Anna
Maria Bernini, presidente Gruppo Forza Italia al Senato, scrive:
Per
anni comitati e cittadini hanno chiesto la riapertura dei punti
nascita in montagna e la Regione Emilia Romagna non ha fatto altro
che continuare a giustificarne la chiusura.
Ora Bonaccini sembra
averci ripensato e, in campagna elettorale, riapre il dibattito. Sia
chiaro, noi vogliamo assolutamente che alla nostra preziosa montagna
siano restituiti quei servizi essenziali come i punti nascita, che
sono fondamentali anche per consentire il ripopolamento di queste
aree; ma adesso devono arrivare le proposte concrete, non ci si può
fermare agli slogan elettorali.
Ci dicano allora, il governatore
Bonaccini e il Ministro Speranza, in che modo intendano affrontare il
problema. Si vuole consentire alle Regioni di intervenire
direttamente con le apposite deroghe? Si intendono individuare
standard nazionali specifici per le aree montane?
Da parte nostra non
mancheranno vigilanza e proposte. E diciamo forte e chiaro che è
l'ora dei fatti: non si può temporeggiare in eterno.
Bene riapriamo i punti nascita in montagna quando ci saranno anche reparti di urgenza-emergenza ostetrica-ginecologica, rianimazione (che non esiste nemmeno per la chirurgia genrale) anche neonatale, culle termiche...... perchè tanto a rischiare la pelle sono le donne
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