mercoledì 6 marzo 2024

Una giornata allucinante quella di oggi per i viaggiatori della Ferrovia Porrettana

 Ma le ore di ritardo chi le paga? Come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto?


Valerio Giusti, del Comitato per la Ferrovia Porrettana, scrive:

Chi pensava che non potessimo peggiorare il pietoso bollettino degli ultimi giorni è stato smentito dalla giornata allucinante vissuta oggi dai pendolari della linea Porrettana.

Al mattino, causa guasto di un passaggio a livello (competenza RFI):

Da Porretta: Da Bologna:

Treno 19580 delle 06:40, ritardo 65 minuti

Treno 19591 delle 07:04, soppresso

Treno 19584 delle 07:18, soppresso a Vergato

Treno 19595 delle 08:04, ritardo di 31 minuti

Treno 19586 delle 07:50, ritardo di 22 minuti

Treno 19603 delle 10:04, ritardo di 31 minuti Treno 19600 delle 16:22, ritardo di 24 minuti

Soppressi numerosi Marzabotto (19584, 19592, 19593 e forse altri …).

Illusi che il disastro fosse limitato al mattino, nel primo pomeriggio causa guasto deviatoio (così si chiamano gli “scambi” di competenza RFI):

Da Bologna: Da Porretta:

Treno 19617 delle 13:37, ritardo di 28 minuti

Treno 19626 delle 14:22, ritardo di 38 minuti

Treno 19619 delle 14:04, ritardo di 53 minuti (forse soppresso)

Treno 19623 delle 15:04, ritardo di 30 minuti Soppressi numerosi Marzabotto (19621, 19622, 19625, 19628 da Marzabotto a Sasso Marconi, 19632)

I viaggiatori del treno 19584 delle 7:18 ci hanno pregato di ricordare che oggi HANNO IMPIEGATO 2 ORE PER ARRIVARE A BOLOGNA ALLE 9:14 stipati all’inverosimile sul primo treno che è riuscito a superare l’ennesimo guasto di una linea lasciata allo sbando e non possiamo non pubblicare i commenti inviati oggi dai pendolari frustrati e furibondi:

Son dovuta andar in stazione a prendere mia figlia e una sua amica perché disperate dal non passare dei treni... ho parlato con i professori presenti che mi hanno detto di portarle a casa...ma il ritardo a scuola è stato comunque assegnato... il ritardo al lavoro mi è stato decurtato, chi pensa a tutti noi? ci vanno di mezzo solo le persone che lavorano e studiano. È veramente una situazione vergognosa. Io non ho più il coraggio di prendere il treno, per paura di ritardi e cancellazioni, considerato anche che avrei una coincidenza da prendere e se tardo dieci minuti è un problema. Soprattutto la sera, quando dopo una certa ora non ci sono più treni e non ho nessuno che abbia la possibilità di venirmi a prendere a Bologna. Mi chiedo come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto. Pensare che da settembre mia figlia dovrà fare la pendolare mi viene già l'angoscia.

Questi commenti fanno capire come sia svanita la fiducia dei pendolari nei confronti del trasporto ferroviario regionale e che tanti stanno ritornando ad utilizzare l’automobile estremamente più costosa ma affidabile perché sanno che nessuno li risarcirà dei disservizi subiti.

Il Comitato non chiede come siamo arrivati a questo punto, perché è l’inevitabile epilogo delle cattive scelte che denunciamo da anni, ma i nostri interlocutori sembrano essere sordi alle urla di sdegno dei pendolari, così come sappiamo che dal 9 giugno potrà solo andar peggio perché i politici cittadini hanno deciso che i treni della linea Porrettana dovranno andare fino a Pianoro anche se le infrastrutture non sono state sufficientemente potenziate e non ci resterà che tornare alle nostre auto, alla faccia della mobilità sostenibile, che vale solo per la città ma non per l’Appennino condannato a subire le scelte e le priorità di altri.

4 commenti:

  1. E quindi, alle prossime elezioni amministrative e soprattutto regionali, mi raccomando rivotateli tutti 'sti cialtroni incapaci...

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  2. Qualcuno di voi ha sentito la voce di uno dei sindaci del nostro territorio?
    Dell'assessore regionale alle aree montane e interne Igor Taruffi?
    Capite che la gente non va più a votare? Perché questa politica, questa brutta politica, si occupa solo della carriera e della sistemazione di questa gente anziché della risoluzione dei problemi della gente.
    Solo un ritorno al protagonismo dei cittadini può liberarci da questi occupanti abusivi delle istituzioni.

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  3. ATTENZIONE, PERICOLO, Franchi è preoccupato che la gente non vada a votare, PARTITOCRAZIA in pericolo, DIO non voglia che la gente si svegli incazzandosi un po' Niente voto, niente scrana stabile, se nessuno vota, LORO sono delegittimati, non rappresentano nessuno.

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  4. Tranqui, il venerdì prima del voto verrà in pellegrinaggio un tizio barbuto che porterà tanti doni sulla carta: ponti sullo stretto della Rupe, raddoppi di binari fino in toscana, cantieri gia' aperti finanziati dai suoi predecessori, e bla bla bla.
    No, non è Babbo Natale...

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