di Letizia Rostagno
Il
capogruppo di RETE CIVICA - Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi ( nella foto) ha
incontrato una delegazione di infermieri del Nursind (Sindacato delle
Professioni Infermieristiche) che, in Emilia-Romagna come nel resto del Paese,
si sono mobilitati per informare e rendere pubbliche le condizioni in cui
l’intera categoria si ritrova ad operare da oltre 23 mesi di pandemia. “Gli
infermieri hanno elevate responsabilità, condizioni di lavoro spesso al limite
che sono andate aggravandosi negli ultimi due anni. Oltre al mancato
riconoscimento di professionalità e competenze si trovano a fronteggiare un
rapporto sempre più squilibrato tra numero degli addetti e numero dei pazienti
da curare che richiederebbe nuove assunzioni e stabilizzazioni.” - così
Mastacchi sulla situazione degli infermieri in regione. Turnazioni continue,
altissimo numero di ore di lavoro richieste e livelli di stress fisico e
psicologico molto alti continuano a mettere in evidenza la necessità di nuove
assunzioni. Non secondario l’aspetto del riconoscimento salariale in quanto gli
stanziamenti già previsti dalla legge di Bilancio 2021 destinati a medici,
infermieri e OSS sono stati erogati, attualmente, soltanto al personale medico
lasciando in attesa, dopo quasi due anni di emergenza, il personale
infermieristico impegnato allo stesso modo delle altre categorie sanitarie in
prima linea. Organici non sufficienti sopperiscono alle mancanze con cambi
continui di turnazione, prolungamento dell’orario di servizio, blocco delle
ferie e spesso turni di riposo saltati creando così condizioni di lavoro molto
difficili. La valorizzazione della professione migliorerebbe l'assistenza ai
cittadini non soltanto in questa pandemia, ma nell’ottica di un avanzamento
complessivo del sistema sanitario non solo regionale. “Una sensazione di
lontananza delle istituzioni verso la quale ritengo importante che la Regione
Emilia-Romagna faccia tutto il possibile per sostenere questa delicata quanto
importante parte operativa della nostra Sanità.” - conclude Mastacchi.
Si dobbiamo proprio ricordarcene quando sarà ora.
RispondiElimina