A un 34enne rumeno, denunciato nel 2022 per maltrattamenti dall’ex compagna, una 36enne ucraina, residente a Bologna con sua madre, è stato imposto, con ordinanza del Tribunale di Bologna, il divieto di avvicinamento alla persona offesa.
L’imposizione all’uomo, con
precedenti di polizia per furto, disoccupato, domiciliato a Casalecchio di Reno, segue l’accertamento che, non accettando la fine della relazione
sentimentale, terminata nel 2021 dopo 10 anni, aveva iniziato a perseguitare l’ex
compagna, procurandole uno stato di paura per lei e per la figlia che i due
hanno avuto nel 2014.
In una circostanza, l’uomo l’aveva anche percossa durante una discussione
domestica, ma senza procurarle lesioni.
Ritornata in Ucraina per allontanarsi dal compagno, la 36enne si era vista
costretta a tornare in Italia da sua madre un anno fa, dopo lo scoppio della
guerra e lì l’ex compagno aveva ripreso a pedinarla e minacciarla con messaggi del
tipo: “Ti faccio a pezzetti e ti metto in una bara!” e inviandole foto di
cadaveri verosimilmente scaricate dal web. La scorsa estate, dopo che la donna
aveva sporto denuncia ai Carabinieri, il 34enne rumeno era stato portato a
conoscenza della situazione nel corso di un interrogatorio dell’Autorità
Giudiziaria, ma invece di preoccuparsi per le conseguenze, aveva continuato a
perseguitare l’ex compagna, aumentando la frequenza delle minacce dopo aver
scoperto che l’ex compagna aveva avviato una nuova frequentazione. Nella
mattinata del 9 marzo, il 34enne rumeno è stato sottoposto alla misura
cautelare del GIP.
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