sabato 7 settembre 2013

Domani alle 6.30 'allarme aereo' a Casalecchio di reno.


Foto Dire

Meno di 24 ore al ritorno al passato di Casalecchio di Reno, al tempo in cui il rombo delle fortezze volanti degli alleati e il suono lacerante delle sirene d’allarme annunciavano l’arrivo dal cielo di  morte e distruzione. Come allora si cercheranno i rifugi dove trovare riparo e salvezza. Seimila persone infatti dovranno domani mattina, dalle 6.30 alle 7,  allontanarsi dalle loro abitazioni e raggiungere la distanza di sicurezza dalla bomba d’aereo inesplosa, residuato bellico,  rinvenuta al Calzavecchio durante  lavori di scavo. Verranno bloccate anche l’autostrada, la statale Porrettana e la ferrovia. I centri commerciali apriranno alle 8 e accoglieranno così la ‘clientela della bomba’,  fornendo un utile e piacevole diversivo a chi è costretto all’uscita forzata dalle proprie case.  Poi, una volta ultimato il disinnesco si potrà rientrare. Questa volta però il vantaggio è che non c’è un conflitto in corso e lo sfollamento di coloro che potrebbero avere danni nel   malaugurato caso di scoppio, avviene in tutta tranquillità. Gli artificieri del Genio ferrovieri di Castel Maggiore e del corpo di stanza a Padova che interverranno per il disinnesco della, o delle spolette, sanno comunque il fatto loro.
Il ritorno alla normalità è previsto intorno alle ore 12.

Dire ha annunciato il ritrovamento dell’ordigno inesploso con questo comunicato:

 Una bomba d'aereo risalente alla seconda Guerra mondiale, made in Usa, da 240 chilogrammi metà dei quali di temibile tritolo. E' l'ordigno a causa del quale l'8 settembre sarà necessario svuotare un ampio quadrante del Comune di Casalecchio, alle porte di Bologna. Gli artificieri dell'Esercito, infatti, dovranno intervenire per la bonifica e questo comporterà l'evacuazione dell'area compresa in un raggio di 500 metri dal luogo in cui è stato rinvenuto l'ordigno, il cantiere dell'hotel Calzavecchio, non distante dal centro cittadino: dovranno lasciare le proprie case 2.987 famiglie per un totale di 6.051 residenti, 965 dei quali sono ultra 75enni.

Le persone interessate dovranno uscire dalla "danger zone" tra le 6,30 e le 7 del mattino, come disposto dall'ordinanza firmata dal sindaco Simone Gamberini, chiudendo il contatore del gas. Subito dopo, le strade di accesso all'area verranno chiuse e l'intera zona sarà presidiata da pattuglie ‘anti-sciacallaggio’ composte da Polizia municipale e Forze dell'ordine. Per chi vorrà usufruirne, l'Unità di crisi predisposta dal Comune ha individuato alcuni punti di raccolta dove si potrà attendere la fine delle operazioni: l'Unipol arena, piazza del Popolo, piazza del Monumento ai caduti, la Casa della conoscenza e il Parco del lido. Inoltre, i centri commerciali Shopville Gran Reno e Meridiana hanno garantito l'apertura anticipata alle 8. Delle persone in difficoltà sociali o sanitarie si occuperanno Ausl e Asc Insieme. I 29 ospiti della casa di riposo Villa Milla, ad esempio, verranno temporaneamente trasferiti nel centro diurno Villa Magri. Il Comune sta provvedendo ad inviare materiale informativo in tutte le abitazioni interessate. Inoltre, un mezzo circolerà il giorno prima e la mattina dell'8 per ribadire l'ordine di evacuazione via megafono.


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