Gaggio Montano e Castel di Casio colpite duramente.
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Foto dal Web |
Il maltempo torna a flagellare l'Appennino
bolognese, con le situazioni più critiche registrate a Gaggio Montano e Castel
di Casio. Frane ed esondazioni hanno messo in ginocchio diverse comunità,
mentre la conta dei danni è partita in tutto il comprensorio montano. In attesa
di un nuovo nubifragio, si lavora senza sosta per ripristinare strade e
infrastrutture.
Il Silla e il Reno, gonfi d'acqua dopo le intense piogge di giovedì sera, hanno inondato strade e abitazioni a Gaggio Montano e Castel di Casio. Nelle aree risparmiate dalle esondazioni, le frane hanno interrotto importanti vie di comunicazione. Da Valsamoggia a Porretta Terme, i tecnici stanno lavorando per riaprire le strade bloccate dal fango.
Gaggio Montano ha subito pesanti danni alla rete idrica e nella frazione di Silla, la più colpita, otto famiglie sono rimaste intrappolate dalle acque esondate. Le frane hanno interrotto la comunale tra il capoluogo e Pietracolora e la strada per Cason di Garetta, mentre su altre strade i marciapiedi sono stati divelti dal fango.
A Lizzano in Belvedere, una frana ha isolato per ore circa 40 famiglie nelle frazioni di Pianaccio e Monteacuto. La strada provinciale è stata riaperta grazie all'intervento dei mezzi comunali. Le esondazioni hanno colpito anche le località Panigale e Bottaccio, dove un’abitazione è stata allagata, ma senza necessità di evacuazione.
Anche Porretta Terme ha subito gravi danni, con una decina di frane che hanno interrotto strade e allagato cantine.
È tornata percorribile, a senso unico alternato, la statale Porrettana, chiusa a causa di uno smottamento.
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