martedì 7 maggio 2013

La 'vespa cinese' è ancora presente, ma qualcosa si muove e fa sperare i castinicoltori.



Con l’arrivo della primavera si è presentata, con tutta la sua crudezza,  la ‘vespa cinese’, l’insetto arrivato dalla Cina che attacca il castagno, indebolendolo e inibendone la buona produzione. L’insetto non ha in Europa un competitore naturale e si moltiplica indisturbato e con una velocità incredibile.
Dopo aver verificato l’arrivo del preoccupante ‘inquilino’ del castagno, una lettrice, Claudia Giordani, ci scrive:

Le galle della vespa cinese
Non abitiamo a Rasiglio, ma ogni settimana ci rechiamo in quella frazione i Sasso Marconi per visitare il  podere dove abitavano i nostri genitori.
IL castagneto, l'orgoglio di papà,  sta morendo. Ho sentito varie volte la dott.ssa Vai e il dott.
Bariselli , con la speranza di sapere se i lanci del CARO Torymus, il competitore naturale della vespa cinese,
siano stati effettuati anche vicino a noi. La nostre piante sono poche, ma tutto attorno anche il selvatico è aggredito, come ben sapete....
Quali sono le ultime nel campo del contenimento della vespa cinese , se ce ne sono?
In alcune zone dell'Emilia si comincia a vedere qualche risultato , possiamo sperare anche noi del bolognese?
L'acqua abbondante fa rinvigorire la pianta ma proprio adesso
vengo dal bosco e le ‘galle’ (le bolle colorate che ospitano l’insetto n. di r.)  mi sono sembrate più fitte e numerose che mai! ..........grazie

Abbiamo girato le domande a Renzo Panzacchi presidente del Consorzio Castanicoltori Appennino Bolognese, certamente il più informato sulla tematica e ha risposto:

“Rispondo volentieri alla segnalazione della signora Giordani. Già nel 2008 proprio dal nostro Consorzio partirono le prime segnalazioni sulla presenza della vespa cinese.
Da allora siamo riusciti ad avviare un utilissimo progetto, intelligentemente finanziato dalla Fondazione Carisbo, che ci ha permesso di sviluppare una costruttiva collaborazione con il Servizio Fitosanitario della Regione, che è l’organo delegato dal Ministero per l’azione di lotta biologica alla ‘vespa cinese’.
Il problema esiste ed è ancora grave, ma ci sono anche buone notizie che ci incoraggiano e ci spingono a proseguire.
Cio’ che in questi ultimi anni ha fatto più danno della vespa cinese, è stata la cattiva informazione sul problema. Certa stampa locale ha riportato le più strampalate notizie sull’argomento e chi  si è limitato a leggerle e a prenderle per buone ha poi, a sua volta, contribuito alla ulteriore diffusione di notizie totalmente infondate, confuse e fantasiose.
E’ andata meglio ai soci del Consorzio Castanicoltori dell’Appennino Bolognese che negli anni hanno sempre continuato a ricevere aggiornamenti puntuali e precisi direttamente dai tecnici della Regione che, in collaborazione stretta con il Consorzio, sono intervenuti a numerosi incontri sul territorio, da noi organizzati, per raccontare sempre lo stato dell’arte e i risultati.
Ricordo gli incontri a Sasso Marconi (3), Loiano (3), Monzuno (3), Monte Pastore (2), Castel di Casio, Castel d’Aiano.
Nell’ambito della collaborazione con la Regione,  il Consorzio ha dedicato proprie risorse umane e finanziarie, ha segnalato la presenza dei focolai più virulenti, ha provveduto alla raccolta invernale delle galle secche da inviare ai laboratori.  E tutto questo su base totalmente volontaria dei soci.
E’ grazie a questo rapporto oramai consolidato, che la Regione ha tenuto conto delle nostre segnalazioni, provvedendo, in molti casi , a rilasciare il Torymus (l’insetto antagonista della vespa cinese) nei luoghi da noi indicati.
Vorrei ricordare che il nostro Consorzio è l’unica organizzazione “laica” presente sul territorio dell’Appennino Bolognese che si occupa solo ed esclusivamente della castanicoltura e dei suoi problemi.
Lo hanno ben capito i nostri soci che ci seguono fedelmente da molti anni e che possono sempre contare su informazioni precise.
Ed infine, mi permetto un invito non disinteressato per il futuro della castanicoltura:  amici, associatevi al Consorzio ! Mai come adesso il detto “l’unione fa la forza” è vero e sincero.
Renzo Panzacchi
Via Risorgimento,1 – Pianoro
366.2702073
conscastanicoltori@libero.it


2 commenti:

  1. http://www.ermesagricoltura.it/Servizio-fitosanitario/Avversita-delle-piante/Cerca-avversita-per-nome/Vespa-cinese-del-castagno/Vespa-cinese-del-castagno-l-intero-territorio-dell-Emilia-Romagna-dichiarato-zona-di-insediamento-.-Cosa-prevedono-le-prescrizioni-fitosanitarie-in-vigore-nella-regione-per-il-2013

    RispondiElimina
  2. http://www.ermesagricoltura.it/Servizio-fitosanitario/Avversita-delle-piante/Cerca-avversita-per-nome/Vespa-cinese-del-castagno

    RispondiElimina