martedì 16 ottobre 2012

MONTE SOLE: il sindaco Franchi, siamo vigili e fiduciosi.




Ci sono timori sulla sorte del Parco Storico di Monte Sole a seguito del riordino regionale dell’ordinamento che regola tali presenze e per l’allontanamento, negli ultimi tempi, di figure professionali importanti per l’organizzazione pratica dell’area protetta come, per esempio, il geologo. 

Abbiamo chiesto il parere sulla vicenda ‘riordino’ al sindaco Romano Franchi, che è stato in passato presidente del Parco Monte Sole .

C’è chi sostiene che sta piovendo  acqua acida  sul parco?

Romano Franchi
“Direi proprio di no. Non dobbiamo essere così pessimisti. La Regione ha approvato la legge di riordino dei parchi lo scorso anno e ha istituito  5 macro aree . Monte Sole è inserito nella macro area Emilia orientale   che corrisponde sostanzialmente alla zona  della provincia di Bologna e all’interno di questa  ci sono i cinque parchi di Bologna. Nella stessa seduta il consiglio regionale ha anche approvato una ‘mozione’ che impegna la giunta regionale ad approvare una norma particolare per Monte Sole  che tenga conto della sua specificità, appunto storica, e che armonizzi tutte le attività per cui il parco è sorto”.

Siamo però nell’ambito degli impegni promessi .

“E’ vero. Siccome però credo che il valore di Monte Sole non sia locale ma superi addirittura i confini nazionale,  (ricordo ad esempio la presenza a febbraio di Martin Schulz, presidente del parlamento europeo),   sono convinto che gli impegni si concretizzeranno”.

In che modo?

“Attraverso tutte le realtà coinvolte e sono tante, ma anche con i cittadini”.

Che fine faranno la Scuola di Pace, il Poggiolo, il Memoriale ?

“La fondazione Scuola di  Pace non è coinvolta poiché non rientra nel riordino. Per il resto mi auguro che sia l’occasione per creare un sistema armonico capace di valorizzare le singole peculiarità di tutti gli enti coinvolti”.

Si teme che la struttura organizzativa e direzionale sia smantellata. Ne è un esempio l’allontanamento di  figure professionali di particolare importanza. I timori sono fondati?

“La macro area per la quale stiamo approvando lo statuto avrà sede legale a Marzabotto. Una delle nostre preoccupazioni è il legame con il territorio e questo dipende da noi. Esiste comunque la Comunità del Parco, formata dai tre comuni coinvolti, Marzabotto, Monzuno e Grizzana,  il comune di Bologna e la Comunità Montana  che ha proprio la funzione di tenere i legami con il territorio. Io, quale responsabile della Comunità del Parco, faccio naturalmente parte dell’esecutivo della macro area. Le due figure che si dice siano state allontanate hanno terminato il loro periodo di lavoro perché assunte con contratto  a tempo determinato. Ora verranno rimpiazzate con concorso”.

Quindi non c’è da temere?

Di fronte alle novità, e fra queste c’è la riduzione dei costi come uno dei  fini del riordino, qualche rischio c’è sempre. Ci confortano e ci spronano anche gli importanti risultati del 2012, anno fra l’altro di transizione, che hanno fatto registrare una  presenza sempre crescente di visitatori e fra questi soprattutto studenti e giovani:  oltre 10.000 studenti sono  giunti tramite l’organizzazione del parco e tante sono state le visite libere. Quindi il Parco è vivo e in continuo progresso. E’ difficile pensare di smantellarlo”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

....E allora?..... tutte le ipotesi restano aperte e la cosiddetta Scuola di Pace andrà comunque per conto suo anche in futuro.
Con un suo Presidente, un suo CdA, un suo direttore ed i suoi impiegati e via dicendo.

Un'altra occasione persa se lo scopo originario è davvero quello di razionalizzare le risorse.

Questa è l'unica certezza stando alle parole dell'ing. Franchi.

Il cosiddetto Sistema Monte Sole cosi sappiamo già che nasce monco .....il resto si vedrà, ma cosa diverrà non si sa neppure dopo le rassicuranti parole del sig. Sindaco.

Un vero peccato!