Pubblichiamo
un estratto del verbale che riporta la procedura per l'alienazione di
Cosea, come richiesto da Marco
Dopo
che l'Assemblea dei Soci di Cosea Ambiente S.p.A. ha approvato
l'ordine del giorno denominato "Prospettive Strategiche del
sistema Cosea", con il quale, i Comuni Soci, hanno manifestato
la volontà di avviare un percorso di consultazione finalizzato a "
deliberare la procedura ad evidenza pubblica per l’avvio di
processi di integrazione con altri gestori, da realizzarsi attraverso
la cessione delle azioni di Cosea Ambiente Spa e l’affidamento in
concessione della gestione della discarica di Cà dei Ladri,
i Comuni aderenti all'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese
(Camugnano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Lizzano in
Belvedere, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Vergato)
ed i Comuni di Valsamaggia, Monghidoro e Loiano, hanno deliberato nei
rispettivi Consigli Comunali l'avvio della procedura ad evidenza
pubblica per la cessione delle azioni di Cosea Ambiente Spa hanno
delegato l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, cui
aderiscono i Comuni titolari di una quota maggioritaria di
partecipazione (48,07%), a definire la gara e i relativi atti
necessari a raggiungere l'obiettivo.
I
Comuni di Abetone Cutigliano, San Marcello Piteglio e Sambuca Pistoiese
hanno dato mandato all’Unione di Comuni Montani Appennino
Pistoiese, per la gestione della procedura ad evidenza pubblica per
la dismissione delle proprie quote di partecipazione azionaria in
Cosea Ambiente S.p.a., per il tramite della Centrale Unica di
committenza, dando indirizzo fin d’ora a quest’ultima affinché
definisca con l’Unione di comuni dell’Appennino Bolognese un
accordo formale al fine di addivenire ad una gestione unitaria della
gara.
Si decide che la
procedura ad evidenza pubblica dovrà essere strutturata come gara
a doppio oggetto, in cui, oltre all'alienazione delle quote azionarie
di Cosea Ambiente S.p.A., si prevederà la concessione della discarica
di Cà dei Ladri, come previsto all'Assemblea dei Soci CO.SE.A.
La
gara dovrà essere aggiudicata sulla base del criterio dell'offerta economicamente
più vantaggiosa, nell'ambito della quale, al fine di assicurare
la convenienza economica e la sostenibilità finanziaria
dell'intera
operazione, il valore economico minimo per la cessione delle
azioni di Cosea Ambiente S.p.a., da porre a base di gara attraverso
il meccanismo delle offerte al rialzo, non potrà essere inferiore
al patrimonio netto della società.
Ci prendono per i fondelli, vogliono regalare Cosea a Hera, il pigliatutto color rosso che ha tariffe da strozzino, Non esistono altre realtà in grado di partecipare alla gara con credibilità. A Bologna gestiscono già tutto e a costi non proprio popolari, raccolta rifiuti, gas, cimiteri, luci votive, funerali, si sono intruffolati anche nell'energia elettrica. Ma non si doveva combattere i monopoli?
RispondiEliminaFine I gloriosa di una buona azienda che è stata stritolata dalla politica
RispondiEliminanessun commento?...gente della montagna siete uno scandalo!!!!!!
RispondiEliminaGli incapaci che hanno comandato il fallimento dall'interno, avranno un altro posticino ben pagato assicurato?
RispondiEliminaqui i commenti di chi ha votato queste persone che poi si sono autovotate per l'Unione
RispondiEliminahttp://dgegovpa.it/Unioneappennino/albo/dati/20180025C.PDF
Purtroppo la resa di chi poteva salvare il Cosea e limitare il monopolio asfissiante del colosso Hera sulla provincia ed oltre, c'e' stata. Chi avrebbe dovuto controllare? In quanto alla gente della montagna, non ha ancora capito cosa sta per arrivargli tra capo e collo, ma purtroppo capira' quando sara' troppo tardi.
RispondiEliminaMa non e' poi così certo che sarà l'Hera. Anche se il tentativo dei sindaci va in quella direzione. Essendo gara pubblica le quote potrebbe acquisirle qualsiasi società, bisognerà vedere all'uscita del bando quali clausole e requisiti saranno previsti. Resta un clamoroso fallimento dei sindaci nella valle del reno che hanno avuto per le mani l'oro e lo venderanno come piombo... Speriamo che alle prossime elezioni i vari Franchi, Gnudi, Mastacchi, Santoni paghino questa scellerata decisione.
RispondiEliminaIl clamoroso fallimento dei Sindaci della Valle del Reno è ormai a 360 gradi! vedesi ospedale di Vergato, infrastrutture, rifiuti, eccetera eccetera.
RispondiEliminaSperiamo caldamente che alle prossime elezioni vi sia un bello scossone politico .
Heraora
EliminaHeraora....
RispondiEliminaCosea era marcia nel midollo e ha fatto la fine che meritava estinta!
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