Pubblichiamo la sintesi
dell'intervento di Carlo Monaco (nella foto) , capogruppo di ‘Vergato Cambia Musica’, nel
Consiglio Comunale del 31 luglio, in cui si è discusso e approvato il bilancio
di previsione 2014 dell’ente pubblico:
In un paese
serio questo documento si approva entro il 31 dicembre dell'anno precedente. Ma
così vanno le cose oggi in Italia! Per approvare un bilancio di questo genere non servirebbero sindaco, assessori e
consiglieri, basterebbe un commissario prefettizio, dato che la maggior parte
delle scelte, in entrata e in uscita, sono obbligate.
Dei circa 10
milioni di euro in entrata, circa tre sono mutui e quindi soldi da restituire e
sette provengono da imposte, tasse e contributi. Che, sia chiaro, sono pagati
al 99% dai vergatesi e solo da essi. Dato che lo Stato dà al Comune solo qualche briciola, pur continuando a
incassare per intero i proventi dell'Irpef.
Pure la Regione se ne lava le
mani e poi adesso i suoi organi sono decaduti in anticipo a causa della
sentenza penale che ha colpito Errani. Della Provincia meglio non parlare
poiché si tratta ormai di un fantasma morente, così come l'Unione e la Città
metropolitana sono per ora fantasmi
nascenti.
Per
racimolare i soldi il Comune usa tutte le imposte possibili. Si ha un bel da
dire che c'è l'imposta unica dei Comuni.
In realtà ci sono le imposte sulla casa, compresa quella nuova, la Tasi,
che a parole si riferisce a "servizi indivisibili" ma finisce per
colpire come al solito i proprietari di
una casa, mutuo compreso. C'è la Tari, nuovo nome della tassa sul rusco, sempre
più onerosa. C'è persino un tributo ambientale provinciale. E ci sono
l'addizionale IRPEF allo 0,75 (massimo consentito 0,8), l'addizionale
sull'energia elettrica, i proventi delle multe stradali e dei parchimetri. E
poi il contributo ai servizi di nido, asili, scuole, assistenza anziani, non è
certo tanto leggero, e gli oneri di urbanizzazione su cui gravano complesse
vicende giudiziarie della giunta precedente. I vergatesi, insomma, pagheranno
caro, pagheranno tutto.
I sette
miliardi di entrate servono quasi tutti per la spesa corrente. Eppure il valore dei servizi forniti ai cittadini
cala del 21%. Investimenti? Poche briciole. Tanto c'è il patto di stabilità che
se anche ci fossero più soldi vieterebbe di utilizzarli.
Così non si
può andare avanti. L'autonomia reale dei
Comuni è ormai di fatto azzerata. Bisogna dirlo con forza e ad alta voce. Lanciare un SOS affinché Renzi ci senta e
anche chi andrà al posto di Errani. Tre anni così, con questi bilanci assurdi, non possiamo permetterceli. Checché ne dica il bilancio
triennale che il Consiglio ha approvato in fotocopia rispetto a quello del 2014.
vogliamo parlare dei controlli sul corretto pagamento dell'imu con riferimento al doppio requisito di residenza/dimora?
RispondiEliminail Comune di Vergato quando pensa di fare dei protocolli di intesa con la Guardia di Finanza anche in tema di ISEE?
quanti risultati il comune di Veegato, in tema di lotta all'evasione contributiva locale ha riportato, posto che il 100% dello scovato gli entrerebbero nelle casse del Comune?