lunedì 31 gennaio 2022

Covid: calano i nuovi contagi in regione, meno di novemila

 Due pazienti in meno in terapia intensiva, altri 36 morti


Diminuiscono i nuovi positivi al Coronavirus in Emilia-Romagna, e tornano sotto quota novemila (8.983) su 31.661 tamponi nelle ultime 24 ore, numero inferiore alla media come sempre nei week-end.

Un lieve calo si registra anche tra i pazienti ricoverati nelle terapie intensive: 149 (-2), 88 non vaccinati, mentre nei reparti Covid i ricoveri sono 2.701 (+69).

Nel bollettino regionale si contano poi altri 36 morti, tra cui anche un 47enne in provincia di Reggio Emilia.
    I casi attivi scendono a 372.179 (-7.899), il 99,2% in isolamento a casa, mentre i guariti sono 16.846 in più Campagna vaccinale: alle 14 sono state somministrate 9.685.910 dosi, le terze sono 2.341.290 e nell'open day regionale di ieri, 5-19 anni, sono state somministrate 4.386 vaccinazioni. (ANSA).

Open day in Appennino: martedì 1 Febbraio a Castiglione dei Pepoli e mercoledì 2 Febbraio a Silla.

 Coronavirus. A Bologna e Provincia 1.737 nuovi contagi


L’Azienda USL di Bologna informa:


Torna in Appennino l’opportunità degli open day, offerta ai cittadini per aumentare la copertura vaccinale che ad oggi in questo Distretto è pari all’89.6% per gli over12.
Martedì 1 febbraio, dalle ore 8.30 alle 18, presso l'hub vaccinale di Castiglione dei Pepoli open day dedicato a tutti gli over12, con priorità per le categorie e fasce d'età con obbligo vaccinale. A disposizione un numero a complessivo di 250 dosi di vaccino anticovid tra prime, seconde dosi e booster.
Il giorno successivo, mercoledì 2 febbraio, sempre dalle ore 8.30 alle 18.00 l’iniziativa sarà replicata presso l'hub vaccinale di Silla.
Un’occasione in più per facilitare l’accesso alla vaccinazione e far correre l’immunizzazione, proteggendo così la salute dei singoli e dell'intera comunità.

Al 30 gennaio sono 799.518 le prime vaccinazioni e 753.400 le seconde, alle quali si aggiungono 503.891 terze dosi, per un totale di 2.056.809 vaccini somministrati. 

1.737 nuovi positivi:
Tra i 1.737 nuovi casi di positività in provincia di Bologna, 790 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, mentre per 947 sono in corso le indagini epidemiologiche.
Tutti i 1.737 nuovi contagi sono sporadici. Nessun caso è stato importato da altra regione, nè dall’estero.

Per maggiori informazioni e dettagli sulle coperture vaccinali, anche nei singoli comuni dell’area bolognese https://www.ausl.bologna.it/per-i-cittadini/coronavirus/rcps/report-vaccinazioni

Avevano istituito il tribunale di strada: processavano e punivano i loro coetanei

 Altri tre minori denunciati per bullismo


Foto d'archivio


Agivano dopo una ‘sentenza’ emessa da una sorta di ‘Tribunale di strada’ organizzato  presso il capolinea della Linea 27 Tper, dove  i giovanissimi  erano soliti radunarsi, per giudicare e punire quei coetanei che a loro giudizio avevano fatto qualcosa di sbagliato.

E’ la scoperta dei Carabinieri di Corticella che hanno deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna, altri  tre ragazzini ( dopo il gruppo individuato alcuni giorni fa), per il reato di atti persecutori in concorso.

La denuncia è seguita a quella della scorsa settimana per l’aggressione subita sotto casa da un 14enne bolognese .

I Carabinieri hanno individuato  la complicità di altri tre giovani che farebbe salire a otto il numero dei componenti il gruppo, tra cui anche diverse ragazzine, che agiva per le strade del quartiere Corticella, imbrattando i muri con una sigla che gli stessi si erano intestata.

Esaminando i social network e testimonianze, i militari hanno individuato un’altra vittima, i cui genitori non hanno ancora formalizzato la denuncia. Si tratta di un 15enne, che il gruppo aveva preso di mira già dall’autunno scorso con minacce e aggressioni fisiche, all’uscita da scuola e sotto casa. 

Ieri, sono state perquisite i domicili  dei tre minori  e  sequestrati alcuni telefonini in loro uso. Le attività per far piena luce sulla vicenda, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, sono ancora in corso.

Spaccia in una comunità socio assistenziale per minori

17enne trovato con droga, bilancia e coltello.. Denunciato dai Carabinieri.

Foto CC di Bologna

 

Evidentemente insospettito da una attività poco chiara, è stato il personale della struttura e chiedere l’intervento delle forze dell’Ordine . E’ successo nel pomeriggio del 27 gennaio scorso , quando i Carabinieri  sono intervenuti presso una comunità per minori del Comune di Bologna e in particolare nella camera che ospitava un 17enne albanese.  All’interno della stessa sono stati trovati un involucro di cellophane, contenente 2,21 grammi di hashish, una busta di plastica con 21,58 grammi di marijuana, una bilancia di precisione, una trentina di euro in contanti e un coltello a serramanico. Il materiale rinvenuto è stato sequestrato e il giovane è stato denunciato  per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio

  

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

Colpo grosso della Guardia di Finanza: bloccata una truffa da 440 milioni su misure sostegno

Indagine su falsi crediti d'imposta, 78 indagati  e 35 le misure cautelari. In corso numerose perquisizioni 


Soldi stanziati dallo Stato per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà a causa della pandemia e finiti invece in modo illecito nelle mani di professionisti, imprenditori e commercialisti che non ne avevano diritto.

E' la maxifrode scoperta dalla Guardia di finanza in un'indagine partita da Rimini e poi estesa a diverse regioni.

    Complessivamente sono 78 le persone indagate e 35 le misure cautelari emesse dal gip, mentre è di 440 milioni l'importo complessivo dei fondi illecitamente percepiti attraverso la creazione e la commercializzazione di falsi crediti d'imposta.
    In corso anche decine di perquisizioni. (ANSA).

Il sindaco di Bologna ha titolo per essere anche sindaco metropolitano ?

 

Il sindaco metropolitano Matteo Lepore

Una recente sentenza della Corte Costituzionale  ha  ‘bocciato’ la parte normativa della legge Del Rio che  prevede l’automatica attribuzione di ‘sindaco metropolitano’ al sindaco della città capoluogo. Ciò deriva dal fatto che il primo amministratore metropolitano è  eletto dai soli residenti in città e non anche dai restanti residenti dell’area  metropolitana. Questi ultimi sono esclusi, in contrasto con i principi fondanti della Carta Costituzionale , dalla scelta del loro primo amministratore.

La sentenza della Corte ha creato parecchi interrogativi di carattere politico amministrativo e anche  legali.

Fra questi una fondamentale domanda:  i provvedimenti validati dal sindaco metropolitano hanno valore giuridico-amministrativo  essendo la sua carica in contrasto con la Costituzione?

Il quesito sta animando i confronti partitici, anche perché siamo alla vigilia della messa in opera dei fondi del PNRR e l’incertezza della validità legale  dei provvedimenti della Città Metropolitana potrebbe creare contrasti  e avviare parecchi contenziosi.  

Della problematica si è fatta portavoce anche la consigliera FdI in consiglio comunale di Bologna, Marta Evangelisti ( nella foto), prima firmataria di un ordine del giorno che sollecita il legislatore nazionale a fare chiarezza e a risolvere in modo adeguato i vuoti legislativi che si sono creati a seguito della sentenza della Corte. Nel contempo invita gli amministratori locali ad intervenire con i possibili correttivi che possano dare certezza applicativa ai provvedimenti metropolitani in questo importante e delicato momento amministrativo.

Con il caro energia produrre grano costa agli agricoltori 400 euro in più ad ettaro




da Coldiretti 

Quest’anno produrre grano costa agli agricoltori italiani 400 euro ad ettaro a causa dell’impennata dei costi energetici che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti. L’analisi è della Coldiretti che evidenzia la necessità di interventi per aiutare le imprese rispetto a rincari ormai insostenibili, a partire dal settore cerealicolo che rappresenta uno dei simboli della situazione di difficoltà in cui versa l’agricoltura nazionale.

Le sementi di grano duro registrano un balzo di almeno il 35%, mentre i chicchi di grano tenero hanno subito un incremento del 15% secondo stime Coldiretti su dati di Consorzi Agrari d’Italia. Ma se si prendono in considerazione i carburanti si arriva a rincari di circa il 50%, con un aumento dei costi ad ettaro delle operazioni agromeccaniche che oggi viene stimato in circa 10-15%.

L’impennata del costo del gas, dovuta ai problemi riscontrati con i Paesi esportatori, fa schizzare poi i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%.

A questo occorre aggiungere l’aumento del costo dei fitosanitari, ora indicativamente del 10-15% che, in primavera, potrebbero un ulteriore sussulto, con un atro +15% secondo Coldiretti. Il risultato è che le quotazioni attuali del grano, salite a oltre 50 euro a quintale, non andranno paradossalmente a coprire i costi di produzione. E se negli altri paesi produttori, Canada in testa, si dovesse verificare un aumento dei raccolti e, conseguentemente, una diminuzione delle quotazioni, la situazione potrebbe addirittura peggiorare.

In difficoltà anche i produttori di olio extravergine d’oliva sui quali si abbatte la scure dei rincari con un aumento complessivo del 12% dei costi medi di produzione, secondo Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano. Ad incidere sono il prezzo del carburante, praticamente raddoppiato nel giro di pochi mesi, il costo dell’energia e i rincari di vetro (+15%) e carta (+70%) necessari per imbottigliamento e confezionamento.

E non c’è pace neppure per il pomodoro, Sulla produzione di polpe, passate e sughi di pomodoro pesano, invece, i ritardi nella definizione di un accordo quadro per il 2022 fra produttori e industriali che è fondamentale considerato proprio l’aumento senza eguali dei costi di produzione per le imprese agricole costrette ad affrontare esborsi vertiginosi per tutte le operazioni colturali. In mancanza dell’intesa sui prezzi le imprese agricole non possono permettersi di programmare alla cieca l’avvio delle operazioni colturali.

Ma l’impennata dei prezzi energetici riguarda anche l’alimentazione del bestiame e il riscaldamento delle serre per ortaggi e fiori e non risparmia neppure i costi di produzione dell’intera filiera agroalimentare come quello per gli imballaggi, dalla plastica alla banda stagnata che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per il vino, succhi e conserve, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.

“Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle anche combattendo le pratiche sleali nel rispetto della legge che vieta di acquistare il cibo sotto i costi di produzione” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare  “la necessità di risorse per sostenere il settore in un momento in cui con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di, accaparramenti, speculazioni e incertezza che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare”.​


Quasi 2mila bambini agli open day vaccinali in Emilia Romagna

Giornata dedicata alla popolazione fra i 5 e i 19 anni


Quasi duemila bambini (1.900 a mezzogiorno) si sono presentati, nella mattinata di ieri , in uno dei 28 centri vaccinali che in Emilia-Romagna hanno fatto l'open day vaccinale dedicato alla popolazione in età scolare (5-19 anni).

    L'open day è proseguito per tutto il giorno, in tutte le province della Regione.

(ANSA).

domenica 30 gennaio 2022

Covid: in Emilia Romagna contagi in calo, ma ancora 33 morti

Fra le vittime anche un giovane di 29 anni di Ravenna

Sono in leggero calo i contagi da Coronavirus individuati in Emilia-Romagna nelle ultime 24 ore: i nuovi casi di positività sono stati infatti 13.091, sulla base di oltre 56mila tamponi.

Si contano però ancora 33 morti, il più giovane dei quali un giovane di 29 anni di Ravenna, il cui decesso è stato registrato dall'Usl di Parma.

Dall'inizio della pandemia, in Regione, i morti sono stati 15.052.
    I ricoveri sono invece in lieve risalita: in terapia intensiva ci sono 151 pazienti, cinque in più di ieri, 90 dei quali non vaccinati. Negli altri reparti Covid i degenti sono 2.632, 16 in più rispetto a ieri. Aumentano a ritmo sostenuto le guarigioni che fanno scendere i casi attivi a 380.428: il 99,3% di loro è in isolamento domiciliare perché non necessita di cure ospedaliere. (ANSA).

Nodo ferrostradale di Casalecchio di Reno, a breve avvio prima fase di realizzazione della 'berlinese'


 Il Comune informa:

 Dopo il rallentamento forzato dei lavori a causa dei contagi che hanno interessato anche il personale dell’impresa esecutrice, è previsto nell’arco delle prossime due settimane l’avvio della prima fase di realizzazione della “berlinese”.

La berlinese consiste in una paratia di micropali ravvicinati che permette di sostenere lateralmente il rilevato ferroviario e la successiva esecuzione della galleria. 

La posa dei micropali per realizzare la paratia avverrà quindi lungo il tracciato che va dalla Casa della Salute all’Ex Hatù, tranne nel tratto del passaggio a livello di via Marconi su cui si lavorerà in una successiva fase. 

Il traffico ferroviario non verrà mai interrotto ma, per la durata dei lavori, i convogli continueranno ad avere velocità ridotta nelle aree prospicienti i cantieri. 

Sarà sempre attiva la stazione Garibaldi, mentre per alcune corse viene soppressa la fermata alla stazione Ronzani. 

I lavori avverranno di notte sul lato ferrovia (perché non possono essere effettuati con il traffico ferroviario in esercizio), solo per la realizzazione della paratia di micropali, e successivamente di giorno per la realizzazione dei pali della galleria. 

In corso anche alcuni abbattimenti delle alberature presenti nei pressi della stazione Casalecchio Ronzani vicino a Villa Milla. Le compensazioni delle piante abbattute sono previste nel Piano Mitigazioni Post operam approvato dal Cipe.

 

Infowww.comune.casalecchio.bo.it/nuovaporrettana

INFERMIERI: responsabilità e competenze che vanno riconosciute

 


di Letizia Rostagno

 

Il capogruppo di RETE CIVICA - Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi ( nella foto) ha incontrato una delegazione di infermieri del Nursind (Sindacato delle Professioni Infermieristiche) che, in Emilia-Romagna come nel resto del Paese, si sono mobilitati per informare e rendere pubbliche le condizioni in cui l’intera categoria si ritrova ad operare da oltre 23 mesi di pandemia. “Gli infermieri hanno elevate responsabilità, condizioni di lavoro spesso al limite che sono andate aggravandosi negli ultimi due anni. Oltre al mancato riconoscimento di professionalità e competenze si trovano a fronteggiare un rapporto sempre più squilibrato tra numero degli addetti e numero dei pazienti da curare che richiederebbe nuove assunzioni e stabilizzazioni.” - così Mastacchi sulla situazione degli infermieri in regione. Turnazioni continue, altissimo numero di ore di lavoro richieste e livelli di stress fisico e psicologico molto alti continuano a mettere in evidenza la necessità di nuove assunzioni. Non secondario l’aspetto del riconoscimento salariale in quanto gli stanziamenti già previsti dalla legge di Bilancio 2021 destinati a medici, infermieri e OSS sono stati erogati, attualmente, soltanto al personale medico lasciando in attesa, dopo quasi due anni di emergenza, il personale infermieristico impegnato allo stesso modo delle altre categorie sanitarie in prima linea. Organici non sufficienti sopperiscono alle mancanze con cambi continui di turnazione, prolungamento dell’orario di servizio, blocco delle ferie e spesso turni di riposo saltati creando così condizioni di lavoro molto difficili. La valorizzazione della professione migliorerebbe l'assistenza ai cittadini non soltanto in questa pandemia, ma nell’ottica di un avanzamento complessivo del sistema sanitario non solo regionale. “Una sensazione di lontananza delle istituzioni verso la quale ritengo importante che la Regione Emilia-Romagna faccia tutto il possibile per sostenere questa delicata quanto importante parte operativa della nostra Sanità.” - conclude Mastacchi.

 

Oggi secondo open day per vaccinazioni, fascia 5-19

Disponibili 28 centri in regione, presenti esperti e pediatri


Secondo open day vaccinale, in Emilia-Romagna, dedicato alla popolazione in età scolastica, dopo quello del 16 gennaio scorso, in cui furono somministrate più di 6.700 dosi.

Oggi, domenica 30 gennaio, secondo le programmazioni predisposte dalle singole aziende sanitarie e consultabili sui rispettivi siti internet, da mattina a sera bambini e ragazzi dai 5 ai 19 anni potranno dunque ricevere la somministrazione del vaccino.

Rispetto al primo open day, non solo è garantito almeno un centro vaccinale per ogni città capoluogo, ma è aumentato il numero complessivo di centri aperti, che saranno 28. Anche stavolta in molti centri vaccinali, per venire incontro alle richieste di chiarimenti e rassicurazioni da parte dei genitori, l'equipe vaccinale sarà affiancata da pediatri e altri esperti.
    Complessivamente in Emilia-Romagna, nella popolazione in età scolastica, sono 351.863 le persone ad avere ricevuto, alle 15 del 28 gennaio, almeno una dose di vaccino, pari al 58,1% della platea. Nel dettaglio, si tratta di 287.255 persone per la fascia 12-19 anni, per i quali le prenotazioni si sono aperte a giugno, pari al 87,7% della platea, 64.608 tra i più giovani (fascia 5-11 anni, che ha visto le somministrazioni iniziare il 16 dicembre), pari al 23,3% della platea. Il 94% della popolazione emiliano-romagnola con più di 12 anni ha ricevuto almeno una dose, mentre il 91,9% ha completato il ciclo vaccinale e le terze dosi sono più di 2 milioni e 265 mila.
    (ANSA).

sabato 29 gennaio 2022

Comitato Marzabotto, pannello vandalizzato è aridità che disarma

 



Una croce celtica disegnata sull'immagine di una camminata di giovani verso Monte Sole in un 25 aprile che rappresenta la "manifestazione di un'aridità di sentimenti, di mancanza di punti di riferimento per interpretare il nostro presente e saper scegliere ciò per cui vale la pena vivere e battersi".

Così il Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto esprime "la sua più ferma condanna" per quanto accaduto tra il 27 e il 28 gennaio alla stazione di Casalecchio di Reno, nel Bolognese, dove è stato vandalizzato uno dei cartelli che il Comitato ha installato lo scorso settembre in occasione del 77esimo anniversario dell'Eccidio di Monte Sole in dieci stazioni della Direttissima e della Porrettana.

    "Non si tratta solo di una provocazione - spiega il Comitato in una nota - non basta l'invocazione ad una profonda ignoranza di quanto è successo e delle conseguenze che ancora ci abitano.
    E' qualcosa di peggio che ci disarma". Quindi, è l'esortazione, "guardiamoci in faccia. Rimbocchiamoci le maniche e insistiamo perché ce n'è ancora bisogno e c'è bisogno dell'agire concreto di tutti".
    E sull'imbrattamento di Casalecchio di Reno intervengono anche il Comune della città emiliana, con il sindaco Massimo Bosso, e Federico Chiaricati segretario Anpi-Antifascisti di Casalecchio di Reno che definiscono la vicenda "un vile attacco alla memoria". gesti simili, argomentano, "ci fanno capire come sia sempre più urgente continuare e rafforzare un'opera efficace e incisiva nelle scuole così come in maniera più ampia nella società civile per trasmettere i valori di libertà, democrazia, diritti umani, fondamenta della nostra comunità antifascista".
    Quindi, aggiungono, "chiediamo che la politica, così come la società civile più ampia, condanni in maniera netta e decisa questi atti che non colpiscono solamente una storia e una comunità locale, ma minano alla radice il tessuto democratico di tutta la nostra società". (ANSA).

Covid: 15.000 nuovi casi in Emilia Romagna, altri 39 decessi

 Stabili ricoveri terapia intensiva e in altri reparti dedicati

ono 15.023 - 1.028.770 dall'inizio dell'epidemia - i nuovi casi di positività al Covid registrati in Emilia-Romagna, nelle ultime ventiquattro ore, a fronte di 51.647 tamponi eseguiti.

L'età media è di 35,1 anni mentre sul territorio il Bolognese si pone in tesa con 3.502 contagi, seguito dal Modenese (1.886), dal Reggiano (1.646), dal Ravennate (1.460), dal Riminese (1.257), dal Parmense (1.168), dal Cesenate (1.076), dal Ferrarese (1.052), dal Piacentino (837), dal Forlivese (718) e dal Circondario Imolese (421).

    I pazienti ricoverati in terapia intensiva calano di una unità, rispetto a ieri, attestandosi a quota 146 con un'età media di 62,8 anni - sul totale, 91 non sono vaccinati pari al 62,3%; - mentre quelli ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.617, 6 in più rispetto a ieri, con un'età media di 71,6 anni.
    I malati effettivi, sono 381.158 , in calo di 847 unità: di questi, 378.395 sono in isolamento a casa, il 99,2% del totale.
    Le persone complessivamente guarite sono 15.831 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 632.593. Da ieri si registrano 39 decessi tra cui - la più giovane - una donna di 65 anni nel Bolognese.
    Sul fronte della campagna vaccinale, nel primo pomeriggio state somministrate complessivamente 9.6254.176 dosi: sul totale sono 3.695.102 le persone sopra i 12 anni che hanno completato il ciclo vaccinale, il 91,9%, mentre quelle con prima dose hanno raggiunto il 94% (3.779.011) mentre le terze dosi fatte sono 2.295.016. (ANSA).

Vandalizzato il pannello alla stazione di Casalecchio che ricorda le vittime dell’eccidio di Monte Sole

 Anpi e Comune di Casalecchio di Reno: “Un vile attacco alla memoria”


Con il titolo Un vile attacco alla memoria’, Anpi e Comune di Casalecchio di Reno in un comunicato denunciano:


Qualche mese fa, in occasione del 77esimo anniversario dell’Eccidio di Monte Sole e proprio nei giorni e nei luoghi che videro la terribile strage che coinvolse tredici partigiani al Cavalcavia di Casalecchio, sono stati installati presso la stazione ferroviaria di Casalecchio di Reno i pannelli che richiamano i luoghi, le persone e la memoria dei tragici fatti che colpirono le comunità di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi. 


Proprio il pannello dedicato alla Memoria di quegli avvenimenti è stato vandalizzato in concomitanza con il Giorno della Memoria. 

Non è la prima volta che a Casalecchio compaiono scritte, simboli e striscioni che richiamano al passato più tragico e nefasto della storia italiana ed europea e non è la prima volta che mani nere cercano di offendere la memoria dei caduti e dei loro familiari.

Questa volta l’attacco è diretto alla più grande strage di civili compiuta nell’Europa Occidentale, ma colpisce allo stesso tempo tutta la comunità antifascista e democratica, in un’area, quella lungo il corso del fiume Reno e del tracciato della Porrettana, che fu costretta a subire innumerevoli lutti e che ha bene in mente cosa significhino nazismo e fascismo.

Questi gesti ci fanno capire come sia sempre più urgente continuare e rafforzare un’opera efficace e incisiva nelle scuole così come in maniera più ampia nella società civile per trasmettere i valori di libertà, democrazia, diritti umani, fondamenta della nostra comunità antifascista che seppe rialzarsi nonostante le ferite subite e che oggi come domani si impegna per un mondo più giusto dove la memoria di chi dovette soffrire non sia più infangata in nessun modo.

Chiediamo quindi che la politica, così come la società civile più ampia, condanni in maniera netta e decisa questi atti che non colpiscono solamente una storia e una comunità locale, ma minano alla radice il tessuto democratico di tutta la nostra società. 

Massimo Bosso 

Sindaco di Casalecchio di Reno 

Federico Chiaricati

Segretario ANPI-Antifascisti Casalecchio di Reno

 

Buone notizie per la Saga Coffee, la ripartenza potrebbe non tardare molto

 


E’ terminato con ottimismo l’incontro che si è tenuto nella sede di Confindustria a Bologna  fra imprenditori e sindacati per un confronto sulla proposta di salvataggio e ripartenza della Saga Coffee di Gaggio Montano.  

Il progetto di reindustrializzazione  proposto  dalle lombarde  Tecnostamp Triulzi e Minifaber  offrirebbe un quadro con sufficienti garanzie per un riutilizzo soddisfacente del polo produttivo:  Alessandro Triulzi, visibilmente soddisfatto ,  al termine del confronto ha affermato: "È stato un incontro costruttivo, franco, aperto. Abbiamo cercato di spiegare ulteriormente i dettagli del nostro progetto e si sta lavorando in modo costruttivo per arrivare all’incontro del 18 febbraio in Regione con una proposta concreta su tutti gli aspetti. Abbiamo verificato con piacere  che c'è una gran voglia di ripartire, che è esattamente quel sentimento che a noi interessa perchè il progetto di riconversione ha bisogno dell'energia positiva di tutti. Posso dire di essere fiducioso. Tutto fa credere che si possa procedere un modo fattivo".

I Controlli dei Carabinieri a Bologna e provincia hanno portato a sei denunce

 

Un uomo, fermato dai Carabinieri per un controllo  mentre si aggirava su via Ferrarese con fare sospetto su un monopattino,  ha tentato di eludere i militari fornendo false generalità, ma è stato scoperto.

Oltre a una denuncia per false dichiarazioni sull’identità o su qualità personali proprie o di altri, il soggetto, 33enne tunisino, è stato deferito anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, a seguito di una dose di cocaina che aveva in tasca, ricettazione, per il possesso sospetto di uno smartphone e un monopattino che aveva con sé, e infine per inottemperanza all’ordine del Questore, poiché destinatario di un ordine di espulsione dal territorio italiano che aveva recentemente ricevuto.

 

Tra San Lazzaro di Savena , Ozzano dell’Emilia , Castenaso  e Granarolo dell’Emilia , i Carabinieri hanno denunciato quattro automobilisti, tre italiani e un romeno di età compresa tra i 36 e 56 anni, che stavano guidando i rispettivi veicoli con un tasso alcolico superiore ai limiti ammessi dalla normativa.

Foto dei Carabinieri di Pianoro

A Pianoro, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un 30enne moldavo per ricettazione e smaltimento non autorizzato di rifiuti. La denuncia è scaturita nel corso di un controllo che i militari hanno fatto all’interno di un terreno, dove il soggetto aveva avviato un’attività di lavorazione del rame, di provenienza sospetta, verosimilmente furtiva. Ricevuto il materiale prezioso, il 30enne, per non dare nell’occhio, aveva chiesto a un conoscente di poter accedere al terreno, con la scusa di fare una grigliata con i suoi amici; in realtà cercava un posto sicuro per lavorare il metallo, poi recuperato dai Carabinieri.

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

Con la sedia a rotelle contro disagi e indifferenza

 La storia di Omar abitante a Fontana di Sasso Marconi



E’ un percorso a rischio quello che aspetta Omar Franceschelli ogni volta che decide di uscire da casa a bordo della carrozzella che da tre anni una terribile malattia l’ha costretto ad adottare come fedele compagna. La comunale sui cui si affaccia la sua abitazione, nella frazione di Fontana, è dissestata in ampie porzioni e percorrerla è per lui molto difficile, i marciapiedi che fiancheggiano le vie intorno al suo caseggiato sono delimitati da alti scalini che egli con il suo mezzo di trasporto non riesce a superare per cui è costretto a rinunciare e ad utilizzare le vie carrabili, spesso a doppio senso di marcia, con evidente rischio per la velocità dei mezzi che la percorrono. 



Se poi decidesse di uscire la sera la sua via è molto spesso priva di illuminazione. Un quadro quello descritto da Omar piuttosto grigio. “ Più volte chi ha la possibilità e forse l’obbligo di intervenire è stato informato e sollecitato a porvi rimedio, ma l’unica cosa che è stata fatta è la chiusura di una buca: una goccia nel mare,” lamenta Franceschelli, che aggiunge: “ E’ stato coinvolto anche il gruppo di minoranza della Dimmi. Ma nonostante l’interessamento del consigliere Achille Chillari nulla è successo. Non so più a che santo votarmi,” conclude non nascondendo la sua ‘rabbia’. Intanto avanza facendo attenzione alle auto che attraversano la frazione e raccontando che se azzardasse a uscire in un orario di punta rischierebbe veramente la vita. E termina con una frase lapidaria quanto provocatoria . “Io sono un handicappato, ma i veri disabili sono coloro che non capiscono il disagio”.





Dagli uffici comunali si  precisa che il rifacimento dell’asfaltatura nella via su cui insiste la casa di Omar è già previsto e finanziato. L’attuazione è già stata calendarizzata fra poco tempo. Qualora non si riuscisse per impedimenti, come quelli atmosferici, l’asfaltatura sarà effettuata in primavera nell’ambito di una operazione di risistemazione della viabilità dell’intera frazione.

Omicron si sta allontanando

A Bologna i nuovi  contagi sono in calo. La discesa marcata è prevista ai primi di febbraio 


Omicron è stanco, il picco è alle spalle. Siamo al plateau, la fase in cui la curva è piatta e sta per iniziare la fase della discesa. Lo rileva  Paolo Bordon, direttore generale Ausl Bologna . “ Il momento peggiore lo abbiamo raggiunto, dobbiamo avere ancora un po' di pazienza. Si spera che la discesa del contagio sia rapida come è avvenuto in altri paesi".

Ha poi ricordato la necessità di proseguire con la campagna vaccinale: "Abbiamo un po' difficoltà con la fascia tra i 5 e gli 11 anni, ma molti bambini hanno la malattia in corso”.

Anche l’assessore regionale Donini rassicura: “Ricoveri sempre meno rispetto a quelli che contraggono il Covid.” Insomma appare finalmente  una luce infondo al tunnel. La verifica ci sarà in tempi brevissimi e l’attendiamo speranzosi. 

venerdì 28 gennaio 2022

Covid in Emilia Romagna: quasi 17mila nuovi casi e ricoveri stabili, altri 30 decessi

Un milione di contagiati da inizio pandemia

 

Con i nuovi positivi di oggi l'Emilia-Romagna supera il milione di cittadini contagiati dal coronavirus da inizio pandemia: i nuovi casi sono circa 17mila su 87mila tamponi delle ultime 24 ore.

I ricoveri in regione sono stabili ma si contano altri 30 decessi, tra i quali i più giovani sono un 44enne e una 46enne in provincia di Rimini.

    Complessivamente si sfiorano le 15mila vittime. L'Rt scende sotto quota 1 e si conferma fascia 'gialla'. È quanto emerge dal bollettino quotidiano della Regione.
    Dall'inizio dell'epidemia, in regione si sono registrati 1.013.749 casi di positività, 16.941 in più rispetto a ieri, su un totale di 87.361 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. L'Rt regionale è 0,99, al di sotto della soglia epidemica di 1 (rispetto all'1,21 della scorsa settimana), l'incidenza dei nuovi casi è 2.732,8 ogni 100mila abitanti (rispetto a 2.797/100mila), l'occupazione dei posti letti Covid ordinari in area medica è al 29% (dal 27%) e quella dei posti letto nelle terapie intensive al 17% (invariato). L'Emilia-Romagna si conferma quindi in zona gialla.
    I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive sono 147 (-2), età media 64 anni. Sul totale, 93 non sono vaccinati. Negli altri reparti Covid ci sono 2.611 (+1).
    I malati effettivi sono 382.007 (-18.882), il 99,2% in isolamento domiciliare.

Sasso Marconi non dimentica Alfonso Canova ‘ Giusto tra le Nazioni’


 Le celebrazioni a Sasso Marconi per la Giornata della Memoria si sono chiuse oggi, 28 gennaio, con la commemorazione di Alfonso Canova.

 

Dal Comune di Sasso Marconi:

Cittadino di Sasso Marconi, Alfonso

Canova (1901-1975) è stato riconosciuto "Giusto tra le Nazioni" dallo Stato di Israele per aver offerto protezione e salvato dalla deportazione sei cittadini ebrei di origine slava con l'aiuto della sua segretaria, Anna De Bernardo.



Grande esempio di coraggio, altruismo e solidarietà, Canova è stato ricordato con una cerimonia presso il parco di Villa Putte dove, in sua memoria, è stato eretto un cippo e piantumato un albero di melograno.

Presenti la figlia di Alfonso Canova, gli studenti dell'Istituto Professionale per l'Agricoltura "B. Ferrarini" con i loro insegnanti e il Vice Sindaco Luciano Russo, che ha esortato gli studenti ad "aver cura di questo albero che, collegando idealmente il giardino della scuola con il Giardino dei Giusti di Gerusalemme (dove ad ogni Giusto tra le Nazioni è dedicato un albero), ci ricorda l'impegno del nostro concittadino e di tutti coloro che non restarono indifferenti, ma si adoperarono per salvare tante persone dalle deportazioni naziste".

Nell'occasione, ai dirigenti del Ferrarini e ai familiari di Canova è stata donata una copia del libro "I Giusti in Emilia-Romagna" (Minerva edizioni), che ricostruisce e descrive la vicenda di Alfonso Canova.

Cosa succede in provincia

 Trappole da bracconieri scoperte in un campo di Baricella. Atti vandalici in chiesa, scoperti 2 under 14



La polizia locale della Città Metropolitana di Bologna ha individuato e sequestrato, in un campo  trentadue trappole da bracconieri, i cosiddetti 'lacci' dalle dimensioni ridotte, usati per catturare piccoli animali come lepri o fagiani.

Il controllo è stato effettuato dopo che, nei giorni scorsi, un cane, Pegaso, durante una passeggiata con il suo padrone è rimasto intrappolato, con una zampa bloccata da un laccio.

Sei agenti della polizia locale, in collaborazione con alcuni volontari, hanno setacciato il terreno, coltivato a pioppi e rintracciato le trappole, costituite da un sottile filo di ferro con un nodo scorsoio, legato agli arbusti delle piante. Da un primo controllo, nessun animale è stato catturato. 

Dopo essere entrati nella chiesa di Santa Maria Maggiore, a Pieve di Cento nel Bolognese, hanno bruciato un libro di liturgia, gettato a terra dei santini, hanno tentato di rompere il microfono del leggio e cercato di rubare la statua di un maialino, ai piedi di quella di Sant'Antonio Abate, prima di cospargerla di olio di oliva.


Due ragazzi, di età inferiore ai 14 anni, sono stati individuati dai carabinieri come gli autori di questi atti vandalici compiuti, nella chiesa, il pomeriggio di lunedì 17 gennaio.

Approfittando dell'assenza di fedeli, sono entrati in azione, un episodio di danneggiamento, di minore gravità, si era verificato nel luogo di culto anche lo scorso mercoledì 12 gennaio, sempre nel pomeriggio. I ragazzi , riconosciuti dai militari che hanno analizzato i video delle telecamere di sorveglianza, sono stati accompagnati in caserma dai genitori: entrambi hanno ammesso le proprie responsabilità e hanno chiesto scusa. Il parroco avrebbe perdonato entrambi. (ANSA).