sabato 25 febbraio 2012
Siamo andati a trovare Eugenio Salamone.
"Sta già pensando alla politica' dice il padre di Eugenio Salamone sorridendo ora che la grande paura è ormai alle spalle.
Lui, Eugenio, per tutti Gege, immobilizzato dalle ingessature e dai tutori che i medici gli hanno fissato per ricomporre le tante ferite, conseguenze dell'incidente pauroso occorsogli a Pontecchio Marconi, parla sereno della sua avventura e ripete "Quello che più mi fa male è il pensiero di aver perso il primato del 100 per 100 di presenze al Consiglio Comunale. Spero che il sindaco riesca a fissare il prossimo consiglio abbastanza avanti nel tempo per potermi permettere di essere presente".
Poi parla del suo incidente: "Non ricordo assolutamente niente. Guardando le foto della mia macchina comunque non so come ho fatto a uscirne vivo. E' un miracolo!"
I genitori, che sono sempre presenti al suo capezzale, hanno ricordato l'angoscia del primo giorno, quando ancora non si sapeva se Eugenio ce l' avrebbe fatta. "Solo dopo la seconda tac i medici ci hanno dato qualche speranza: avevano visto che non vi erano state lesioni ne' al cervello ne' alle vertebre cerebrali," hanno detto.
Eugenio ha subìto un lungo intervento (quasi otto ore) che è servito a ricomporre il braccio sinistro fratturato in tre punti, l'anca sinistra staccatasi dalla sua sede, e la gamba sinistra che ha richiesto il tutoraggio di un lungo ferro. Il fisico del ragazzo e la bravura dei chirurghi, dei medici e del personale del Maggiore hanno fatto sì che dopo appena una settimana Eugenio sia già in grado di scherzare e di mettersi in contatto con i tanti amici tramite il cellulare.
Avanti così , sei forte Gege.
.... e quando dicevi che gli "azzurri" erano forti..... tu ne sei una prova.
RispondiEliminaAuguri di una veloce guarigione.