giovedì 9 maggio 2024

Il corso di falegnameria di Vergato piace

Lo stanno frequentando sei ragazzi tra i 16 e i 18 anni


di Martina Mari

Soddisfatti ragazzi e tutor della scuola di falegnameria di Vergato. I corsi sono partiti in marzo con l’intento di salvaguardare un mestiere a rischio di estinzione e, al tempo stesso, sono rivolti ai ragazzi a rischio di dispersione scolastica, frequentanti il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA Montagna). 


Esprime la sua soddisfazione Gualtiero Palmieri, organizzatore del corso e Presidente dell’Associazione 440Hz che si occupa di cultura, formazione e lavora accanto alle persone con fragilità: “I ragazzi stanno eseguendo diversi lavori: abbiamo già costruito sei piccole scrivanie, sei portapenne, sei portacarte e altri oggetti per l’ufficio. Poi utensili per la cucina e stiamo inoltre lavorando alla realizzazione di sei orologi da parete. C’è entusiasmo: gli allievi cominciano a vedere che riescono a realizzare dei manufatti che potremmo mettere in mostra e vendere quando presenteremo il progetto a fine corso. È un lavoro impegnativo ma è importante motivare i ragazzi ed aiutarli a impegnarsi in questo percorso”.

Le 96 ore di lezione - di cui 80 di laboratorio - sono seguite da 6 ragazzi, sia italiani che di altre nazionalità, di età compresa tra i 16 e i 18 anni. Presso il laboratorio di Sasso Marconi i ragazzi sono affiancati da tre falegnami e due tutor: imparano l’utilizzo della pialla a mano e della lima, mentre per quanto riguarda i macchinari più pericolosi, potranno imparare osservando. 

Il Sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri,  compiaciuto per la riuscita della proposta formativa, sottolinea: “Questo progetto, che per il nostro territorio possiamo definire sperimentale, sta dimostrando nei fatti tutta la sua validità e bontà. Ritengo che questa esperienza debba non solo ripetersi ma diventare un modello da proporre annualmente ed incrementarlo anche con altre professioni artigiane, al fine di dare strumenti diversi ma concreti a quei ragazzi che non si identificano in un percorso scolastico standard”.

1 commento:

  1. Una bella iniziativa, speriamo si ripeta e dia delle opportunità ai giovanissimi che vogliono imparare o approcciarsi ad un mestiere

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