In
occasione della festa di San Luigi che si sta svolgendo a Monzuno e
proseguirà fino a lunedì 27 agosto due interessanti mostre
fotografiche permetteranno di conoscere meglio il territorio della
regione
L'Unione
dei Comuni dell'Appennino bolognese ricorda:
Sono
centinaia i pilastrini, o maestà, colonnine in mattoni contenenti
immagini sacre, distribuite nelle campagne dell’Appennino
bolognese.
Una
mostra a cura di Emilio Veggetti, fotografo e grande
appassionato dell’Appennino, cerca di catalogarle tutte. La mostra,
patrocinata dal Comune di Monzuno, è ospitata nella Sala Ivo Teglia
di Emil Banca a Monzuno, espone oltre 200 immagini che raccontano
questa forma di religiosità popolare molto presente in prossimità
di crocicchi o bivi, dai più antichi a quelli di recente
costruzione. Le origini di queste strutture affondano le radici
nell’età pre-cristiana, quando servivano a indicare la direzione
ai viandanti ma anche ad invocare le benevoli anime dei defunti.
Quelli attualmente presenti in Appennino possono risalire fino al
XVI secolo, e spesso venivano costruiti per grazie ricevute o in
seguito a incidenti risoltisi bene. Ormai questa forma di devozione
popolare fa parte del suggestivo patrimonio della montagna.
Purtroppo
alcuni di questi tempietti sono stati oggetto di saccheggi e atti
vandalici. Gli organizzatori della mostra sono tuttavia convinti che
riscoprire questi piccoli tesori è un modo per riappropriarsene e
quindi difenderli. Oltre alle foto la mostra presenta anche una
collezione di centoventi di statuine sacre raccolte negli anni dalla
collezione di Veggetti.
La
mostra è visitabile il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e la
sera dalle 20 alle 22 fino al 27 agosto, poi il 1 e 2 settembre di
nuovo dalle 10 alle 12.
Un’altra
mostra poi può completare la visita, quella del fotografo Angelo
Benassi, intitolata “Scatti nel tempo” e ospitata
nelle sale della biblioteca comunale. Fotografie in questo caso che
raccontano non solo l’Appennino bolognese, ma anche scorci
malinconici e poetici dell’Emilia-Romagna dalle nebbie della
pianura padane ai foschi margini del Po, fino ai borghi abbandonati a
Monte Sole dopo l’eccidio.
La
mostra è visitabile il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle
16 alle 19 (fino alle 22 questo weekend) e negli orari di apertura
della biblioteca.
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