sabato 6 ottobre 2012

Desmond Burgess ha da oggi la carta di identità monzunese.


Desmond Burgess al centro della foto scattata a Cerpiano.

Il comune di Monzuno ha  da oggi un cittadino in più. Non è un nuovo nato, ma l’ex soldato alleato Desmond Burgess, cui ha conferito la ‘cittadinanza onoraria’ . “Combattente alleato” si legge nella motivazione, “che con le sue azioni e la sua presenza a Monzuno in tutti questi anni è diventato un simbolo e un icona di pace. Ha contribuito all'amicizia fra i popoli e con la sua presenza nelle scuole ha stimolato un interesse nelle giovani generazioni sulla storia dei nostri luoghi durante la seconda guerra mondiale”.

La cerimonia di consegna della ‘nuova carta di identità’ a Desmond si è tenuta oggi, sabato 6 ottobre,  a Marzabotto nell’ambito della giornata in ricordo di Dante Cruicchi.

Di lui, l’assessore alla cultura di MonzunoErmanno Pavesi, scrive:

La sua data di nascita e’ ancora un segreto, perché’ non la rivela a nessuno.Si presume abbia 86 anni. Nell’ottobre 1944 Desmond Burgess faceva parte del 3zo battaglione Coldstream Guards, battaglione inserito a sua volta nella 24° Guards Brigade, un reparto inglese aggregato alla 6° Divisione Corazzata Sudafricana.
Giunse a Castiglione dei Pepoli insieme ai suoi compagni e dopo vari combattimenti sui crinali spartiacque  fra i fiumi Reno e Setta e avanzò in direzione nord.
Purtroppo in questo periodo si trovò di fronte i tedeschi della 16° divisione SS (tristemente famosa per i fatti di Monte Sole) e dovette  affrontare duri combattimenti.
Desmond era un esploratore e in uno di quei giorni di ottobre ‘44 ricevette l’ordine di uscire in pattuglia in piena notte. Partì con i suoi compagni presumibilmente dall'abitato della Gardeletta, fatto certo poiché  egli ricorda con precisione i due ponti vicini, uno in direzione Vado e l’altro in direzione la Quercia. Cominciarono a salire i crinali ripidi in direzione di Monte Sole. Dopo un certo periodo di marcia in mezzo al bosco si trovarono in una radura allo scoperto, nella mente di Desmond una casa rurale e una stalla nelle vicinanze. In quel momento cominciarono gli spari, erano caduti in un'imboscata. Risposero al fuoco. In quel istante lui udì il grido di dolore del suo compagno ferito: “Help, help, help..........”. Sotto il fitto fuoco dei tedeschi non poterono fare altro che retrocedere. Quando con la luce del giorno ritornarono sul luogo del combattimento non trovarono nessuna traccia dell’amico ferito. Il suo reparto rimase sul territorio di Monte Sole fino al febbraio del 1945, poi fu trasferito sulla costa adriatica insieme all'8° Armata britannica e proseguì verso Trieste.
Lui stesso e i genitori dell’amico scomparso non si dettero pace.
Dopo la guerra fecero ricerche in tutte le direzioni tramite la croce rossa internazionale, negli ospedali militari, cercando anche negli elenchi dei prigionieri di guerra fatti dai tedeschi. Purtroppo questa ricerca non ebbe esito.
Desmond a guerra finita ebbe l’incarico di scegliere il luogo dove verrà poi costruito il cimitero di guerra inglese e sud africano a Castiglione dei Pepoli.
Lui stesso pattuì la compravendita del terreno.
Iniziò cosi per Desmond un legame molto forte con il nostro territorio.
Dall'amicizia con Dante Cruicchi, alla fedele partecipazione alle celebrazioni, chi non ha fatto a meno di notarlo puntualmente tutti gli anni a Monte Sole alle commemorazioni per la liberazione, il 25 aprile, e per le commemorazione dell'eccidio, ogni prima Domenica di ottobre?
Ha partecipato, con la sua presenza diretta in classe, alle attività didattiche con la scuola media di Vado all’interno del progetto “Se.me.” sulla condivisione delle memorie europee.
Sul  suo personaggio e sulla sua storia gli alunni hanno realizzato anche un fumetto.
Un uomo che con la sua presenza significativa in tutti questi anni e diventato un simbolo ed un icona di pace, instaurando un rapporto immediato soprattutto con i giovani, i quali vengono immediatamente attratti dalla sua carismatica simpatia.


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