lunedì 15 maggio 2023

A proposito del passante ferroviario

Le osservazioni del Comitato per la Ferrovia Porrettana: “Benefici o penalizzazione?”



Il presidente del Comitato, Valerio Giusti, scrive:

 

Nella discussione che abbiamo avuto  venerdì scorso sul passante Porretta-Pianoro, la Città metropolitana e Regione hanno ribadito la grande importanza del progetto che servirà a garantire un treno ogni 10/15 minuti nella cintura bolognese e il Comitato, che non è assolutamente contrario ad un miglioramento del SFM,  ha ricordato i punti più importanti che incontrano  forti perplessità:

- Abbiamo proposto che questo progetto passante fosse legato a importanti investimenti infrastrutturali a partire dal completamento dal raddoppio del binario fino a Sasso Marconi per evitare che, vista l'esperienza maturata in questi ultimi vent'anni, il prolungamento della tratta non comporti alcun beneficio per studenti e pendolari, bensì la semplice somma di disservizi. A partire dall’eliminazione della linea dedicata che termina al piazzale ovest che ci ha garantito di evitare, per anni, di transitare dai binari centrali della stazione di Bologna che è uno dei più importanti e più intasati nodi ferroviari italiani.

- Abbiamo ricordato come lo spostamento di 15 minuti degli orari comporterebbe l'impossibilità per gli utenti di arrivare puntuali sui luoghi di lavoro, costringendoli ad anticipare di una mezzora la partenza o di prendere l’auto: anche il piccolo sondaggio che stiamo pubblicando conferma questa gravissima ripercussione estremamente penalizzante per i cittadini dell’Appennino.

- Ci è stato detto che è in corso una rivisitazione di tutti gli orari dei bus e ci auguriamo che riguardi anche tutte le linee che servono i comuni montani e magari anche le coincidenze ferroviarie con Pistoia. Al termine della riunione siamo stati costretti a ribadire che abbiamo avuto la netta sensazione che il progetto abbia una visione nettamente città-centrica volta a garantire un treno ogni 10/15 minuti nella cintura bolognese sacrificando la puntualità dei treni della linea Porrettana senza tener alcun conto delle esigenze delle migliaia di lavoratori e studenti che vivono nei comuni più remoti dell’Appennino, sacrificati per le esigenze della città. Negli ultimi vent'anni abbiamo visto aumentare i tempi di percorrenza (Porretta Bologna si faceva in 60 minuti, oggi non meno di 72/74) e temiamo che aumenteranno ancora con l’introduzione di nuove stazioni previste da SFM e questo significa allontanare i cittadini dell'alta valle del Reno, dai servizi che offre la città, le attività produttive, i luoghi di lavoro e di studio. Lo sosteneva anche l’allora sindaco Merola che, intervenendo a Porretta alle Celebrazioni Lustrola Millennio il 31/07/2021, presenti il consigliere Taruffi, il sindaco Nanni e altri importanti esponenti delle associazioni culturali e produttive, raccontò ai cittadini intervenuti che per garantire la sostenibilità della vita nell’Appennino, la città metropolitana doveva garantire l’efficienza del trasporto collettivo e una diminuzione dei tempi di percorrenza. Cambiato sindaco cambiata visione?

Speriamo non sia così e si possa continuare un dibattito e trovare il modo di non penalizzare l’Appennino.

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