sabato 25 febbraio 2012

Dimezzato il parco di villa Roncati. Fortuzzi: è uno scempio.




Le motoseghe sono entrate in azione in via Stazione a Sasso Marconi per liberare dagli alberi una parte del parco dell’ex villa Lolli, ove ora ha sede il centro medico ‘Roncati’, su cui dovrà sorgere una nuova ala dalla villa. Pietro Fortuzzi, consigliere comunale dell’Api, che già in passato aveva criticato l’intervento, ha rimarcato il suo dissenso.

“Finalmente costruiscono a Villa Roncati, ” ironizza in un comunicato trasformato in volantino. “

Finalmente hanno tagliato gli alberi a Villa Roncati. Finalmente i cittadini di Sasso Marconi hanno meno verde. Chi sono questi fenomeni che si permettono di toglierci quel po' di verde rimasto in centro a Sasso Marconi? Si chiede poi . “Grazie assessore all'edilizia. Grazie assessore all'ambiente. Grazie Sindaco per aver permesso questo scempio. Il Suo programma elettorale non prevedeva forse la tutela dell'ambiente e una migliore qualità della vita dei cittadini di Sasso Marconi? La tutela dell'ambiente non è più una priorità dell’amministrazione comunale?” Fortuzzi termina con un invito ai cittadini di far sentire alla amministrazione lo sdegno per lo scempio ambientale in atto.

Abbiamo interpellato l’assessore all’urbanistica Andrea Mantovani che si è dimostrato piuttosto sorpreso e anche risentito per una accusa che ritiene evidentemente infondata sotto tutti gli aspetti.

“L’area indicata come scempio è edificabile da ormai 20 anni. Quindi per la proprietà è un diritto acquisito. La programmazione edilizia è stata riconfermata pochi anni fa con il voto favorevole anche di Pietro Fortuzzi, il quale ha avuto anche la carica di vicesindaco. Questo ruolo istituzionale gli dava una posizione privilegiata per intervenire e concretizzare un'eventuale correzione che escludesse dal progetto di piano regolatore l’intervento che ora chiama ‘scempio ambientale’. Non escludo che si possa cambiare idea, ma mi pare che in questo caso si possa dire che ‘chi è causa del suo male pianga se’ stesso’. In merito al verde, Fortuzzi certamente sa che il regolamento comunale prevede che per ogni pianta abbattuta ne venga messa a dimora un numero tale che compensi esattamente la massa arborea abbattuta. In sostanza per l’abbattimento di una pianta con il tronco di ‘un’area’ facilmente calcolabile, si dovrà ripiantare o una sola pianta del diametro uguale a quella abbattuta o un numero di piante tali di ridare alla comunità la stessa massa arborea”.

6 commenti:

  1. Chiamate la Forestale, che il Sindaco metta lo stesso impegno messo nel tagliare le piante nel ripulire il territorio dall'amianto depositato in grande quantità sul suo territorio, che risolva il problema di tutti i rifiuti pericolosi e non pericolosi di Primo Monari.

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  2. Ah si? E dove sono le grandi piante che compensano tutte quelle abbattute in piazza? E quelle dietro la scuola media? Forse sono dove verranno piantate quelle che compenseranno le piante ora abbattute al Roncati.

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  3. Fortuzzi ha fatto bene a denunciare lo scempio. Se non lo fece allora, almeno l'ha fatto adesso! se ha avuto il coraggio di farlo, va apprezzato. Se stiamo sempre tutti zitti........

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  4. non riesco a capire quale sia il problema di fortuzzi e perchè ci siano questi commenti fuori tema, villa roncati è una proprietà privata che da 20 anni ha il permesso di edificare e per questo motivo a breve realizzerà una nuova ala della villa, come da piano regolatore approvato ai tempi dallo stesso fortuzzi... perchè se si tagliano due alberi si grida allo scandalo e alla deforestazione quando sasso è un comune immerso nel verde?

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  5. Proprio perchè Sasso ha ancora un po' di verde in centro (e si sta impoverendo sempre più)dobbiamo cercare di salvaguardarlo. Se Fortuzzi si è finalmente ravveduto, non dobbiamo puntare il dito contro di lui, ma semmai contro quelli che non ci pensano neanche a ravvedersi e continuano ad accusare gli altri di non aver in passato vegliato sull'ambiente e intanto continuano a non badarci per nulla. E' proprio vero che si guarda la pagliuzza nell'occhio di un altro e non si vede la trave nel proprio. Il passato è ormai andato (purtroppo)ma ora salviamo il patrimonio verde che c'è e se dobbiamo lamentarci facciamolo, anche per evitare errori futuri. Vediamo se si riesce ad essere ambientalisti non solo di nome ma anche di fatto.

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  6. isaferLeggo : è colpa del sindaco ,dove è l'assessore, chiamate la forestale...ma un privato, con le carte in regola, sul suo terreno deve fare quello che vuole il Fortuzzi di turno ? Oppure Fortuzzi pensa di fare politica in questo modo? Luca C.

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