di Maurizio Fabbri
La
recente chiusura della SS 64 Porrettana per lavori di messa in sicurezza della
Rupe di Sasso Marconi evidenzia, ancora una volta, la fragilità della rete
viaria dell'Appennino e, in particolare, le criticità della Valle del Reno. È
evidente la necessità di soluzioni concrete e tempestive per garantire una
mobilità sicura e affidabile verso Bologna.
La
problematica è nota da tempo. La Regione, consapevole delle difficoltà del
territorio, aveva commissionato uno studio di fattibilità per la costruzione di
un ponte presso la Rupe di Sasso Marconi, un'infrastruttura che avrebbe risolto
in modo definitivo le criticità della zona. Presentato ai sindaci e passato ad
Anas per la gestione dei finanziamenti, il progetto si è però arenato con il
blocco dei fondi necessari. Viene naturale chiedersi oggi che fine abbia fatto
questo piano: è stato accantonato per motivi tecnici o per ragioni politiche?
Il territorio e i cittadini meritano chiarezza e trasparenza.
È
importante superare gli interessi elettorali per affrontare in modo serio una
questione cruciale, che riguarda la sicurezza della Porrettana e la mobilità
quotidiana di un’intera valle. Opporsi a un progetto di miglioramento della
viabilità significa ignorare i reali bisogni del territorio e trascurare una problematica
urgente e condivisa.
Occorre
porre fine all'indifferenza che molti cittadini avvertono di fronte ai problemi
della Valle del Reno. Il bene comune deve essere al centro delle scelte
politiche, con un impegno per un Appennino sicuro e accessibile a tutti. Anas,
e di conseguenza il Governo, hanno il dovere di rispondere con atti concreti e
tempestivi; è giunto il momento di agire con soluzioni realistiche e rapide per
la tutela del territorio.
Il nuovo Taruffi che promette promette mantiene? mantiene?
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