Questa
sera, venerdì 16 ottobre, alle 18, presso la Casa
della Conoscenza di Casalecchio di Reno, Evelin
Leva presenta per la prima volta il
suo libro sui Templari in Emilia, con documenti inediti.
Uno
spaccato della vita dei Templari nelle città emiliane tra il
XIII e il XIV secolo, ricostruito anche grazie al rinvenimento di
documenti inediti, per rivelare alcuni dei misteri dell'ordine
cavalleresco violentemente soppresso nel giro di pochissimi anni.
Attraverso
ricerche negli Archivi di Stato di Bologna e Modena, l'autrice
riporta alla luce una Bologna che come capoluogo della "provincia"
del Nord Italia fu nel XIII secolo tra le più importanti sedi
templari a livello nazionale, e alcuni personaggi emiliani più o
meno famosi dell'Ordine. In particolare, riemergono le figure di
Pietro da Bologna, che nel 1310 fu tra i quattro difensori
dell'Ordine Templare nel processo intentato dal re Filippo il Bello a
Parigi e che sfuggì al rogo sparendo misteriosamente dalla capitale
francese, e di Pietro da Montecucco, che resse la Domus
Templare di Modena, detta "del ponte di Sant'Ambrogio".
La
vicenda locale di un ordine che in pochi anni, tra la fine del XIII
secolo e il 1314, fu annientato pur partendo da uno status di
potenza economica e finanziaria europea, generando una serie di
leggende sul suo perpetuarsi in forme "nascoste" che si
sono poi tramandate fino a oggi, viene descritta con chiarezza e
rigore dal libro di Evelin Leva, arricchito da numerose riproduzioni
fotografiche di carte del tempo.
Evelin
Leva è pedagogista e educatrice per professione e storica per
passione, e si occupa dal 2003 di studi archivistici sull'Ordine
Templare; il libro è lo sviluppo della sua tesi di laurea "Templari
e Giovanniti in Emilia-Romagna: gli esempi di Bologna, Modena e
Piacenza".
Ingresso
libero
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