venerdì 10 marzo 2023

Denunciata dalla Guardia di Finanza una donna per vendita online di capi d’abbigliamento e prodotti con logo contraffatto. Percepiva anche il reddito di cittadinanza.

 Aveva già incassato  sussidi per 6.000 euro e ne aveva richiesti altri 11.000.

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna informa.


Una donna, residente nel bolognese, aveva  avviato una vendita continuativa online di prodotti - anche contraffatti - attraverso Facebook e servizi di messaggistica istantanea Whatsapp e Telegram, comportandosi da vera e propria imprenditrice, senza adempiere però  agli  obblighi contabili, contributivi e dichiarativi che l’esercizio di tale attività impone.

I prodotti commercializzati erano  capi d’abbigliamento, accessori vari e profumi, arricchiti  da marchi e loghi contraffatti di note case di moda. La merce rinvenuta è  stata sequestrata, mentre la titolare è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Bologna per i reati di contraffazione e ricettazione.

Gli acquirenti , sono stati identificati e poi sanzionati amministrativamente.  

Ma per la signora i guai non sono finiti qui. Gli attenti controlli dei finanzieri,  oltre alla ricostruzione della posizione fiscale della signora,  del tutto sconosciuta al fisco,  hanno potuto appurare che l’imprenditrice  riscuoteva anche, indebitamente,  il reddito di cittadinanza. L’hanno denunciata e  contestualmente  hanno segnalato l’illecito all’INPS  che ha proceduto al recupero di quanto già percepito e alla revoca del  sussidio. La donna aveva già incassato circa 6mila euro di indennità non spettanti ed aveva richiesto, ma non ancora riscosso, un’ulteriore somma pari a circa 11mila euro.

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