Di
Raffaella Sensoli,
consigliera
regionale del M5S
La
decisione di non discutere in Assemblea il piano di riordino
ospedaliero è semplicemente una vergogna. In questo modo la Giunta
blinda un provvedimento che avrà delle ripercussioni
importantissime su tutto il territorio regionale, sottraendosi
al confronto democratico. Si tratta di una decisione sfacciata che si
spiega solo con il chiaro intento da parte di Bonaccini e
dell’assessore Venturi di far passare sotto silenzio la svendita
del nostro sistema sanitario sempre più orientato a salvaguardare
gli interessi dei privati a discapito di quelli pubblici. Aspettavamo
da mesi questo provvedimento che doveva essere addirittura presentato
alla fine dell’estate e che invece poi è slittato di mese in mese.
Grazie al nostro lavoro in aula eravamo riusciti a bloccare ogni
minaccia di depotenziamento delle strutture ospedaliere, facendo
approvare un ordine del giorno che rimandava ogni decisione
all’approvazione dello stesso. Ma questa approvazione sarebbe
dovuta passare da un processo democratico approfondito e condiviso,
non in un passaggio frettoloso in commissione. Evidentemente la
giunta non vuole il confronto che di sicuro avrebbe evidenziato lo
scollamento che esiste tra le "carte ed i proclami della giunta"
e la realtà che quotidianamente vivono i cittadini. Proprio oggi ho
ricevuto una folta delegazione di cittadini in rappresentanza dei
comitati per gli ospedali di Faenza, Comacchio, Cona e dei punti
nascita di Castelnovo Monti e Porretta Terme oltre che di alcune
sigle sindacali degli operatori sanitari.
È
in atto un’opera di smantellamento della sanità pubblica, noi lo
diciamo da tempo e i cittadini lo confermano con i fatti parlando
delle loro mille difficoltà. Non si sentono tutelati da chi li
obbliga a fare 100 km in macchina per raggiungere il primo ospedale
che ancora può definirsi tale.
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