHE LA PIù GARBATA.
UN TEMPO I PARTITI, ALMENO QUELLI DALLE MANI PULITE, NOMINAVANO I VECCHI COMITATI DI GESTIONE CON PERSONE PIU' UMILI E DISPONOBILI CHE LAVORAVANO SODO E PER POCHE LIRE. PERSONE COMUNQUE IN MASSIMA PARTE COMPETENTI E ONESTE.
MA OGGI SE NON SEI MANAGER NON SEI NESSUNO...POVERI SERVIZI /EPOVERI NOI) IN MANO A QUESTI CIALTRONI!!
Carissimo pc i cialtroni hanno la faccia da MUMMIA e sono tanti (noi poveri siamo molti di più volendo cambiarli) basta vederli in tv come sono conciati, sono inguardabili. Dalla faccia capisci tutte le fregature che ci stanno dando. Inutile dire che i ticket sanitari non aumenteranno, la gente non ha di che pagarli già dai i vecchi di ticket, figurarsi aumentandoli. I dipendenti snitari non arrivano alla seconda settimana del mese con lo stipendio perchè bloccato dal 2009, per i servizi poi, balle dire che non verranno tagliati, in
automatico l'affluenza della gente per curarsi diminuirà. Non hanno di che pagare i ticket sanitari. Non c'è problema, tanto siamo in troppi, umanamente parlando questo può essere un modo silenzioso ed legale, per autodistruggerci.Questo è il messaggio di quanto la politica sta trasmettendo, credetemi!!!!!
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