giovedì 3 maggio 2012

SVILUPPO URBANISTICO DI SASSO? ‘ALLA CARLONA’. SFOGO DI UN CITTADINO.



Ci è pervenuta una lettera molto interessante per l’argomento che tratta e per i possibili spunti di riflessione di cui è portatrice.
L’ha scritta un cittadino di Sasso Marconi che si firma, ma preferisce essere identificato come ‘ZORRO’ in onore dell’altro concittadino che in passato aveva denunciato ‘pecche’ nella gestione della cosa pubblica del nostro Comune.
Lo accontentiamo e pubblichiamo le sue riflessioni, anche perché frutto non di una posizione preconcetta ma da sincero amore per il paese.


Mi sono trovato a osservare i lavori che si sono avviati nel parco dell’ex Villino Lolli, ora sede del Poliambulatorio ‘Roncati’, per la costruzione di una nuova palazzina e ho notato il grande cartello su cui è riportato l’aspetto finale della costruzione: una forma piuttosto bizzarra se accostata a quella della villa fine ottocento e dal colore disomogeneo con il contesto che crea una evidente contrapposizione di stili (in parole povere fa i pugni con tutto il resto).
Mi ha fatto pensare che e’ quello che sta avvenendo anche in viale Verde, dove, vicino a una graziosa, seppur semplice, villetta dallo stile lineare ed essenziale del primo novecento si sta costruendo un edificio di altezza molto sovrastante la villetta e di una forma architettonica …innovativa (????), ….sofisticata(????),….distintiva (?????), …caratteristica(?????), boh!  sicuramente contrastante.
E poi è quello che  sta accadendo proprio all’ingresso del paese, zona cabina della luce, vicino alla villa Comelli e alla delicata ed elegante piccola ‘casetta del custode’ : si costruisce uno strano edificio bianco dal tetto esageratamente spiovente con grandi abbaini stile tirolese. 
Al di la’ del valore piu’ o meno pregevole dal punto di vista architettonico delle costruzioni citate, che non mi sento in grado di valutare (comunque mi sento di dire che non mi piacciono) vorrei porre l’accento sul demenziale accostamento di stili così manifestamente stridenti che si nota in tutti e tre i casi.
Soluzioni del tutto anti-estetiche in sé, che fanno quello che possono per contribuire all’ineleganza della nostra povera città e confermano l’idea che A SASSO LO SVILUPPO URBANISTICO                        E’ AVVENUTO SEMPRE SENZA LA BENCHE’ MINIMA ATTENZIONE ALLA QUALITA’ DELLE PROGETTAZIONI, AD UNA UNIFORMITÀ, UNA COERENZA COL CONTESTO, IN QUELLO CHE SI VA COSTRUENDO. UN CONTROLLO CHE AVREBBE DOVUTO SERVIRE A  NON CREARE DISARMONIE, E PIUTTOSTO A CERCARE UNO ‘STILE’, LO ‘STILE SASSO’ CHE POTESSE FAR APPREZZARE ANCHE LA BELLEZZA DEL QUADRO PAESAGGISTICO IN CUI VIVIAMO NOI DEL SASSO. Un po’ quello che avviene in Trentino, e ancor più in Toscana dove ogni borgo, ogni paese, ogni cittadina viene ampliata ed arricchita sempre nel rispetto di uno stile toscano inconfondibile. Ma si sa i Toscani ce l’hanno il ‘gusto del bello’, e si vede.
E negli ultimi anni le cose qui sono se possibile sempre andate peggiorando: gli esempi che ho citato sono evidenti in questo senso ma potrei portarne altre decine e solo nella zona centrale del paese (La ‘Polivalente’  con quel tetto a punte aguzze e il colonnato in cemento armato vicino alla scuola elementare primi novecento, che peraltro è stata ‘impreziosita’ da un ampliamento piuttosto stridente; tutta la lottizzazione  nell’ex campo sportivo dove di sei palazzi non ce ne sono due che armonizzano tra loro, uno col tetto  a due spioventi, uno a quattro, uno a timpano, uno addirittura emicilindrico, con finestre di colori assortiti, rosse, bianche, marroni …, un delirio) . Devo andare avanti? Basta guardarsi intorno
DOVE STAVA, DOVE STA, LA COMMISSIONE EDILIZIA IN QUESTI CASI?  E L’UFFICIO TECNICO?
Eppure dopo il passaggio della guerra che aveva distrutto buona parte del centro cittadino, e questa è stata una gran disgrazia, si poteva ricostruire questo paese anche in modo da valorizzare il suo patrimonio artistico che, benché non possieda capolavori, aveva ancora diversi ‘pezzi forti’ come la Villa Achillini, l’oratorio di Sant’Apollonia, la villa Sanuti, Villa Somaglia col suo parco per citarne solo alcuni, costruzioni di pregio che oggi non si notano neanche, scompaiono  in mezzo a oscenità come condomini anni ’60 e palazzotti privi di carattere distintivo. Un guazzabuglio di case senza significato grazie all’incompetenza, alla mancanza di senso estetico e di una minima programmazione stilistica degli amministratori che si sono succeduti.
E questa è stata la seconda, non secondaria, disgrazia che ci è capitata.
Quando parlo di amministratori non mi riferisco solo alle maggioranze, ma anche alle minoranze che non hanno saputo, e non sanno, opporsi a questo sistema disinvolto di prevedere lo sviluppo urbanistico: ‘alla carlona’.
L’augurio, anche se utopistico e me ne rendo conto, è che questo mio sfogo serva a risvegliare un minimo di coscienza estetica e di amore per il nostro paese in quanti hanno la prerogativa, la responsabilità e il dovere di conservarlo e valorizzarlo nel migliore dei modi.

                                                                                                      ZORRO  II

13 commenti:

  1. ... Zorro II, Sasso Marconi terra di speculazione fine a se stessa, condivisibili Sue riflessioni, ma quando le Amministrazioni che si sono succedute guardavano ai loro interessi elettorali, questo è il risultato. Sasso non è ne un Paese ne una città, è ...........

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  2. Casalecchio di Reno (e il fratello San Lazzaro ance se in misura leggermente minore) è pradigmatico della peggiore antiurbanistica basata sul consumo insensato e insostenibile del territorio.

    Le giunte che si sono susseguite in questi lustri hanno sprecato e distrutto in maniera irrecuperabile (in tempi umani) decine e decine di ettari di territorio per permettere il sacco edilizio e speculativo e uno sviluppo tumorale della peggior edilizia.

    Meridiana, Meridiana 2, il fill-in recente nei pressi del Merdonald sulla porrettana verso San Biagio, un ulteriore alluvione cementizia in arrivo a sud dell'abitato nelle aree ex-sapaba.

    Questi crimini predatori contro ambiente e contro il ben vivere e le generazioni future sono perpetrati con orgoglione credere sviluppista e progressista che in realtà sono lo strato superficiale di una miseria intellettuale, di una assoluta miopia (anti)politica, della connivenza con le cooperative costruttrici ed altri portatori di interessi.

    L'antipollitica (qui del PD) esprime qui la propria massima tronfiaggine, ben espressa e rappresentata dall'orribile, incoerente, vomitoria diarrea edilizia realizzata e che continua ad allargarsi.

    I casalecchiesi che dovrebbero infuriarsi come delle iene e andare coi forconi e le accette in comune da sindaci e assessori incompetenti e delinquenti non si rendono conto del continuo, silenzioso, rapace trasferimento di valore dalla loro abitazioni, affogate sempre più in un mare di invenduto, alla valanga di robba nuova che continua ad essere realizzata.
    Mah, neppure questo riesce a destarli dal loro torpore.

    www.stopalconsumoditerritorio.it

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  3. A quando una bella pagoda a Sasso? Oppure un grattacielo stile N.Y.City?

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  4. E a Mongardino? Avete visto le nuove costruzioni? Villette a schiera con i muri rivestiti da simil-sassi colorati, palazzo a più appartamenti e a più piani verso Tignano e più in là una villa bianca in stile ultramoderno (cosa ci sta a dire tra case agricole e padronali intorno?)

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  5. Zorro si è dimenticato della chiesa di Castello, sfregiata dalla vicina villa anni ’70 che campeggia ben visibile dall’alto della collina.

    E la piazza? Stendiamo un velo pietoso.

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  6. Ma non era prevista una riqualificazione del centro? Se lo si riqualifica così, auguri….

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  7. Caro Zorro, primo o secondo che tu sia non fa differenza.
    Penso che sia bene che tu ti legga i documenti (tutti depositati agli atti) delle posizioni politiche ed urbanistiche che la nostra minoranza consiliare di Sasso Libera ha fatto negli ultimi anni.
    Io ed il consigliere Bortolotti, ed anche altri consiglieri prima di noi, come Cruciani, Benini, Cazzoli ed altri...abbiamo sempre criticato il PSC (vecchio Piano Regolatore) che è stato approvato a fine mandato del Sindaco Fabbri e confermato dal Sindaco Mazzetti).
    Dire che le minoranze tutte non hanno fatto il loro dovere non è dire il vero.
    Caro Zorro, anche se condivido in toto quello che scrivi per gli aspetti urbanistici, sarebbe meglio che o contattassi la nostra minoranza o ti spogliassi dell'anonimato per fare una vera politica di pulizia urbanistica...magari venendoci a dare una mano o qualche suggerimento.
    E per favore...vai a leggere le nostre posizioni politiche sul PSC...vedrai che ti accorgerai che qualche consigliere comunale il suo dovere di critica lo ha sempre fatto.
    Un saluto sassese
    Marco Veronesi
    Capogruppo Sasso Libera
    Lista Civica Indipendente

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  8. ZECCA, CONGIUNGI AL RAGIONAMENTO ANCHE MARZABOTTO CON L'ESPANSIONE DEL CAPOLUOGO, LAMA DI RENO, PIAN DI VENOLA E SIBANO.
    STENDIAMO POI UN VELO PIETOSO SU VERGATO.
    ZECCA TI STAI INVECCHIANDO????

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  9. Sono uno studente di architettura, prossimo alla laurea. Ho letto per caso le riflessioni di Zorro di Sasso Marconi e ho ritrovato molti degli elementi che si studiano quando si affronta il tema dell’espansione urbanistica e tutti gli errori che sono denunciati sarebbero da esempi di una cattiva programmazione.
    A mio parere l’armonia e la piacevolezza di uno sviluppo edilizio dipendono da pochi semplici parametri:
    PER QUANTO RIGUARDA GLI EDIFICI schierati in linea, quello che definisce l'essere piacevole o meno è determinato da principalmente
    2 COSE:
    1. legato alla proporzione altezza/larghezza edificio in rapporto con la strada e con quelli circostanti

    2. colori finiture parti aggettanti (balconi infissi materiali e simili)
    Se gli edifici presentano sia al punto 1 che al 2 elementi di lettura del contesto, il risultato complessivo appare gradevole
    Se, invece, in quel contesto in cui ogni casa si relaziona all'altra ci ficcassi uno o più elementi che stridono sia per altezza sia per finitura e colori è ovvio (penso io) che tale paesaggio si apprezzerebbe molto meno. Ed è ciò che è avvenuto nella tua città, mi pare di capire, signor Zorro.
    Dopo il passaggio della guerra, cui tu fai riferimento, in quasi tutte le città tedesche che erano andate quasi totalmente distrutte, lo stesso tessuto edilizio precedente la guerra è stato sostituito con nuova architettura, cambiando per sempre l'impostazione storica delle stesse (che era, come per tutte le città d'Europa, per lo più ottocentesca). Ma se ricostruisci in centro storico già esistente, piuttosto che fare un guazzabuglio di stili e annientare ciò che di buono c’è, è preferibile copiare i palazzi pre-esistenti. Meglio palazzi posticci, ma che almeno si integrano bene nel contesto con i palazzi storici anche di diversi secoli più vecchi che un guazzabuglio senza espressione. Parigi ad esempio si salva grazie ad una certa omogeneità cromatica e materica.
    Se si vuole inserire nuovi elementi, si deve fare attenzione a non esagerare: ad esempio, inserendo in un contesto omogeneo un elemento o più che differisce dal contesto per il punto 1 (ovvero ha altezze diverse) ma non per il punto 2 (ovvero mantiene colorazioni e materiali vicine all'adiacente ) stona molto meno nel contesto.
    Mi par di capire che tu denunci la stonatura di certi edifici proprio per la mancanza di entrambi i parametri sopra esposti.
    Riccardo Santi

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  10. Per Riccardo: ai nostri tecnici e amministratori non gliene frega ‘una cippa’ della teoria. E neanche della ‘piacevolezza’ dell’insieme. E si vede…. Ma forse sono semplicemente degli emeriti ignoranti.

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  11. > ZECCA, CONGIUNGI AL RAGIONAMENTO ANCHE ...

    L'Emila Romagna è terza nella classifica del peggior consumo di territorio, dopo Calabria e Liguria.
    Il sacco edilizio nella regione è pazzesco:

    - 8 ettari cementificati ogni giorno
    - 160000 ha in 30 anni (ca il 7% dell'intera regione)
    - in cemento l'intera provincia di Ravenna
    Assalto al suolo in Emilia Romagna
    http://it.groups.yahoo.com/group/ValleVerdeDelReno/message/225
    Prof. Ciro Gardi,
    Università di Parma e Francesca Dallabetta, Bonifica Renana


    con la distruzione del settore primario, del paesaggio, del turismo, con l'inaridimento delle falde, il dissesto idrogeologico, il cambio climatico, la preparazione di alluvioni, un pendolarismo pesantissimo, inquinamento chimico, acustico, aumento di patologie, stress, sradicamento delle persone e degrado terribile della qualità della loro vita, l'aumento dei costi energetici e del disavanzo della bilancia commerciale (maggiori importazioni di petrolio per i trasporti impazziti e per l'aumento delle importazioni di beni alimentari e di petrolio per trasportarli), l'aumento a spirale del consumo di territorio per le infrastrutturazioni, degrado economico per la svalutazione del patrimonio edilizio esistente, impoverimento diffuso, la distruzione di posti di lavoro e mille mila altri problemi.

    E questa sarebbe una delle regioni meglio amministrate d'Italia?
    Al sud c'è la speculazione e l'abusivismo ilegale, qui quello legale.

    Il problema di questa antiurbanistica è un problema tanto grave quanto diffuso di tutta la regione, della provincia, del capoluogo felsineo e pure dell'intera valle del Reno.
    Potrei farvi notare decine di esempi di scempi, dall'ecomostro DeMaria - Masetti a Pian di Venola, al tumore di Pioppe, su fino ai deliranti, orribili scempi ripetuti a Lastrarossa di Castel di Casio, al bubbone Piquadro a Ca'de Ladri, al tumore edilizio di Borgonuovo che in pochi anni si è mangiato centinaia di ettari di campi preziosissimi distrutti per sempre per far posto ad un orrendo sobborgo speculativo esteticamente inguardabile.
    Ma Casalecchio è il peggior caso, perché fra poco non avrà semplicemente più ettari da costruire.
    Sarà interessante capire come si comporterà il tumore. Se collasserà oppure se inizierà ad attaccare le ultime riserve come riva destra a monte di Talon, colline nei pressi di Tizzano etc.

    In genere quando i sistemi parassitari collassano distruggono le ultime riserve disponibli, causano il collasso dell'ambiente che li ospita e quindi il proprio.

    www.stopalconsumoditerritorio.it

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  12. Emeriti ignoranti?
    No, sono collusi con
    o - palazzinari
    o - cooperative edificatrici
    o - portatori di voti in cambio di concessioni edilizie
    o - cavatori
    o - contadini o figli di ex-contadini che violentano la loro terra per un po' di baiocchi
    o - immobiliaristi
    o - ...

    Solo degli idioti completi potrebbero nel 2012 ignorare il disastro compiuto dal dopoguerra in poi e le conseguenze quotidiane che esso causa: ma 'sti gaglioffi farabutti, il traffico allucinante pendolare che massacra ogni giorno Casalecchio per il pendolarismo causato dalla speculazione edilizia nelle valli del Reno e del Setta non lo hanno mai visto? ma vivono in Andalusia 'sti qui?
    Questa classe dirigente che ha coltivato per decenni questo disastro che competenze e che visione politica ha avuto?
    Di recente il Mortadella tale Prodi ex primo ministro si è permesso di irridere i rappresentanti del comitato No People - Mover che, scippati da questi oligarchi antidemocratici del referendum, in un convegno hanno tentato di far presente lo sperpero folle di denari per questa opera inutile? Sono questi mediocri ingombranti i signori dirigenti politici che hanno in mano le sorti del paese?
    Dove erano questi tromboni in decenni di antipolitica che ha portato a questa antiurbanistica folle che la manifesta?

    Ignorare?
    Ma quando come di recente a Grizzana comune di quale sono consigliere si concede l'ennesima proroga ad una concessione edilizia insensata (punto 20 qui) e tu ti permetti di far osservare punto per punto la cazzata che stanno facendo aumentando il problema e il dissesto e l'insostenibilità del sistema, essi ti guardano giulivi e beati, bofonchiando che essi non sono per la "crescita zero" e la concedono in 15 su 16???
    Avete presente i fanatici completamente ottusi dalla fede cieca che li ha plagiati?

    Fede? malafede? Interessi di parte?Un mescolone di tutti e tre.
    Anche ignoranza? Non è escluso.
    Ma voi vi fareste operare al fegato da un'ignorante che non conosce i fondamenti di medicina e chirugia?
    Però agli ignoranti in urbanistica si conferisce la delega al massacro del territorio.
    Mh. Interessante questo sistema.

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  13. > orribili scempi ripetuti a Lastrarossa di Castel di Casio,

    Scusate, ho scritto male
    Lastra Rossa è una località nel comune di Gaggio Montano.

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