Riceviamo
e pubblichiamo:
Già
si era capito nella discussione sulla legge di riordino territoriale,
ma in Commissione ne abbiamo avuto la certezza: la Giunta regionale
sta per azzerare le funzioni della Polizia Provinciale di
salvaguardia e controllo in materia ambientale
In
base alla legge, entro il 31 ottobre, le province, dovranno stabilire
quanto e quale personale dovrà restare in capo ad esse, per
esercitare le funzioni di polizia in relazione alle funzioni
fondamentali, in particolare la tutela e la valorizzazione
dell’ambiente e la regolazione della circolazione stradale ma a
ciò, come già stanno facendo altre regioni d’Italia, dovrebbero
essere aggiunti gli ulteriori e logici compiti di vigilanza
ittico-venatoria-micologica e delle altre materie di cui la Polizia
Provinciale si occupa da decenni con professionalità ma soprattutto
con personale già formato, mezzi e strutture già presenti e
dedicate a questo tipo di attività e che da domani, rischierebbero
seriamente di non avere più alcuna vigilanza, con immani danni
all’ecosistema naturale.
Questa
mattina in commissione abbiamo proposto un emendamento alla legge di
assestamento di Bilancio che avrebbe consentito, rispettando la
scadenza fissata dalla norma nazionale del 31 ottobre, di
salvaguardare il ruolo svolto fino ad oggi dalla polizia provinciale.
L’emendamento prevede che la Regione eserciti le competenze di
vigilanza ambientale ed ittico-venatoria oggi svolte dalla polizia
provinciale, trasferendo il personale alla Regione, dislocandolo però
nei Comuni privilegiando l’attuale distribuzione territoriale. Così
si conserva appieno il ruolo di controllo e vigilanza in materia
ambientale, in materia faunistico venatoria, prevenzione e
repressione del bracconaggio. Non tocchiamo i compiti fondamentali, e
interveniamo solo sull’organizzazione e sull’allocazione di
questo personale. L’assessore Petitti, nel rifiutare questo
emendamento, ci ha comunicato che sostanzialmente verrà “cambiata
la pettorina” a questo personale
lasciandolo in capo alle Province, anzi alle Aree Vaste che è la
stessa cosa, ma facendone degli amministrativi, quindi, privandoli
delle loro funzioni (che non si capisce se e da chi saranno svolte),
con il loro costo a carico della Regione. Una
sorta di gioco delle tre carte, dove il personale rimane dov’è, la
Regione paga, ma spariscono le funzioni.
Dopo
il depotenziamento del Corpo Forestale dello Stato, l’ennesimo
colpo all’Ambiente. A cosa serve potenziare i reati ambientali se
togliamo poi i controllori? Da parte nostra ci opporremo a questo
scempio immotivato: abbiamo già
depositato una proposta di legge regionale sulla riorganizzazione
della Polizia Provinciale che non
disperda al vento un patrimonio di conoscenze e competenze acquisito
negli anni, attribuendo le funzioni di vigilanza e il controllo
ambientale alla Regione sull’esempio della Lombardia.
Questi consiglieri regionali fuoriditesta della Regione ER poco tempo fa hanno deciso "la rottamazione dei veicoli euro 3 e 4", ponendo con la delibera n° 1392 del 28 settembre 2015 limiti di circolazione assurdi, fuori da ogni concetto di rispetto per la proprietà privata e senza considerare che i veicoli euro 5 e 6 sono inquinanti tanto quanto gli euro 3 e 4 se non di più essendo dotati del sistema criminale FAP. Obbligheranno in un periodo di profondissima crisi la rottamazione di centinaia di migliaia di veicoli leggeri e pesanti per un valore ancora quantitativamente imprevedibile, è un comportamento che seguita nel tempo, lo hanno sempre fatto, per esempio a quei tanti agricoltori montanari che si sono trovati da un giorno all'altro i loro terreni inseriti in una "area di rispetto" o in un "parco" subendone limitazioni al limite dell'esproprio, Qualcuno inizi a domandarsi se conviene continuare il mantenimento di un ente inutile, dannosissimo, estremamente dispendioso, servo delle decisioni degli euroburocrati( consiglio una ricerca sui compensi in denaro che a vario titolo i consiglieri regionali incassano). La decisione di eliminare il corpo della polizia Provinciale è l'ennesimo tentativo di rendere la montagna ancora più abbandonata a se stessa, in mano alle doppiette di frodo che staranno sicuramente fregandosi le mani, la montagna in mano a gente armata senza più controllo, sarà un bel posto per viverci.
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